Il padre: "Continueremo a fare il nostro lavoro"
Giornalisti uccisi a Gaza da missili israeliani, uno è il figlio del reporter di Al Jazeera che scoprì strage famiglia in diretta
Due giornalisti uccisi in un attacco israeliano nel sud della Striscia di Gaza avvenuto a Khan Younis. Secondo quanto ricostruisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, un drone di Tel Aviv avrebbe sparato un missile contro un veicolo che trasportava giornalisti nell’area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, uccidendo il reporter 29enne Hamza Al-Dahdouh, e il giornalista Mustafa Thraya. L’attacco aereo ha causato anche il ferimento di due giornalisti, Ahmed Al-Burash e Amer Abu Amr, che lavoravano entrambi per Palestine Today Tv.
Hamza Al-Dahdouh è il figlio del capo dell’ufficio di corrispondenza dell’emittente Al Jazeera nella regione palestinese Wael Al-Dahdouh, che lo scorso ottobre nei bombardamenti israeliani a Gaza aveva già perso la moglie, una figlia di 7 anni, un nipotino e un altro figlio di 15 anni.
Giornalisti uccisi a Gaza, il padre di Hamza: “Continueremo a fare il nostro lavoro”
Il corrispondente di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh dopo la morte del figlio Hamza ha commentato: “Niente fa più male del dolore di perdere qualcuno che tieni tanto al tuo cuore” ma “questo è il nostro destino, la nostra scelta in questa terra e dobbiamo accettarlo, qualunque esso sia, mentre continuiamo, salutiamo i nostri cari ma cosa possiamo dire”. Rivolgendosi ai tanti giornalisti uccisi dall’inizio del conflitto, aggiunge: “Per Hamza e tutti i martiri onoreremo il loro sacrificio, continueremo sulla stessa strada, abbiamo irrigato la terra con il nostro sangue ma non ci fermeremo, potremmo provare dolore, potremmo soffrire e niente è più doloroso che perdere il tuo figlio maggiore, l’anima della tua anima”.
⚡️Journalist Wael Al-Dahdouh after the martyrdom of his son Hamza: “We say to Hamza and to all the martyrs that we remain committed to the covenant. This is a path that we chose voluntarily and that we watered with blood.” pic.twitter.com/RnUerOx0Gz
— War Monitor (@WarMonitors) January 7, 2024
Giornalisti uccisi, Al Jazeera: “Israele vuole scoraggiare reporter”
In un altro raid nella Striscia è poi morto Ali Salem Abu Ajwa, giornalista anche lui, oltre che nipote dello sceicco Ahmed Yassin, che fondò Hamas a Gaza nel 1987 e ne fu il leader spirituale finché non fu ucciso da Israele nel 2004. Al Jazeera ha condannato “fermamente” l’uccisione dei giornalisti da parte di Israele che avrebbe l’obiettivo di “scoraggiare” i reporter “dallo svolgere la loro missione, violando i principi della libertà di stampa”.
Guerra a Gaza, 100 giornalisti uccisi
Secondo l’Ufficio dei media di Gaza, un organismo governativo, gli operatori dell’informazione uccisi nella regione palestinese dal 7 ottobre sono circa cento. In una nota l’assassinio di Al-Dahdouh e Thuraya è definito “un crimine odioso” commesso “dall’esercito di occupazione di Israele contro i giornalisti”. Nel testo l’Ufficio denuncia “una guerra di genocidio contro la popolazione indifesa della Striscia di GAZA”.
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