Potrebbe arrivare presto a una svolta la vicenda di Viviana Parisi e del piccolo Gioele. Questo, almeno, stando a quanto dichiarato dal procuratore di Patti Angelo Cavallo. “Noi non aspettiamo i 90 giorni per avere i risultati scritti della consulenza dei nostri periti. Loro ci dicono immediatamente quello che, secondo loro, è successo. Già ce lo hanno detto. E posso dire che loro delle certezze le hanno a loro modo comunicate, riservandosi all’esito di accertamenti, in particolare di quelli istologici. Ma una pista, una lettura chiara degli avvenimenti già c’è stata data”, ha dichiarato il magistrato.
“Il primo passo da fare è valutare i luoghi dove sono stati ritrovati i vari resti che purtroppo erano sparsi – ha aggiunto il procuratore – Si devono valutare i possibili tragitti della signora, del bambino, dei terzi, di animali. Oggi c’è questo lavoro iniziale le da fare. La zona dove abbiamo rinvenuti i resti percorrendo 50-60 metri di boscaglia si arriva ad un sentiero che potrebbe essere collegato al traliccio traliccio, ma è un’area vegetazione fitta. Trai due luoghi in linea d’aria c’è una distanza di circa 300 metri”.
Intanto dovrebbe essere eseguita seguita sabato l’autopsia sui resti umani ritrovati ieri nel bosco di Caronia, Messina, che molto probabilmente appartengono a Gioele Mondello. È quanto si apprende da fonti investigative. L’autopsia “sarà ancora più complessa rispetto alla madre. Difficilissimo sarà stabilire la causa della morte”, aveva spiegato ieri a LaPresse il medico legale Elena Ventura Spagnolo.
Tra gli indumenti trovati ieri vicino ai probabili resti di Gioele, come confermato da ambienti giudiziari, ci sono anche un paio di scarpette blu, il colore che la mamma, la dj Viviana Parisi, aveva scelto per lui.