La fuga terminata
Giacomo Bozzoli: la prima perquisizione a vuoto, poi il ritrovamento con le mazzette sotto al letto. In carcere è sorvegliato a vista

La sua prima notte in cella è stata a Cantù Mombello. In una stanza singola, da sorvegliato speciale, contrariamente a quanto accade ai nuovi arrivi. Nessun pericolo di fuga stavolta, ma una decisione nata subito dopo l’immatricolazione e la visita medica, sostenuta dopo essere entrato nella struttura ieri sera, dopo le 22. Bozzoli era sotto choc, in evidente stato confusionale.
In carcere è sorvegliato a vista
“Vi prego, fatemi vedere mio figlio”, erano state le parole pronunciate poco prime ai carabinieri, dopo essere stato ritrovato rannicchiato nel cassettone del letto matrimoniale di casa sua, nella sua villa di Soiano al Lago, sulla sponda bresciana del Lago di Garda. I militari sono arrivati a rintracciare il suo ultimo nascondiglio, proprio in casa, dopo aver riempito l’abitazione di cimici, e ascoltato una conversazione sospetta. Bozzoli è stato trovato con la barba lunga, e con sé aveva 50 mila euro in contanti in un borsello. Le immagini del ritrovamento del denaro, della struttura del letto dove era nascosto, sono state diffuse questa mattina dai carabinieri, assieme ad un retroscena non irrilevante: l’Arma aveva già tentato di catturarlo in mattinata, quando localizzato dalle prime ore del mattino, non era stato ritrovato durante la prima perquisizione in casa.
Bozzoli, la depressione in carcere
Ora Giacomo Bozzoli è sotto stretta sorveglianza nella casa circondariale bresciana di Canton Mombello a causa del rischio di atti autolesionistici, secondo fonti penitenziarie. Dopo aver trascorso la prima notte in carcere è caduto in uno stato di forte depressione e ha completato questa mattina le procedure burocratiche riservate ai nuovi detenuti. La Procura continua a indagare per verificare eventuali complicità nella sua fuga e per ricostruire i suoi spostamenti.
L’interrogatorio di Giacomo Bozzoli non è previsto per oggi
Intanto, contrariamente a quanto riferito nelle scorse ora, Giacomo Bozzoli non sarà interrogato oggi. Gli inquirenti potrebbero sentirlo nei prossimi giorni in merito alla latitanza durata quasi due settimane.
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