Quattrocento. Questo, secondo i media palestinesi citati da Al Jazeera, il numero di morti in tutta la Striscia di Gaza nell’ultimo giorno di bombardamenti da parte delle forze israeliane. In una guerra dominata, così come le altre, da fake news e propaganda, questo dato sarebbe il più alto dall’inizio dei bombardamenti d’Israele dopo gli attentati del 7 ottobre scorso firmati da Hamas. Ad oggi le vittime, a 17 giorni dall’inizio del conflitto, sarebbero oltre 4700 palestinesi e oltre 1700 israeliani. Migliaia i feriti e circa 220 gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, sono stati registrati almeno 25 attacchi aerei israeliani contro aree residenziali del territorio palestinese, che ospita più di 2 milioni di persone. Wafa ha aggiunto che molti degli attacchi hanno colpito case civili senza alcun preavviso e sarebbero avvenuti vicino agli ospedali Al-Shifa e Al-Quds nella città di Gaza. Questa la cronaca dell’ultimo giorno di guerra che ha visto, ancora una volta, crescere la tensione tra Israele e gli altri Paesi arabi non coinvolti, al momento, nel conflitto. Il premier Benjamin Netanyahu ha ribadito che se Hezbollah (che minaccia di entrare in guerra se i raid su Gaza proseguono) dovesse entrare in guerra “farà l’errore della sua vita”. “Colpiremo con una forza che non può nemmeno immaginare e per Hamas e per Libano sarà devastante”, ha sottolineato. L’Iran, che finanzia sia Hezbollah che Hamas, ha invece ribadito che “se Israele non fermerà immediatamente il crimine contro l’umanità e il genocidio a Gaza, tutto è possibile in qualsiasi momento e la regione andrà fuori controllo”.
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
Israele colpisce una Moschea a Gaza
Aerei da guerra israeliani hanno colpito un’altra moschea nella Striscia di Gaza, portando a 32 il numero totale di moschee distrutte nel territorio dal 7 ottobre. A cadere è stata il luogo di culto di Al-Noor Al-Mohammedi nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza.
A cura di RedazioneBombardamento ospedale a Gaza, il mea culpa del New York Times: "Ci siamo basati troppo su Hamas"
Il New York Times chiede scusa per la notizia pubblicata il 17 ottobre scorso dopo l’esplosione avvenuta nei pressi dell’ospedale al-Ahli Arabi a Gaza e basata quasi esclusivamente, specie nel titolo, sulla versione fornita da funzionari governativi di Hamas che attribuivano la responsabilità di numerosi morti (500, poi smentiti) e altrettanti feriti a Israele. Versione che ha tratto in inganno numerosi media, soprattutto online, mondiali che già nelle ore successive, in base alle ricostruzioni di analisti ed esperti, hanno dovuto ritrattare tutto. E oggi il prestigioso giornale statunitense chiede ufficialmente scusa ai sui lettori per “i resoconti iniziali del Times” che “attribuivano la responsabilità israeliana a funzionari palestinesi”, e “per le prime versioni della copertura – e l’importanza che ha ricevuto nei titoli, negli avvisi di notizie e nei canali dei social media – che si basavano troppo sulle affermazioni di Hamas e non chiarivano che tali affermazioni non potessero essere immediatamente verificate. L’articolo ha lasciato ai lettori un’impressione errata su ciò che era noto e su quanto fosse credibile il resoconto”.
A cura di RedazioneHamas: "5mila morti a Gaza dopo bombardamenti"
Secondo Hamas oltre 5.000 persone sono morte finora nella Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. A diffondere i dati, che ovviamente sono di parte, il ministero della Sanità di Hamas.
A cura di RedazioneHerzog: "Hamas aveva istruzioni da al Qaeda per armi chimiche"
“Hamas aveva istruzione da al Qaeda su come costruire armi chimiche”. E’ quanto denuncia dopo l’irruzione dei terroristi del 7 ottobre scorso il presidente israeliano Isaac Herzog che nel corso di una intervista a Skynews ha mostrato i diagrammi di accompagnamento. Circostanza che emerge dal recupero, da parte dei militari dell’esercito israeliano, di una chiavetta usb con il manuale, la copia di un opuscolo di al Qaeda del 2003 noto ai Paesi della coalizione anti terrorismo, sul corpo di un miliziano ucciso nel kibbutz di Beeri, dove sono stati uccisi o rapiti più di 200 delle 1.100 che vi abitavano.
