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Gli effetti collaterali del Coronavirus, i campanelli d’allarme per capire se sei contagiato

La perdita dell’olfatto può essere uno dei primi sintomi per individuare il Covid-19. L’incapacità di percepire gli odori, condizione clinica notata in numerosi pazienti in diversi paesi, potrebbe essere spiegato dalla capacità del coronavirus di infettare il sistema nervoso centrale dei pazienti, in particolare le aree del cervello che elaborano informazioni olfattive.
Lo stesso cestista dell’Nba Rudy Gobert, positivo al coronavirus, ha raccontato su Twitter di aver perso la capacità di percepire odori e sapori, chiedendo se anche ad altri fosse accaduta la stessa cosa
Just to give you guys an update, loss of smell and taste is definitely one of the symptoms, haven’t been able to smell anything for the last 4 days. Anyone experiencing the same thing?
— Rudy Gobert (@rudygobert27) March 22, 2020
La tesi, già contenuta in due studi cinesi pubblicati sul Journal of Clinical Virology e sul Chemical Neuroscience, è stata ripresa anche dalla British Association of Otorhinolaryngology che ha studiato i dati provenienti dalla Corea del Sud, dalla Cina e dall’Italia. Al vaglio c’è l’ipotesi che molti pazienti positivi ma asintomatici, potrebbero comunque percepire una perdita dell’olfatto e, in alcuni casi, anche del gusto.
“In Corea del Sud, dove i test sono stati più diffusi, il 30% dei pazienti che si sono dimostrati positivi hanno avuto l’anosmia come principale sintomo in casi lievi”, ha riferito il presidente della British Rhinological Society Professor, Clare Hopkins.
Questa nuova evidenza, sottolineano i curatori dello studio, potrebbe segnare una svolta nell’individuazione dei cosiddetti portatori sani che finora hanno agevolato la rapida diffusione del virus.
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