Il procuratore che si sente un oracolo
Gratteri come Savonarola: “I politici siano come i monaci buddhisti”
Nicola Gratteri è stato ospite alla trasmissione Di Martedì. Più che un’intervista è stato un monologo di una persona che ha perso il senso della realtà e che non è certo aiutato da quei giornalisti che si accostano a Lui come fosse un oracolo. E come oracolo s’è comportato parlando soprattutto di se stesso. Ad ogni domanda, una risposta da scuola elementare:
D) … perché molti magistrati parlano male dei suoi metodi?
R) l’invidia è una gran brutta cosa!
D) … perché molti indagati vengono scarcerati dal Tribunale della Libertà o dalla Cassazione?
R)… spesso si scopre che quando una persona viene liberata, il magistrato che ha disposto la scarcerazione è stato avvicinato.
Poche parole per demolire l’intero ordine giudiziario fatto da invidiosi e corrotti. Salvo pochi buoni tra cui ovviamente Lui che rinuncia alle ferie, è incorruttibile e quelle volte che ha incontrato Palamara lo ha fatto per supremi fini di giustizia. Il procuratore di Catanzaro, a suo dire, si muove come un fulmine e ottiene risultati strabilianti che elenca puntualmente: la costruzione in poco tempo della più grande aula bunker del mondo; i nuovi locali per la procura di Catanzaro e poi… nientemeno che un garage blindato per soli cinque milioni di euro (in una regione dove ci sono ospedali che non fanno tamponi e neanche un ecografia perché mancano i fondi).
E noi sciocchi pensavamo che i risultati di un procuratore dovessero concretizzarsi nel vincere la lotta alla ‘ndrangheta (che invece cresce in potenza e ricchezza), trovare gli autori di efferati crimini (che rimangono quasi sempre sconosciuti), e soprattutto di veder confermato l’impianto accusatorio della procura dalle sentenze dei giudici (cosa che nel caso di Gratteri non avviene quasi mai). La perla arriva alla fine: i politici, a detta di Gratteri, si dovrebbero comportare come monaci buddisti. Qui addirittura il procuratore di Catanzaro diventa un moderno Catone o meglio un nuovo Savonarola che dal pulpito non si limita a dire ai politici come dovrebbero amministrare, governare o legiferare (e già questo ci sembra sia una cosa molto grave, anche se i “politici” restano in perfetto silenzio) ma addirittura come dovrebbero vivere. Di questo passo tra poco si sentirà autorizzato a dire come e con chi accoppiarsi, come crescere i figli, come comportarsi a tavola, ogni quanto tempo prendere la Comunione.
E se qualcuno ricordasse agli smemorati che appena lo scorso gennaio il dottor Gratteri ha partecipato a una cena insieme a politici di primissimo ordine – e che monaci non sono – tra cui Matteo Salvini e Gianni Letta, Maria Elena Boschi, e poi il presidente di Confindustria, quindi Briatore, e ancora esponenti della finanza, giornalisti… insomma con la crème de la crème dell’Italia che conta? E se poi si sapesse che in detta cena, i commensali hanno pagato per un piatto di risotto e pesce 600 euro a testa? Pazienza! Anche i monaci buddisti hanno le loro debolezze.
© Riproduzione riservata