Il Sì&No del giorno
Giusto abolire le Frecce Tricolori? “Sì, si rinunci ad esibizioni di virilità aeree con buona pace della retorica”

Dopo il recente tragico incidente, costato la vita ad una bambina a Torino, nel “Sì&No” del giorno, diamo spazio al dibattito sull’opportunità o meno di abolire le Frecce Tricolori, la Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Italiana. Abbiamo chiesto un parere a Luana Zanella (Deputata Alleanza Verdi e Sinistra), che è favorevole all’abolizione, e a Enrico Borghi (Senatore Italia viva), che è contrario.
Qui di seguito, l’opinione di Luana Zanella.
È sconvolgente la morte di una bimba di soli cinque anni, lo è di più se la causa è una assurda manifestazione acrobatica delle Frecce tricolori che svettano nei cieli di luoghi abitati, densi di case e di vita quotidiana. L’incidente è avvenuto lo scorso sabato nei pressi di Torino, a San Francesco al Campo nei pressi di Caselle (Torino).
Fortunatamente il pilota si è lanciato a pochi metri dal suolo, salvandosi. La vicenda ha riaperto vecchie ferite. Non è infatti la prima volta che le acrobazie in cielo portano sciagure, altre volte le manifestazioni delle Frecce si sono trasformate in tragedie: Ramstein nel 1988; Torvajanica nel 1973; Codriopo 1974; Guidonia 2023.
Noi di Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo subito chiesto chiarimenti – un audio che circola nelle chat dei militari, largamente ripreso dalla stampa, sembra confermare una delle ipotesi al vaglio della procura di Ivrea: lo schianto sarebbe avvenuto per un bird strike, ovvero l’impatto con uno stormo di uccelli il cui rischio era dato come molto ‘severo’.
Vogliamo comprendere cosa sia accaduto ma chiediamo anche di riaprire un dibattito che è parte della cultura e dell’azione politica del pacifismo antimilitarista di Lidia Menapace e Elettra Deiana, due donne che si sono molto battute contro l’esibizione muscolare e prettamente maschile delle Frecce tricolore, ma anche di una cultura di cui fu espressione il “partigiano della democrazia in divisa”, on. Falco Accame, ex ammiraglio che già nel 1987 chiedeva di interrompere questa tradizione. Si tratta proprio di questo: una lunga tradizione che ha avuto in ben altri tempi il suo significato, la celebrazione della flotta aeronautica in chiave nazionalista nell’immediato dopoguerra, ma che ora non ha più senso di esistere.
Ha dei costi ambientali ed economici pazzeschi: le Frecce tricolori volano su un addestratore, l’MB-339, che ha un costo per ora di volo all’incirca di 4–5000€ che salgono a 7000 considerando personale e ammortamento. La pattuglia acrobatica fa volare 10 velivoli, quindi costa 50-70000 euro l’ora. Il deposito di questi mezzi si trova presso l’aeroporto di Rivolto (Udine) ad esse dedicato, dunque con relativi costi – abbiamo chiesto al ministro della Difesa Crosetto di dettagliarli durante il question time di mercoledì prossimo.
Si pensi che il 20 agosto l’esibizione tenuta a Cagliari della durata di 25 minuti è costata 60mila euro – ogni minuto 2.400 euro: pagata dal Comune di Cagliari e dalla Regione Sardegna sotto la voce “manifestazione culturale”. La pattuglia delle Frecce tricolori è composta da dieci aerei (dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU), la più numerosa del mondo, e compie esibizioni tutto l’anno; ci risulta che presto arriveranno i nuovi jet t-345A costruiti da Leonardo per un costo di 300 milioni; ad essa è dedicato un intero aeroporto, quello di Rivolto, presso Udine, immaginate quanto ci costa?
Quanto agli impatti e costi ambientali, soprattutto in termini di inquinamento atmosferico e acustico, vorremmo sapere il conto che immaginiamo molto salato: noi di AVS chiediamo perfino l’interruzione dei jet privati per l’abbattimento dei gas inquinanti, perché dovremmo tollerare le emissioni acrobatiche?
È doloroso riaprire polemiche in occasione di un fatto così tragico come la scomparsa di una creatura innocente: ma in questo Paese sembra che non ci sia mai occasione per innovazioni degne di modernità ecologista. La crisi climatica morde, quella economica logora gli stipendi, la sanità pubblica e la scuola sono al collasso: che si rinunci almeno alle Frecce Tricolori, con buona pace della retorica militarista e delle esibizioni di virilità aeree.
© Riproduzione riservata