«E non perdiamo le speranze, anzi, sono ottimista. Se si vuole davvero riformare il processo penale, il primo passo è quello di sospendere l’efficacia della Bonafede». Sul piatto c’è anche la candidatura di Teresa Bellanova per la Regione Puglia. «Quella della Bellanova è una proposta generosa che facciamo. Al Pd faccio un appello: cerchiamo un candidato diverso da Emiliano, con cui sicuramente perdiamo le regionali. Siamo d’accordo con qualsiasi alternativa. Non abbiamo una posizione rigida. Suggerisco però una lettura attenta dei sondaggi». Anche Renzi tiene il punto: «L’accordo di Pd e M5S produce danni devastanti, dicono gli avvocati. Non capisco perché insistano a dire No al Lodo Annibali. Forse perché loro non amano essere definiti garantisti. Noi invece sì», chiosa su Facebook. E non c’è il solo scoglio della giustizia, all’orizzonte. Al Tesoro, anche se non lo si ammette ufficialmente, in pochi credono si possa ancora centrare l’obiettivo di un Pil a +0,6% quest’anno. In questo quadro l’unica strada percorribile per trovare le risorse sembra quella indicata dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che ritiene inevitabile una rimodulazione dell’Iva. «Preferibilmente riducendo quella sui beni del carrello della spesa e aumentando quella sui beni voluttuari o di lusso», e un riordino delle tax expenditure. Plastic e sugar tax cambieranno ancora. Le due tasse che dovrebbero entrare in vigore, rispettivamente, a luglio e a ottobre, e che tante discussioni hanno creato nella maggioranza durante la discussione della manovra di bilancio, verranno ancora rimodulate. «Gualtieri sta facendo un buon lavoro», commenta Ettore Rosato. «Vogliamo continuare ad accompagnarlo con misure concrete per fare ripartire l’economia e cancellare la paura di nuove tasse che le imprese intravedono e che bloccano gli investimenti». Italia Viva non molla sulla giustizia, ma non esce dalla maggioranza.