Il conflitto
Gaza, kamikaze di Hamas si fa esplodere lanciandosi contro le truppe israeliane. E il bilancio sale a 20.000 vittime
Per la prima volta dall’inizio della guerra – stando a quanto riportato dall’esercito israeliano – un kamikaze di Hamas ricoperto di detonanti, si è lanciato in un attacco a terra contro le milizie nemiche lasciandosi esplodere. L’attentatore suicida si è avventato contro le truppe nella serata di ieri, vicino all’ospedale Indonesiano nel settore nord della Striscia. La notizia è stata confermata dal giornale Yediot Ahronot, che ha ricordato come l’uomo – di circa 60 anni – abbia ignorato gli avvertimenti dei soldati, si è avvicinato a loro, e ha attivato un corpetto esplosivo. L’uomo è morto sul colpo, mentre i soldati sono rimasti illesi. Yediot Ahronot specifica che l’esercito sta considerando la possibilità che Hamas abbia organizzato altri attentatori suicidi da utilizzare contro le forze di terra.
Morti a Gaza, il bilancio arriva a 20.000 vittime
Il bilancio dei soldati caduti – dall’avvio dell’operazione di terra nella Striscia – è però salito, nelle prime ore del mattino, a 139 unità. L’esercito israeliano ha infatti annunciato la morte di altri 2 militari riservisti deceduti in combattimento a Gaza: si tratta del riservista Tal Shua (31 anni) e di Shai Ayeli (21). Il bilancio dei morti a Gaza ha raggiunto 20.057 vittime e 53.320 feriti dal 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il ministero della Salute palestinese sui propri profili social.
Intanto, il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che dallo scoppio della guerra, le forze dell’esercito israeliano hanno eliminato “più di 2.000 terroristi dall’aria, dal mare e dalla terra”. “Stiamo lavorando con determinazione con cinque brigate di fanteria per eliminarli”, ha concluso.
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