Dopo ore di ‘rumoroso silenzio’, Giuseppe Conte interviene sul caso di Beppe Grillo e del video pubblicato lunedì dal garante del Movimento 5 Stelle per difendere il figlio Ciro, indagato e a rischio di rinvio a giudizio in una inchiesta in cui è accusato dello stupro di una ragazza 19enne avvenuto nel 2019 nella villa in Sardegna del comico.
L’ex premier, che punta alla leadership del Movimento 5 Stelle, usa parole misurate e difende sia Grillo che la presunta vittima della violenza, dopo le tante sollecitazioni arrivate in particolare dagli ‘alleati’ del Partito Democratico con l’ex ministro Peppe Provenzano e il senatore Andrea Marcucci.
Conte spiega in una nota di “comprendere le preoccupazioni e l’angoscia di un padre”, riferendosi così a Beppe Grillo, ma “non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati”. Così l’ex premier si riferisce “alla presunta vittima, la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che stanno vivendo anche loro momenti di dolore e sofferenza”.
Da Conte quindi la difesa del garante grillino, con cui ha avuto modo di parlare “in più occasioni e conosco bene la sua sensibilità su temi particolarmente delicati. Sono ben consapevole di quanto questa vicenda familiare lo abbia provato e sconvolto. E’ una vicenda – ha aggiunto il futuro leader del Movimento 5 Stelle – che sta affliggendo lui, la moglie, il figlio e l’intera famiglia”.
Quindi l’intervento sulla magistratura, tirata pesantemente in ballo nel video di Grillo in difesa del figlio Ciro. L’avvocato pugliese ribadisce che i questa vicenda “vi è un principio fondamentale che non possiamo mai perdere di vista: l’autonomia e il lavoro della magistratura devono essere sempre rispettati. Perciò anche in questo caso attendiamo che i magistrati facciano le loro verifiche”.
IL CASO ALLA CAMERA – Il caso Grillo era sbarcato anche alla Camera oggi, all’apertura dei lavori. A prendere la parola per prima la deputata di Fratelli d’Italia Lucaselli che chiede la convocazione immediata della conferenza dei capigruppo sul tema, ma critiche arrivano anche da LeU, col capogruppo Federico Fornaro che deplora il video del fondatore del Movimento e critica “il garantismo a correnti alternate”.
LA DIFESA DELLA MOGLIE DI GRILLO – A difesa del 19enne interviene invece la madre Parvin Tadjik, rispondendo su Facebook ad un video pubblicato lunedì dalla capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, che aveva criticato duramente il video di Grillo, il suo garantismo a targhe alterne e l’aver minimizzato le pesantissime accuse rivolte al figlio.
“C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi, dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare”, scrive la madre di Ciro. Parole alle quali risponde la stessa Boschi: “Questo modo di concepire la giustizia, giocandola sui social e non nelle aule di tribunale, è aberrante. Ed è ciò che suo marito Beppe ha sempre fatto con i suoi seguaci: si chiama giustizialismo. Io invece aspetto e rispetto le sentenze, come tutti i cittadini”.