Senza le sue dimissioni l'arrivo di Zorzan è impossibile
Giampaoletti, fedelissimo della Raggi, chiede buonuscita da Atac: “Voglio 500mila euro per dimettermi”

Tanto vuole l’attuale direttore generale di Atac Franco Giampaoletti, l’uomo ombra dell’ex prima cittadina definito a più riprese ‘il vero sindaco di Roma’, che ora sembra non avere nessuna intenzione di lasciare la poltrona su cui è seduto dallo scorso gennaio. Gualtieri vorrebbe far arrivare un nuovo manager da Milano, ma senza le sue dimissioni l’arrivo di un nuovo dg è impossibile. L’ex braccio destro di Raggi, che prima di approdare all’Atac è stato il city manager del Campidoglio, ha un contratto della durata di tre anni e il licenziamento per giusta causa è escluso.
L’opzione ad ora più praticabile è quella di una buona uscita che però costerebbe al Comune 500mila euro. Anche l’ipotesi di lasciargli solamente le deleghe al Personale metterebbe il Campidoglio a rischio di una causa per demansionamento, con scarse probabilità di vittoria in tribunale.
In Campidoglio sono convinti che un sistema si troverà dando modo così all’attuale amministrazione di aprire un nuovo avviso pubblico (necessario per la nomina di un direttore generale), a cui possa partecipare anche Alberto Zorzan, direttore ‘operations’ dell’azienda trasporti lombarda, con esperienza trentennale, il cui nome è uscito fuori dopo le interlocuzioni tra Gualtieri e il sindaco di Milano Beppe Sala per creare un asse tra Roma e il capoluogo lombardo proprio in tema di trasporto pubblico, in particolare quello elettrico che dovrà sostituire gli attuali mezzi a benzina o diesel.
Un dialogo che passa anche per i nuovi vertici aziendali. Come ad di Atac si pensava all’attuale direttore generale dell’Atm Arrigo Giana, uomo di fiducia dell’assessore ai Trasporti Eugenio Fatane conosciuto quando quest’ultimo era ancora in Regione Lazio e Giana lavorava per la Cotral. Scartata questa ipotesi, il nome di Zorzan ha iniziato a farsi largo tra i corridoi di Palazzo Senatorio.
Per lui, che ha un profilo più tecnico che non manageriale, la posizione ideale sarebbe quella di dg. Zorzan, ingegnere civile, 63 anni, attualmente si occupa di supervisionare e ottimizzare i processi aziendali. Ammesso che Giampaoletti lasci spazio di manovra.
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