A cura di RedazioneGaza, terzo convoglio con aiuto umanitari entrato da valico Rafah
Un terzo convoglio di camion con a bordo aiuti umanitari è entrato in mattinata dal valico di Rafah, in Egitto, diretto alla Striscia di Gaza. Si tratta del terzo convoglio dopo i primi due passati sabato e domenica per un totale di 34 camion. Quelli di oggi sarebbero più di una dozzina. Funzionari delle Nazioni Unite affermano che sarebbero necessari circa 100 camion al giorno per soddisfare i bisogni essenziali di Gaza, che ospita 2,3 milioni di persone e dove le scorte di cibo, acqua e carburante si stanno esaurendo.
A cura di Redazione
Prime incursioni via terra a Gaza, ucciso soldato israeliano: "Cercavano ostaggi"
Un soldato israeliano è rimasto ucciso e tre sono rimasti feriti durante una mini-incursione via terra di Israele nella Striscia di Gaza per cercare informazioni sugli ostaggi. Il portavoce militare, Daniel Hagari, che ha dato la notizia, ha spiegato che la ‘task force’ israeliana penetrata nel territorio governato da Hamas stava cercando gli ostaggi portati dentro l’enclave.
Secondo Hagari, infatti, i soldati dell’esercito israeliano hanno effettuato incursioni all’interno della Striscia di Gaza per cercare informazioni sugli oltre 200 ostaggi nelle mani di Hamas. Le incursioni “di forze corazzate e di fanteria” avrebbero anche lo scopo di “uccidere le cellule terroristiche che si preparano per le prossime fasi della guerra”.
NYT: "Hamas rilascerà 50 ostaggi con doppia nazionalità"
Secondo il New York Times, Hamas potrebbe presto liberare altri ostaggi dopo le due donne, madre e figlia, con la doppia nazionalità, israeliana e americana, rilasciate nei giorni scorsi. “Un alto funzionario militare israeliano ha affermato che, sulla base dei colloqui tra gli Stati Uniti e il Qatar, Hamas potrebbe eventualmente rilasciare circa 50 cittadini con doppia nazionalità indipendentemente da qualsiasi accordo più ampio”.
A cura di RedazioneIsraele: "222 ostaggi in mano di Hamas, molti stranieri"
Per Israele è salito a 222 il numero degli ostaggi in mano di Hamas a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui “il numero complessivo è aggiornato di volta in vota in base a informazioni di intelligence”. “In particolare – ha aggiunto – c’è voluto tempo perché tra gli ostaggi ci sono non pochi cittadini stranieri e la loro identificazione ha richiesto tempo aggiuntivo”.
A cura di Redazione"Nessun cessate fuoco a Gaza, Usa non vogliono ritardo invasione"
Nessuna tregua, nessun cessata il fuoco a Gaza. A ribadirlo un alto funzionario israeliano alla Cnn. Se da una parte gli Stati Uniti e il Qatar lavorano per liberare più di 200 ostaggi detenuti da Hamas nell’enclave assediata (solo due donne americane, madre e figlia, al momento liberate da Hamas), dall’altra il funzionario ha spiegato al network statunitense che “non sono a conoscenza” delle richieste degli Stati Uniti per un ritardo nella prevista operazione di terra di Israele a Gaza, e ha aggiunto che sia Israele che gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati “il più rapidamente possibile”.
