Critiche alla Francia per i migranti e per la situazione in Niger
Giorgia Meloni ammette: Gli altri leader mondiali neppure mi rispondono al telefono. E critica Macron sul Niger
Una telefonata vera ma con il finto presidente dell’Unione Africana Azali Assoumani. E’ lo scherzo, fatto il 18 settembre scorso, dei comici russi Vladimir Kuznetsov e Aleksei Stoliarov, meglio conosciuti come Vovan e Lexus, alla presidente del Consiglio italiana. Nel corso della conversazione Meloni ha ammesso che alcuni leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, non rispondono alle sue telefonate. Il duo ha spiegato che Meloni si è lamentata soprattutto dell’atteggiamento del presidente francese sull’emergenza migratoria, con migliaia di persone che arrivano illegalmente in Italia. Critiche a Macron anche per quanto accaduto in Niger, con il colpo di stato, appoggiato dalla Russia, che ha rovesciato il governo.
“La Commissione europea dice che capisce la questione, il problema è quanto tempo ci vuole per dare risposte concrete”, prosegue la premier nell’audio. Il presidente affronta poi alcuni contenuti presenti nel Piano Mattei per l’Africa. “Sto cercando di parlare con altri Paesi europei degli investimenti energetici in Africa. Nei primi giorni di novembre presenteremo qui a Roma in una conferenza il nostro Piano Mattei, che consiste nell’investire nell’energia per l’Africa”, spiega la premier in riferimento alla conferenza poi slittata in seguito agli attacchi di Hamas in Israele e alla successiva guerra in corso nella Striscia di Gaza. “Vorrei che la presidenza del G7 si concentrasse sull’Africa”, aggiunge Meloni, facendo riferimento anche alla Libia, un dossier molto importante per l’Italia, dicendo che si potrebbe “discutere per ore” di cosa è successo al Paese nordafricano e comprendere che “la situazione ora non è migliore” visto che c’è anche “una crisi energetica”.
Uno scherzo ammesso anche da Palazzo Chigi che “si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il presidente Meloni”. Una telefonata – precisano – avvenuta il 18 settembre scorso “nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre”.
Fonti di palazzo Chigi spiegano poi che “nonostante il tentativo di farle dire frasi ‘scomode’ Meloni ha invece ribadito nella sostanza le posizioni assunte dal governo, pur nei toni consueti di estrema cortesia formale che si tengono in interlocuzioni con rappresentanti istituzionali stranieri”. “Il presidente del Consiglio, nonostante le provocazioni, ha confermato il pieno sostegno all’Ucraina e le politiche italiane di contrasto all’immigrazione illegale”, concludono le fonti.
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