Durata inferiore del Green pass, obbligo di mascherina all’aperto, estensione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori al contatto con il pubblico e tamponi, anche a chi è già immunizzato, per assistere ad aventi particolarmente affollati, a partire da concerti e manifestazioni sportive. Queste alcune misure al vaglio della cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi giovedì 23 dicembre.

Una data chiave, dove verranno adottate nuove restrizioni, probabilmente a partire da gennaio, per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e la risalita dei contagi che sta interessando nuovamente l’Europa a causa della variante Omicron, molto più contagiosa se si prendono in considerazione i boom di positivi nel Regno Unito e in altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti. A pesare sulle decisioni degli esperti del ministero della Salute e del Governo saranno gli ultimi dati relativi alla diffusione proprio della variante sulla cui gravità e letalità ci sono ancora pochi dati attendibili.

L’Esecutivo valuta in queste ore la possibilità di accorciare da nove a sei mesi la durata del Super Green Pass per incentivare la terza. “Nessuna decisione è già stata assunta. Solo giovedì sulla base dei dati faremo le nostre valutazioni” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘Che Tempo che Fa’ su Raitre. “C’è un elemento di preoccupazione da parte del governo e valuteremo le soluzioni possibili”, aggiunge.

In merito all’obbligo vaccinale “lo abbiamo preso sicuramente in considerazione, oggi l’Italia è il Paese in Europa che ha l’obbligo più esteso, per il personale sanitario e non sanitario che lavora nei presidi sanitari, tutto il personale delle Rsa, tutte le nostre forze dell’ordine e militari e tutto il personale scolastico. Noi verificheremo i dati epidemiologici, la portata della nuova sfida della variante Omicron, fatto nuovo e rilevante che sta cambiando alcuni elementi. La Gran Bretagna, da sempre anticipataria di alcuni processi, ha fatto in 24 ore più di 90.000 mila casi; noi vogliamo approfondire questa nuova sfida, studiarla coi nostri scienziati, le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate alla serietà della situazione per tutelare la salute dei nostri concittadini”.

“Se ‘buca‘ il vaccino è praticamente un altro virus, e allora tutto può cambiare, anche questo green pass potrebbe non bastare più”, avverte Guido Rasi, consulente per la campagna vaccinale del commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Secondo l’ex direttore dell’Ema alcune regioni d’Italia potrebbero presto essere vicine alla zona arancione perché “il contagio sale e le terapie intensive potrebbero riempirsi rapidamente”.

In quest’ottica una circolare del ministero della Salute alle Regioni sollecita un “rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica” definita “acuta e caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus”. Un invito ad allacciare le cinture e prepararsi all’impatto. I casi in Italia infatti continuano a mantenersi elevati. Nelle ultime 24 ore (domenica 19 dicembre) ne sono stati rilevati 24.259 con 97 decessi e un tasso di positività del 4,3%. Cresce pure la pressione sugli ospedali dove si registrano un saldo di +150 ricoveri e +13 terapie intensive.

Tornando all’aumento dei casi della variante Omicron in tutto il mondo, per Anthony Fauci, l’immunologo americano e consigliere dell’amministrazione Biden, Omicron è destinata a “prendere il sopravvento“. L’inverno si prospetta duro negli Stati Uniti, e Fauci ha esortato gli statunitensi a “essere prudenti in quello che fate”, durante un intervento a ‘State of the Union’ della CNN. Il consiglio è di vaccinarsi, e l’esperto ha ricordato che i viaggi potrebbero aumentare il rischio di diffusione del virus. “Con Omicron, con cui abbiamo a che fare, saranno alcune settimane o mesi difficili mentre ci avvicineremo all’inverno”, ha ribadito.

Secondo il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid,  pronto a suggerire nuove restrizioni in vista del Natale, “potrebbe essere troppo tardi per reagire” alla variante Omicron. In un editoriale pubblicato sul Sunday Telegraph, Javid ha scritto che “ancora non sappiamo molte cose” su Omicron e “da quando” la variante “è emersa la nostra strategia è stata e resta quella di prendere tempo affinché i nostri scienziati possano valutare la minaccia e sviluppare le nostre difese”.

Nel frattempo, si registrano 82.886 nuovi casi, di cui 12.133 contagi dovuti alla variante Omicron, che così si porta a 37.101 casi noti nel Regno Unito.

Avatar photo

Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.