La famiglia di Gianluca Vialli sta vivendo ore di grande dolore per la perdita del campione che si è spento a 58 anni. Ha deciso di farlo in grande privacy, stratta tra gli affetti più cari. Un silenzio rotto solo da un biglietto consegnato alla stampa assiepata fuori la casa di Chelsea: poche parole che esprimono un amore grande e la riconoscenza per tutto l’affetto che alla famiglia sta arrivando a livello planetario. “Luca era uno sportivo di grande talento, rispettato da tutti, ma era soprattutto il marito e il padre più affettuoso. Siamo devastati. Grazie per tutto il vostro sincero amore e supporto”, si legge sul biglietto scritto al computer in inglese e in italiano firmato Cathryn Vialli.

Come riportato dal Corriere, il biglietto era chiuso in una busta, consegnato ai cronisti da Martina Vian, assistente dell’ex campione negli ultimi quattro anni e mezzo. Un pensiero pieno di amore quello consegnato a mano e di riconoscenza per tutto l’affetto che la famiglia sente di stare ricevendo. Cathryn White Cooper insieme alle figlie Olivia, 18 anni e Sofia, 16, negli anni sono sempre state lontano dai riflettori, nonostante l’enorme fama del campione del calcio. Era questo il suo desiderio, così come lo è adesso per i funerali che saranno celebrati a Londra in forma strettissima: solo la famiglia e gli amici più stretti gli daranno l’ultimo saluto.

“Caro Gianluca, in fondo è una questione di abbracci”. Inizia così l’affettuosa lettera che Gabriele Gravina, presidente della federcalcio, indirizza a Vialli. “Il caloroso abbraccio dei tifosi e degli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera. L’abbraccio che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti e che ti vogliono bene. L’abbraccio che ci siamo scambiati quando hai accettato il ruolo di capo delegazione azzurro. Caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali, grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone con riflessioni mai banali”.

“Ma c’è anche il pudore che ha contraddistinto la tua vittoriosa esperienza da dirigente federale. L’abbraccio intenso, pianto, sorriso e vissuto che ti sei scambiato con Roberto (Mancini, ndr) in un momento di estasi collettiva, eppure così intimo e privato”, prosegue la lettera di Gabriele Gravina. “E anche adesso, nel dolore profondo in cui ci siamo abbandonati, per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, noi della famiglia Azzurra ci stringiamo in un grande abbraccio, fisico e virtuale, per provare a trovare conforto e cercare di alleviare la sofferenza del distacco da una persona così speciale. Perché, è proprio questo il punto, caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali. È stato il tuo carisma elegante, unitamente alla tua voglia di vivere e di vincere che infondevi a tutti, a rendere gli Azzurri, i tuoi Azzurri, Campioni d’Europa“.

“A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto, con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano, sia professionale – conclude – . Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. È l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via. Come oggi. Buon viaggio”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.