Il giallo di Caronia
Gioele, parla il carabiniere che ha trovato i resti nel fosso: “Cercato dove altri non avevano controllato”

Si chiama Giuseppe Di Bello ed un carabiniere in pensione di Capo d’Orlando il volontario che ha trovato i resti che potrebbero appartenere a Gioele Mondello, il bambino di 4 anni scomparso il 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi dopo un incidente stradale, con la donna trovata morta 5 giorni dopo.
Il carabiniere in congedo ha raccontato di essere arrivato sul posto “alle 5 del mattino”, rispondendo all’appello lanciato sui social dal padre del bambino, Daniele Mondello. “Abbiamo trovato i resti dove gli altri non avevano cercato”, ha spiegato Di Bello. “La scoperta è avvenuta intorno alle 10.20 e ho subito dato l’allarme”, ha aggiunto il volontario che ha permesso una importante svolta nelle indagini condotte dal procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo.
La zona del ritrovamento è circondata da una fitta boscaglia e dista circa 700 metri di distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere di Viviana. Sarà però il test del Dna ad attribuire con certezza che i resti trovati nei boschi di Caronia sono quelli di Gioele. Secondo quanto si apprende da fonti presenti sul posto è stato ritrovato solo il tronco, un femore e dei peli che potrebbero essere capelli, ma anche peli di animale, oltre a una maglietta riconducibile al bambino.
Il corpo, ormai certo che si tratti di un bambino, “al 99 per cento”, come riferito da fonti investigative, è stato straziato dagli animali selvatici quindi impossibile effettuare a vista il riconoscimento.
© Riproduzione riservata