Se è vero che – come sosteneva Voltaire – il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri, vanno sicuramente fatti dei significativi passi in avanti. Il periodo Covid è stato capace di mettere a nudo problemi annosi ed un sistema spesso mal funzionate. Non a caso l’Italia più volte è stata condannata dalla corte EDU per la violazione di una serie di norme in ambito detentivo, soprattutto in tema di sovraffollamento carcerario, che molto probabilmente è il problema principale del nostro Paese in materia.

Simbolo, a tal riguardo, sono le sentenze di condanna Suljemanovic e Torreggiani. Certo, dopo le condanne europee, degli adattamenti in termini di densità abitativa sono stati fatti ma purtroppo la situazione non è omogenea né tra le varie regioni, né tra i vari carceri. Va detto che, oltre alla precaria situazione delle infrastrutture, a condizionare il funzionamento del sistema penitenziario italiano è anche l’attuale grave carenza di personale. Un approfondimento pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia ha rivelato che il Carcere di Bollate, considerato un “modello d’eccellenza”, è afflitto da una mancanza di personale del 15%. I numeri sono ancora più allarmanti nelle strutture più piccole. In media un educatore si trova a gestire il percorso di rieducazione di circa 70 detenuti, con le conseguenti naturali difficoltà nello studiare un piano di reinserimento in sicurezza e ad “hoc” per ciascuno di essi. Un ulteriore dato testimonia la gravità della situazione nelle carceri: nel 2022 ben 85 persone si sono tolte la vita dietro le sbarre nel nostro paese, un numero allarmante, raddoppiato rispetto al 2015, che conferma un trend negativo in crescita.

Questi dati spiegano facilmente perché è necessario un intervento immediato da parte del governo che vada a ridisegnare le modalità di esecuzione delle pene detentive, restituendo significato alla parola “rieducazione” contenuta all’art. 27 della nostra Costituzione.

Matteo Palma e Nicolò Barbero - studenti di Meritare l'Europa

Autore