A cura di RedazioneGiornalista ucciso a Gaza, oltre 20 i cronisti morti nella Striscia
Un giornalista palestinese, Roshdi Sarraj, è stato ucciso da un attacco missilistico israeliano a Gaza City. E’ quanto riferito ieri, domenica 22 ottobre, dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Sarraj era un traduttore per giornalisti stranieri, presso l’emittente radiofonica pubblica nazionale francese Radio France e lavorava con i suoi corrispondenti dal maggio 2021. Anche i suoi familiari sono rimasti feriti nell’attacco che ha preso di mira una casa a Gaza City, nella parte settentrionale del territorio assediato, e sono stati trasferiti all’ospedale Al-Shifa, secondo la Wafa. Radio France ha spiegato che sua moglie e la figlia di un anno sono rimaste ferite. Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), almeno 23 giornalisti sono stati uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas, con altri otto feriti e tre dispersi o detenuti. Diciannove delle persone uccise erano palestinesi, compreso Sarraj, mentre tre erano israeliani e uno libanese, ha detto il CPJ. In un tweet dello scorso 17 ottobre Sarraj aveva denunciato la mancanza della copertura mediatica all’interno delle Striscia di Gaza a causa “dell’uccisione di più di 12 giornalisti, dei bombardamenti e del blackout elettrico e di Internet. Tuttavia, stiamo ancora cercando di resistere e di continuare la copertura in modo che il mondo possa vedere i crimini israeliani a Gaza” aveva denunciato.
A cura di RedazioneA lack of media coverage from Gaza ..
due to the killing more than 12 journalists, the bombing, and the blackout of electricity and the Internet.
However, we are still trying to withstand and continue coverage so the world can see the israili crimes in Gaza. pic.twitter.com/ELlmUN2984— Roshdi Sarraj (@RoshdiSarraj) October 17, 2023
Bombardamenti su Gaza, IDF: "Colpiti 320 obiettivi"
Sono oltre 320 gli obiettivi colpiti dall’esercito israeliano la notte scorsa nella Striscia. Tra questi – ha fatto sapere il portavoce militare – bersagli che costituivano minacce per le forze che “nell’area si stanno preparando per le operazioni di terra, incluse decine di postazioni di mortaio e missili anti tank”. Inoltre, tunnel nei quali si nascondevano miliziani e decine di centri operativi sia di Hamas sia della Jihad islamica.
A cura di Redazioneצה”ל תקף ביממה האחרונה למעלה מ-320 מטרות ברחבי רצועת עזה.
ביממה האחרונה צה”ל המשיך לתקוף בעוצמה תשתיות טרור ומטרות צבאיות בשטח רצועת עזה >> pic.twitter.com/PjffLcwX7b
— צבא ההגנה לישראל (@idfonline) October 23, 2023
Hamas-Iran: "Utilizzare tutti i metodi per fermare israeliani a Gaza"
Hamas ha reso noto che il capo del suo ufficio politico, Ismail Haniyeh, ha ricevuto una telefonata dal ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian nella serata di ieri, per discutere di “come utilizzare tutti i metodi per fermare” gli attacchi israeliani a Gaza. I due funzionari hanno anche “discusso gli ultimi sviluppi legati all’aggressione sionista contro la Striscia di Gaza”, ha affermato Hamas tramite la piattaforma di messaggistica Telegram. Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che Teheran non e’ coinvolto nell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso, pur esprimendo il proprio sostegno politico all’operato dell’organizzazione islamista palestinese. Secondo funzionari statunitensi, al momento non ci sono “informazioni dirette” che colleghino l’attacco subito da Israele all’Iran, ma Washington ritiene che l’Iran sia “generalmente complice” del gruppo palestinese.
A cura di RedazioneBombardamenti e morti a Rafah, giornalista AP conferma attacco vicino sede Onu
Il ministero dell’Interno di Gaza, gestito da Hamas, riferisce che oggi almeno 18 persone sono state uccise in attacchi israeliani contro quartieri della città di Rafah, dove in mattinata un convoglio di camion ha attraversato il valico per portare aiuti umanitari, e che decine di palestinesi sono rimasti feriti. Poco fa un reporter di Associated Press presente sul posto ha riferito che un attacco aereo ha colpito oggi un edificio residenziale a circa 200 metri dalla sede delle Nazioni Unite a Rafah, uccidendo e ferendo diverse persone. Inoltre, video diffusi dall’esercito israeliano (Idf) mostrano attacchi aerei che decimano edifici nella Striscia di Gaza: secondo l’Idf i video mostrano attacchi alle infrastrutture di Hamas, ma non ha specificato i luoghi.
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