La cosiddetta veggente della Madonna di Trevignano il prossimo 3 maggio sarà sulla collina delle presunte apparizioni. Sempre che le condizioni lo permettano, dopo l’esplosione del suo caso mediatico. “Non sono scappata, sono semplicemente affranta. Non ho truffato nessuno”, ha fatto sapere Gisella Cardia tramite il suo avvocato Giuseppe Marazzita in un colloquio con il quotidiano Il Corriere della Sera. La donna ha riferito di essersi allontanata per una breve vacanza pasquale e per il pressing mediatico delle ultime settimane. “Aggressione mediatica” denunciata anche dal legale.

Il caso è letteralmente esploso nelle ultime settimane, dopo che la diocesi di Civita Castellana ha aperto una commissione per accertare “l’eventuale fenomenologia dei fatti” e “comprendere se gli eventi hanno carattere soprannaturale”. La Procura di Civitavecchia ha aperto un’indagine ma procede con estrema cautela. Un’inchiesta analoga nel 2016 si era chiusa con un’archiviazione. Gli incontri sulla collina, diventati sempre più popolari e partecipati negli ultimi anni, sono al momento sospesi come si legge sul sito ufficiale dedicato al culto ma restano le istruzioni per chiedere preghiere e fare donazioni alla Onlus “Madonna di Trevignano”.

Gisella Cardia ha 53 anni, il suo vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, Cardia è il cognome del marito Gianni. Siciliana, già proprietaria di un’azienda di ceramiche fallita, dal 2016 sostiene di ricevere ogni terzo giorno del mese dei messaggi dalla Madonna su una collina sul lago di Bracciano. L’ultimo: “I figli delle tenebre vi stanno attanagliando, ricordate che la sofferenza offerta sarà grazia”. Tutto è cominciato dopo un viaggio a Medjugorje, dove aveva comprato una statua della Madonna, che sempre il 3 di ogni mese verserebbe lacrime di sangue. “Segni e manifestazioni straordinarie hanno segnato il nostro cuore. Una statuetta acquistata a Medjugorje raffigurante la Regina della Pace ha lacrimato acqua e sangue. Un quadro della Divina Misericordia acquistato in Piazza San Pietro ha pianto sangue e acqua della Misericordia di Gesù”.

La donna diceva anche di soffrire sul proprio corpo alcune sofferenze della Passione di Cristo. La neurologa Rosanna Chifari a Pomeriggio Cinque ha sostenuto di aver assistito alla comparsa di stimmate di mani e piedi di Scarpulla. Le ha paragonate a quelle di Padre Pio. Il marito Gianni Gisella ha raccontato alla stessa trasmissione Mediaset che croci e scritte in aramaico sono comparse sui muri della loro casa. La stessa Scarpulla ha raccontato di casi di moltiplicazioni di pizze, gnocchi e coniglio.

Dopo l’esposto ai carabinieri di un investigatore privato, che ritiene che quelle lacrime siano di sangue di maiale, è partita l’indagine. I reati che potrebbero essere ipotizzai sono truffa e abuso della credulità popolare. Alcune persone che si dicevano fedeli si sono ricredute, oggi vengono definite “pentiti”. Luigi Avella, ex funzionario del ministero dell’Economia, ha raccontato di aver versato 123mila euro ma di sua spontanea volontà, senza alcuna costrizione. La prima relazione della commissione – che però dovrebbe decadere se Cardia non dovesse tornare a Trevignano – dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.