“Ho paura anche io”
Gianluca Vialli, il timore di Dino Baggio: “Troppi calciatori malati, indagare su cosa prendevamo”
La ferita per la morte del compagno di squadra non si è ancora rimarginata ma la paura è tanta per Dino Baggio, ex centrocampista di Torino, Inter, Parma, Lazio e Juventus, intervenuto ai microfoni dell’emittente veneta Tv7 dopo la morte del suo ex compagno di nazionale Gianluca Vialli. L’ex calciatore sta vedendo troppi compagni spegnersi prematuramente. L’ex centrocampista, che da anni segue la dieta vegana, usa parole forti per raccontare cosa accadeva quando anche lui giocava ed esprime i suoi timori senza giri di parole: “Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso, alle sostanze che abbiamo utilizzato in quel periodo. Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori con il tempo fanno bene oppure no, se le sostanze riesci a buttarle fuori o restano dentro”.
“Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori – ha continuato – Negli anni miei c’era il doping, e prima era anche peggio”. Ma quindi certe morti da cosa potrebbero essere dipese? “Non so se sia dovuto a questo, ma c’è sempre stato il doping – dice ancora -. Non si sono mai prese robe strane, perché c’è una percentuale che devi tenere. Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano che davano dei problemi. Le cose ora sono cambiate“.
Dino Baggio non dimentica il compagno di squadra Gianluca Vialli e lo ricorda con grande affetto: “Ho un ricordo meraviglioso di Gianluca, era un uomo spogliatoio e aveva voglia di far crescere i giovani. Ero in squadra con lui quando avevo 21 anni e spendeva sempre una parola buona nei nostri riguardi. È andato via troppo presto dalle nostre vite”.
Le sue parole ricordano quelle di Claudio Lotito, presidente della Lazio, che ai funerali di Sinisa Mihajlovic lanciò lo stesso allarme: “Io penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di, chiamiamole così, anche cure, voglio dire anche quello che è successo adesso coi vaccini, non sappiamo cosa possono determinare, servono in questo momento e vanno fatti”.
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