A Istanbul, una mattina, trovarono il corpo senza vita di una ragazza. Una ragazza italiana, una sportiva, una pallavolista. Era il 29 maggio del 2012, in Turchia, quella ragazza si chiamava Giulia Albini e la sua tragedia torna in mente con quella di Julia Ituma, la 18enne opposta tesserata con l’Igor Gorgonzola Novara trovata morta all’alba di oggi nella metropoli turca. Una tragedia che ha sconvolto una città intera, il mondo della pallavolo e il mondo dello sport.

Albini aveva 30 anni, originaria della provincia di Verbania. Faceva la fisioterapista in Svizzera. Giocava a Ornavasso, in Piemonte, con cui aveva conquistato la promozione di serie A2. Prima aveva vestito anche la maglia di Novara, la stessa di Julia Ituma. “Siamo sconcertati – commentò all’epoca la presidente Suor Giovanna Saporiti – e con le ex compagne di Giulia ci siamo fatte un lungo pianto negli spogliatoi. Abbiamo ancora tutte negli occhi una giocatrice desiderosa di vincere, instancabile negli allenamenti e generosa con gli altri“.

A trovarla una barca di pescatori, nel Bosforo. Si era imbarcata su un volo diretto per Istanbul, aveva noleggiato un’automobile. Venne ritrovata nei pressi del ponte di Fatih Sultan Mehmet. Le ricostruzioni riportarono che la ragazza si era lanciata intorno all’una e mezza di notte. Da 70 metri. Il corpo venne ripescato da un pescatore all’alba all’altezza di Beykoz. La morte restò senza spiegazione, anche se alcuni media parlarono di una storia d’amore con un tecnico che all’epoca dei fatti allenava in Turchia. Ancora oggi è un tragico mistero.

Non è esclusa al momento nessuna ipotesi anche per la morte di Ituma. La 18enne dopo stagioni in A2 era arrivata nel campionato A1 con la Igor Volley Novara. La scorsa estate aveva vinto gli EYOF e l’Europeo Under 19 con la maglia azzurra, segnando 21 punti nella finale. Spesso veniva paragonata a Paola Egonu, la stella assoluta della pallavolo italiana. Aveva potenza fisica, un grande salto, era alta 192 centimetri. Era nata a Milano da genitori nigeriani l’8 ottobre 2004.

Era in Turchia per la partita valida per la semifinale di ritorno di Champions League contro l’Eczacibasi, persa con un netto 3 a 0. Secondo il giornale turco Hurryet il corpo sarebbe stato rinvenuto davanti all’hotel attorno alle 5:30 del mattino. Alcuni media turchi hanno pubblicato le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’hotel in cui si vede la 18enne camminare nei corridoi durante la notte. Le indagini sono in corso. Il caso è seguito da vicino dalla Farnesina e dal personale diplomatico italiano in Turchia.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.