Conoscere il proprio rischio di sviluppare il diabete è il tema del World Diabetes Day 2023. Una ricorrenza importante, che si svolge ogni anno in tutto il mondo il 14 novembre, per richiamare l’attenzione sull’urgenza di affrontare questa vera e proprio pandemia che affligge milioni di persone e i sistemi sanitari. Il diabete e l’obesità sono malattie croniche con gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è affetto, portando spesso allo sviluppo di complicanze, e con un impatto importante sull’economia del Paese con costi sociali, economici e clinici. Affrontare quest’emergenza significa sostenere un impegno sinergico nel mettere il tema al centro dell’agenda politica, promuovere la cultura dei sani stili di vita e della prevenzione e garantire alle persone con diabete gli stessi diritti delle persone sane.

Il tema della Giornata Mondiale di quest’anno è #knowyourrisk, knowyourresponse (conosci il tuo rischio, conosci la tua risposta), ed è questo il messaggio diffuso anche in Italia, attraverso le iniziative organizzate nel nostro Paese in collaborazione tra Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e FeSDI – Federazione delle società scientifiche diabetologiche italiane.
Il World Diabetes Day, la più ampia campagna di awareness al mondo, lanciata nel 1991 dalla International Diabetes Federation e dall’OMS, porta ogni anno il tema al centro dell’attenzione di tutti. Un adulto su dieci nel mondo soffre di diabete. La malattia sta diventando un’epidemia globale a causa dell’aumento ponderale, la sedentarietà e i cattivi stili di vita. Spesso il diabete di tipo 2, che riguarda il 90 per cento dei casi, e le sue complicanze possono essere ritardati o prevenuti adottando e mantenendo abitudini sane. Essere consapevoli del proprio rischio di diabete di tipo 2 significa essere in grado di prendere decisioni informate riguardo alla propria salute, e favorire la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo, parole d’ordine per contrastare questa pandemia.

Non sfugge a questo scenario drammatico l’Italia: sono infatti ben 4 milioni le persone con diabete nel nostro Paese, a cui va aggiunto un altro milione di casi che si stima non siano diagnosticati. Nel 2021 in Italia sono stati registrati 15.205 ricoveri legati alle complicanze del diabete, con un tasso medio di ospedalizzazione stabile rispetto al 2020 (Rapporto Esiti Agenas 2022), mentre permane una criticità nei ricoveri “potenzialmente evitabili”: si spendono infatti oltre 50 milioni di euro per ricoveri legati all’ipoglicemia. Le persone con diabete corrono un rischio maggiore di essere ricoverate e di soffrire di altre malattie non trasmissibili come neoplasie e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Conoscere il proprio rischio di sviluppare il diabete, e rendersi consapevoli dell’importanza dei sani stili di vita, è il primo passo cruciale verso la prevenzione e la gestione efficace di questa condizione. Da qui le iniziative organizzate anche in Italia per sensibilizzare su questi temi. Un’onda blu fatta di luce ha illuminato la sera del 13 novembre alcuni fra i più simbolici monumenti di Roma per annunciare la Giornata Mondiale e promuovere l’attenzione sui rischi e l’importanza di agire contro questa malattia. Ed è con lo stesso messaggio che ho voluto promuovere presso il Senato della Repubblica, in occasione di questa ricorrenza, grazie alla collaborazione fra Intergruppo parlamentare e FeSDI, uno screening del diabete rivolto ai parlamentari. Un’iniziativa questa che vuole contribuire nel promuovere la cultura della prevenzione e, soprattutto, nel porre il tema al centro dell’opinione pubblica e dell’agenda istituzionale.

L’invito che quest’anno rivolge la Giornata Mondiale del Diabete si deve tradurre quindi nel fare prevenzione e nella promozione dei sani stili di vita, come l’attività fisica. Come Intergruppo parlamentare, portando avanti un’alleanza tra politica e mondo scientifico, siamo fortemente impegnati verso questi obiettivi, anche attraverso l’impulso legislativo. Io stessa ho presentato un disegno di legge, l’Atto del Senato n.135 della XIX Legislatura del 13 ottobre 2022 su “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”, per dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserirlo in ricetta medica, e consentire alle famiglie di usufruire delle detrazioni fiscali. Lo sport è un “farmaco” senza controindicazioni, che fa bene a tutte le età. Dobbiamo assicurare ai sanitari formazione e risorse adeguate per prestare la migliore assistenza e diminuire il “carico di malattia”, garantire l’accesso ai servizi, alle terapie e alle informazioni, per tenere sotto controllo i livelli glicemici e rallentare la progressione della malattia verso stadi più severi, consentire un accesso equo per tutti alle strutture di diabetologia, favorire la diagnosi precoce, pianificare i trattamenti al fine di controllare le complicanze. E soprattutto promuovere una vera e propria cultura della prevenzione e dei sani stili di vita, perché la consapevolezza del rischio è la prima arma per affrontare una sfida che riguarda la nostra intera comunità.

Daniela Sbrollini – Senatrice e Presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili

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Senatrice capogruppo commissione cultura e Responsabile sport Italia Viva