Il delitto ad Apricena
Giovanna uccisa in cucina a colpi di pistola, si costituisce il marito: è la 111esima vittima di femminicidio

Giovanna Frino è stata uccisa a colpi di pistola. Colpi al torace che non le hanno lasciato scampo. È stata trovata in cucina, nella sua casa di Apricena in provincia di Foggia, dai carabinieri. Ad avvertire i militari alcuni vicini di casa che hanno udito i colpi di pistola. Per il delitto il marito si è costituito. La coppia era sposata da anni e aveva tre figli. Giovanna Frino aveva lo stesso nome e la stessa età di Giovanna Bonsignore, uccisa dall’ex fidanzato a Villabate in provincia di Palermo. È la 111esima vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno.
Frino aveva 44 anni. Il marito Antonio di Lella 56 anni. Quando i militari sono intervenuti sul posto era asserragliato in casa. Dopo qualche minuto di mediazione ha aperto la porta ai carabinieri e si è costituito. “Non ci risultano – ha riferito il sindaco Antonio Potenza all’Ansa – segnalazioni ai servizi sociali” sulla famiglia, “non c’è stata alcuna denuncia. Conoscevo sia lei, una ragazza solare e dinamica, che il marito che fino a qualche tempo fa faceva la guardia giurata”. Almeno quattro i colpi esplosi da una pistola calibro 9 che hanno messo fine alla vita della donna. Il marito è stato fermato.
Ex guardia giurata, al momento lavorava da operaio in una ditta di trasporti. Lei invece lavorava da barista. La coppia aveva tre figlie: una di tre anni, una di 17 e un’altra di 21. Stando a quanto riferito da Lapresse all’omicidio avrebbe assistito una delle figlie. Gli inquirenti in queste ore stanno ascoltando parenti e amici per cercare di ricostruire le dinamiche familiari. Ad Apricena, comune di circa 12mila abitanti, sono state intanto sospese tutte le iniziative natalizie. Soltanto in provincia di Foggia dall’inizio dell’anno a oggi sono state 16 le vittime di omicidio. Nelle prossime ore l’uomo sarà sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal legame di parentela.
Bonsignore invece era stata ferita a morte a colpa di bisturi dall’ex compagno che poi si è tolto la vita. Secondo quanto ricostruito l’ex fidanzato aveva annunciato su Facebook i suoi intenti. Frino è la 111esima vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno in Italia. Lo scorso 24 novembre il Senato aveva approvato all’unanimità una commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio definito “una piaga sociale, una grave violazione dei diritti umani”. Il rapporto Eures aveva tracciato un identikit: in oltre nove casi su dieci i killer sono uomini. Il 57,4% delle morti è opera del partner, il 12,7% dell’ex.
Femminicidi avvenuti soprattutto in famiglia. Gli assassini: i mariti, i compagni, i figli, gli amici. In casa, al lavoro, per strada. Con un coltello, una pistola o a mani nude. “Per troppe donne, il diritto a una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà”, aveva sostenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La premier Giorgia Meloni aveva identificato tre pilastri essenziali per il governo per il contrasto al femminicidio: prevenzione, protezione e certezza della pena.
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