La Jihad islamica ha pubblicato un video di due ostaggi, un’anziana e un bambino, dichiarando che li libererà per ragioni umanitarie “una volta soddisfatte le misure appropriate”. Nel filmato gli ostaggi leggono un testo in cui addossano a Netanyahu la responsabilità della situazione.  Il video – che non compare su nessun media israeliano in quanto giudicato di “propaganda” – si compone di due clip: uno ritrae Hanna Katzir di 77 anni e l’altro Yagil Yaakov di 12. Entrambi sono stati rapiti durante l’attacco del 7 ottobre.

In serata decine di persone, tra cui alcuni familiari degli ostaggi, hanno cercato di fare irruzione nella casa di Gerusalemme del miliardario Simon Falic, dove da settimane vive proprio Netanyahu. Il ministro della Difesa israeliano: “Non fermeremo i combattimenti finché non avremo portato indietro gli ostaggi”. Biden: “Nessuna possibilità di cessate il fuoco a Gaza”. Esponenti di Hamas hanno detto che colloqui sono in corso, ma che finora non è stato raggiunto alcun accordo con Israele.

Decine di membri di Hamas trasferiti in carceri Israele

Decine di terroristi della forza d’elite Nukhba di Hamas sono stati trasferiti nelle carceri israeliane dopo il loro interrogatorio. Lo ha detto il capo del servizio carcerario israeliano (Ips) Katy Perry ad Haaretz. A causa del notevole pericolo rappresentato, i membri di Nukhba sono tenuti separati dai prigionieri di sicurezza, con da quattro a otto membri Nukhba in ciascuna cella, secondo l’Ips. Altri membri di Hamas saranno presto trasferiti al servizio carcerario. Perry ha detto che 18.862 prigionieri sono attualmente incarcerati nelle strutture israeliane. Dall’inizio della guerra sono stati ammessi 2.601 prigionieri.

Metsola: “Hamas deve essere fermato, pausa umanitaria a Gaza”

“Hamas non rappresenta le legittime aspirazioni della popolazione palestinese, ma le ostacola, e deve essere fermato”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo discorso sullo stato dell’Europa alla conferenza della Fondazione Zukunft Berlin a Berlino. “Dobbiamo fare quello che possiamo per assicurare la sicurezza e la vita dei civili, dei bambini e dei giornalisti”, ha detto Metsola, “il diritto internazionale e quello umanitario devono restare un punto di riferimento e devono essere rispettati”.

Metsola ha poi definito “orribile” la situazione nella Striscia di Gaza, dove c’è una “catastrofe umanitaria”. “Questo è il motivo per cui l’Europa chiede una pausa umanitaria, una de-escalation, in modo da raggiungere coloro i quali hanno disperato bisogno di aiuto. Ed è il motivo per cui abbiamo quadruplicato gli aiuti a Gaza, portandoli a 100 milioni di euro“. “In questo momento di guerra, è necessario parlare di pace”, ha detto ancora Metsola, aggiungendo che l’Europa “può aiutare a ricostruire e a portare stabilità” e supporta “una soluzione equa basata sulla coesistenza di due Stati”.

 

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