Il Castello di Santa Severa, monumento storico alle porte di Roma, diventa playground di futuro. La prima Festa nazionale di Italia Viva anima le mura medioevali sul lungomare dando vita a un villaggio delle idee che brulica di attivisti e visitatori, autorità e giornalisti. Decine di volontari, in maggior parte donne, accolgono le 500 persone che l’arena interna alla struttura riesce a contenere. La giornata iniziale, giovedì, ha visto i due dibattiti sul lavoro e sulla giustizia accompagnati da una straordinaria partecipazione che ha seguito senza sconti le interviste serrate ai due ministri presentiMaria Elvira Calderone e Carlo Nordio – a più riprese punzecchiati dagli intervistatori e soprattutto dai parlamentari di Iv presenti.

C’è chi ha sollevato polemiche sui ministri del governo Meloni. “Alla festa di Italia Viva partecipano molti ministri perché noi non abbiamo paura del confronto con chi in questo momento ha il mandato elettorale. Schlein e Conte sono stati invitati a parlare di lavoro ma hanno preferito non venire. Evidentemente le loro argomentazioni non sono così solide da reggere un confronto”, ha detto a Tagadà su La7 la coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita.

Anche Matteo Renzi è intervenuto nel merito: “Qualcuno si è stupito del fatto che ci siano dei ministri alla nostra festa. Io sono felice che i ministri invitati abbiano accettato e siano con noi: si rendono conto che la nostra classe dirigente è forte e tosta. La rinnoveremo nel congresso del 15 ottobre con la democrazia interna”, ha proseguito il leader di Iv.

“Ma lasciatemi dire che sono orgoglioso della qualità dei dibattiti che produciamo: non facciamo tweet e tv, soltanto. Noi facciamo politica che significa confronto civile sui contenuti e democrazia interna”, ha aggiunto Renzi.

La Festa precede di un mese il congresso del soggetto centrista. E l’atmosfera alla Festa è, come Italia Viva, “vivace”. Gli spazi di confronto vedono impegnati giovani e meno giovani. Lo street food e gli stand gastronomici sfornano pane e porchetta, i visitatori passano dal percorso delle fotografie – che li accoglie all’ingresso – all’arena dei dibattiti. Chi prende parte all’happening, che ha aperto con la band che suonava Battisti, passa dallo stand dei parlamentari di IV a quello del tesseramento. La postazione di Radio Leopolda è pronta a raccogliere interviste, a rilanciare il live della Festa.

Si parla di lavoro che cambia, di lotta vera alla precarietà attraverso lo strumento del Jobs Act con Teresa Bellanova che dialoga con la ministra Calderone, il segretario Cisl, Luigi Sbarra e l’onorevole Silvia Fregolent. Poi è stata la volta dell’applaudito confronto tra Roberto Giachetti e il ministro Nordio, moderato dal direttore del Foglio, Claudio Cerasa.

Nordio il garantista stringe mani e regala sorrisi. “Qui siamo il Polo Nordio”, si spinge a dirgli un militante. Giachetti lo incalza. Chiede conto di troppi aumenti di pena, di tempi incerti per le riforme. “Si faranno entro l’anno. Un pacchetto che include garanzie serie per i diritti dell’imputato. Che non si potrà più arrestare prima del processo senza il consenso di un collegio di tre giudici, non più il giudice monocratico di oggi”, anticipa il Ministro. “E cambieranno, vedrete, molte cose: impediremo la clonazione del fascicolo, come si chiama quello stratagemma che molti di noi hanno usato, vestendo la toga. E voglio mettere fine alla possibilità di ricorrere avverso la sentenza di proscioglimento da parte del Pm”, ha aggiunto Nordio, riprendendo quello che era stato l’impegno di Pecorella. Giachetti ha colto l’occasione per tornare a parlare di Rita Bernardini, che sarebbe una perfetta garante dei diritti dei detenuti.

E ieri, alle 18 il dibattito sulla sanità, con il ministro Orazio Schillaci, Lisa Noja, il prof. Massimo Cicozzi, il prof. Mauro Marè, Daniela Sbrollini, Annamaria Parente.

Successivamente si sono alternati per “Svegliati Europa! Dal Pnrr alle riforme, le sfide dell’Italia in Ue”, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, Nicola Danti (eurodeputato Renew Europe), Piero De Luca, la consigliera regionale Iv Marietta Tidei.

Oggi invece si parlerà di Esteri: “Il mondo dopo l’invasione dell’Ucraina”, con Stefania Craxi, Lorenzo Guerini, Benedetto della Vedova, Enrico Borghi, Luciano Nobili. E alle 21 “Affari interni: immigrazione, sicurezza e cittadinanza. Governare il presente”, con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Davide Faraone, Maria Chiara Gadda (deputata Iv).

Infine, domenica alle ore 9 “La voce dei territori: riunione Consiglieri Regionali e comunali”, moderano: Raffaella Paita (coordinatrice nazionale Iv), Naike Gruppioni (deputata Iv).

Matteo Renzi parlerà domani, domenica, alle 11. In contemporanea con Matteo Salvini che parlerà con Marine Le Pen da Pontida. Perché questa di Santa Severa è la Festa delle idee opposte a quelle di sovranisti e populisti, di destra e di sinistra. E poi ogni occasione in cui una comunità politica si incontra per discutere e per ragionare, è sempre una festa per la democrazia.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.