Maria ha indossato la sua vestaglia rosa nuova, Giuseppe ha sfoggiato il suo sorriso migliore e così hanno festeggiato 62 anni di matrimonio nella stanza della clinica Santa Patrizia di Napoli, Secondigliano. Lui classe 1930, lei 1934 nonostante entrambi abbiano contratto il coronavirus, non hanno rinunciato a celebrare il loro amore. Così Giuseppe De Luca e Maria Marinelli hanno chiesto a medici e infermieri di avvicinare i loro letti, stringersi la mano e scattare una foto di rito. Non c’erano torte e brindisi ma l’emozione tra i presenti era tanta.

“È stata una giornata straordinaria per noi e per loro – racconta al Mattino Clara Ugliano, anestesista, referente della clinica Santa Patrizia – Quando sono arrivati qui, lo scorso 8 novembre, erano entrambi affetti dal Covid. Per fortuna avevo una camera singola a disposizione. Non ho esitato un solo istante a ricoverarli insieme: separarli sarebbe stato troppo doloroso e li avrebbe resi ancor più fragili nella lotta al virus che si preparavano a combattere”.

I due anziani si scambiano sguardi e carezze: lei segue con lo sguardo ogni sua mossa, lui scatta a chiamare aiuto appena lei ne ha bisogno. Quando sono arrivati non erano ben messi ma le loro condizioni sono molto migliorate. Segno che l’amore può più di ogni altra terapia.

Avatar photo

Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.