Vincenzo Montella e Gennaro Gattuso. Sono gli ultimi due allenatori, in ordine di tempo, che avranno all’estero la possibilità di rifarsi dopo le ultime delusioni nostrane che li avevano relegati al margine del calcio che conta. Si infoltisce così la vasta schiera degli allenatori di casa nostra che oltrefrontiera stanno scrivendo, o si accingono a farlo, storie importanti del football internazionale.
L’“aeroplanino”, partito fortissimo alla guida di Catania e soprattutto Fiorentina, non è riuscito poi a mantenere le attese, collezionando una lunga serie di delusioni: Sampdoria, Milan, Siviglia e Fiorentina bis hanno lasciato davvero poco di positivo nel curriculum vitae di Montella costretto a emigrare in Turchia per ricostruirsi – con successo – un’immagine. Il biennio alla guida dell’Adana Demirspor (neopromossa capace di guadagnare la qualificazione europea al secondo anno) è stato talmente positivo da valergli il pass per la guida tecnica della nazionale turca. L’obiettivo è chiaro: centrare la qualificazione a Euro 2024 e successivamente ai mondiali del 2026, dai quali la nazionale manca dal 2002 quando guadagnò lo storico terzo posto. “Abbiamo una squadra giovane e di qualità. Vogliamo trasmettere un sentimento di orgoglio e appartenenza sul campo. È una responsabilità importante, ma siamo qui per portarla avanti”, ha spiegato Montella. Sipario.

Dal Bosforo ha preso il via anche la folgorante carriera di Francesco Farioli, adesso alla guida del sorprendente Nizza in League 1, dove è secondo con 12 punti, uno in più del PSG miliardario peraltro recentemente strapazzato a domicilio. Il tecnico toscano, cresciuto mangiando il pane duro delle serie minori, rappresenta per molti il simbolo del successo per chi abbia idee innovative e voglia di mettersi in discussione. A lanciare Farioli è stato Roberto De Zerbi, folgorato da una sua analisi tattica pubblicata ai tempi in cui l’allenatore veneziano lavorava a Foggia, che adesso è protagonista di primissimo piano nel campionato delle stelle, la Premier League. Dopo aver interrotto la sua esperienza in Ucraina, De Zerbi l’anno scorso è approdato a Brighton e in poche settimane ha cancellato il mito di Potter (passato al Chelsea a stagione iniziata per un sacco di soldi) e condotto i “gabbiani” alla storica qualificazione europea. Quest’anno, nonostante la cessione di Caicedo (116 milioni in cassa), il Brighton vola: terzo in classifica a tre punti dalla capolista, il Manchester City.

Dicevamo di Gennaro Gattuso; è il nuovo allenatore dell’Olympique Marsiglia, sostituirà Marcelino, che ha lasciato la squadra all’ottavo posto dopo la sconfitta per 4-0 domenica scorsa contro il PSG e i tifosi in rivolta. Il compito non è facile, ma “Ringhio” ha dimostrato di esaltarsi nelle situazioni difficili. Dopo il fallimento di Valencia, c’è da starne certi, la grinta non mancherà e al Velodrome i tifosi vedranno i loro giocatori dare tutto per risalire la china.
Rimaniamo in Francia, dove Fabio Grosso ha lasciato un ricordo indelebile: il suo rigore consegnò all’Italia la Coppa del mondo 2006 relegando i bleus al secondo posto, con buona pace di Zidane alla sua ultima gara in nazionale. Anche l’ex terzino di Palermo, Inter e Juve è stato chiamato per risollevare le sorti di una nobile decaduta, il Lione. “Questa città mi ha lasciato qualcosa di incredibile perché ci sono stato da giocatore 16 anni fa. Adesso torno e voglio fare qualcosa di veramente grande”, ha detto Grosso alla conferenza stampa di presentazione di pochi giorni fa.
La lista dei nostri allenatori all’estero sarebbe ancora lunga; è giusto ricordare Marco Rossi, autore di imprese straordinarie alla guida dell’Ungheria; Francesco Calzona, già vice di Sarri che Marek Hamsik ha portato sulla panchina della Slovacchia; Checco Moriero, ct della Maldive, e Paolo Negro, appena scelto dalla federazione ugandese. Ovviamente Roberto Mancini, nuovo paperone d’Arabia. Non ci siamo dimenticati del numero uno: Carletto Ancelotti che dopo aver vinto con Psg, Chelsea, Bayern e Real Madrid lascerà i blancos per guidare nientepopodimeno che il Brasile. Chi lo sostituirà? I bookmakers puntano su De Zerbi. Italians do it better. Anche in panchina.