L'annuncio della consigliera regionale dell'Emilia Romagna
Giulia Pigoni: “Ho provato ad invertire la rotta. Mi dimetto da segretaria regionale e lascio Azione”
Si dimette dal vertice della segreteria regionale e lascia il partito: è l’annuncio fatto da Giulia Pigoni, ormai ex segretaria di Azione, in Emilia Romagna, nonché eletta, alla scorsa tornata elettorale, ad un seggio del Consiglio Regionale. Pigoni sceglie di rivolgersi ai suoi sostenitori ed elettori, ai cittadini della sua regione, per motivare le ragioni della sua scelta.
“Voglio rivolgere questa lettera aperta a tutti voi di Azione Emilia-Romagna: credo che fare politica sia innanzitutto condividere un’idea comune di società e comunità, un’idea capace di diventare ideale, che motiva tutte le nostre decisioni e che plasma il nostro futuro”, scrive la consigliera.
Pigoni rimarca la passione e convinzione con le quali aveva aderito al progetto di Carlo Calenda: “Molti di voi sanno con quanta convinzione e passione ho vissuto questi tre anni e mezzo insieme in Azione”, nonché lo stretto rapporto intessuto con i militanti sul territorio, nello svolgere il suo ormai ex ruolo da segretaria regionale: “un ruolo – sottolinea – al quale mi avete chiamata nel percorso congressuale concluso nel febbraio 2022 e che mi ha dato enorme gratificazione, oltre a molti oneri”.
La consigliera ricorda anche il duro lavoro che “ci ha portato a sostenere con convinzione la nascita della lista Azione-Italia Viva-Renew Europe che, alle elezioni politiche 2022, ha rappresentato una nuova fase, l’inizio di un progetto ambizioso e alto che avrebbe dovuto portare alla nascita di una casa comune di tutti i liberali, popolari e riformisti”. Un sogno cui Pigoni non intende rinunciare e che “rimane in me fermo e netto”.
Del resto, scrive Pigoni, “so per esperienza diretta che anche molti di voi lo condividono, con la mia stessa convinzione. Molti militanti dell’Emilia-Romagna sono stati anche un esempio di come lavorare insieme si può e si deve, in modo virtuoso e con reciproco arricchimento”.
Tuttavia, prosegue Pigoni, “le mie speranze relative alla ripresa di un percorso di dialogo e apertura vera, di crescita e allargamento del nostro partito, sono andate via via diminuendo. Ho visto, di contro, lievitare tensioni, divergenze, distinguo, liti che non hanno fatto altro che dividere e dividerci ulteriormente, perdendo di vista l’obiettivo finale. Ho preso atto anche del forte disorientamento e della delusione da parte della nostra base, degli iscritti, dei simpatizzanti“.
Pigoni rivendica il lavoro compiuto sul territorio e i buoni risultati delle Politiche 2022, tuttavia, aggiunge, amara, “ho provato ad invertire la rotta, credetemi. Ci ho provato con tutte le mie forze a tenere saldo il timone di una nave che vedevo dirigersi verso acque pericolose. Ho tentato a più riprese di segnalare quando le scelte del nostro partito – prese tra cerchie sempre più ristrette di persone – fossero incomprensibili per chi, sui territori, quelle stesse scelte doveva motivarle e difenderle”.
“Ma – prosegue – ho visto purtroppo un partito sempre più chiuso su se stesso, votato all’isolazionismo, arrovellato in controversie interne e di posizionamento che trovo stucchevoli, oltre che inutili. Abbiamo fatto saltare tutti i tavoli ai quali ci siamo seduti, tutte le alleanze e gli accordi che avevamo impostato”.
Pigoni aggiunge un dettaglio utile a chiarire questa deriva: “quando in Assemblea regionale il nostro capogruppo alla Camera ha dichiarato la volontà di presentarci da soli alle prossime elezioni europee e che il dialogo con le altre forze politiche riformiste è una “strada morta”. Ecco, questa non è la mia modalità di fare politica. Credo da sempre che, anche partendo da posizioni distanti, il compromesso sia un valore”.
La consigliera passa poi ad una analisi delle dinamiche locali: “Anche il percorso politico e amministrativo all’interno della Regione è stato a volte turbolento, tra la lealtà che sento di dovere ai nostri alleati e le pressioni, a mio avviso a volte strumentali e poco “di merito”, tese a voler marcare la nostra presenza in maggioranza in termini critici. Sarò chiara: ho sostenuto con convinzione molte scelte del Presidente Bonaccini e mi sono confrontata in modo franco e, a volte, duro con le altre componenti della maggioranza che su alcuni temi sono molto distanti da noi. Ma fare politica, come accennavo, significa anche saper mediare, saper discutere e trovare una sintesi alta. È necessario per il governo di una Regione, così come è necessario a livello strategico e di alleanze politiche”.
“Per tutte queste ragioni, dopo lunghe settimane di riflessioni sofferte – scrive la consigliera – lascio Azione e rassegno le mie dimissioni da segretaria regionale, rinnovando al tempo stesso a tutti voi la mia stima e la mia amicizia, convinta che questo sia solo un arrivederci, perché alla fine di questo tortuoso percorso ci ritroveremo inevitabilmente nella nostra casa comune”.
Infine, Pigoni guarda al futuro: “Privilegiando il contenuto e gli elementi di unione, per non disperdere il patrimonio culturale e politico che, con fatica, siamo riusciti a costruire in questi anni, da oggi proseguo senza sosta il mio impegno verso la costruzione della “casa dei liberali, popolari e riformisti”. Sono convinta che le nostre strade non si separano qua: presto saremo ancora dalla stessa parte”.
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