La battaglia nel Donbass potrebbe presto arrivare ad una svolta. Nella regione ‘contesa’ tra l’Ucraina e le truppe russe, epicentro degli scontri da 13 mesi a questa parte, il ruolo chiave dei mercenari del gruppo Wagner potrebbe venire meno.

Lo riferisce Bloomberg citando proprie fonti che hanno familiarità con la questione: secondo l’emittente infatti Evgenij Prigozhin, l’ex “chef” di Vladimir Putin fondatore della compagnia paramilitare russa, si starebbe preparando a ridimensionare le operazioni del gruppo privato in Ucraina.

Il motivo è noto, dato che Prigozhin se ne lamenta ormai da settimane: il fondatore del gruppo di mercenari, impiegati in Ucraina ma anche in altre aree ‘calde’ del mondo, si lamenta di una sorta di “boicottaggio” da parte delle massime autorità militari del Paese, in particolare del ministro della Difesa Serghei Shoigu, accusato di aver tagliato drasticamente le forniture di munizioni ai suoi uomini, mandati allo sbaraglio nel Donbass ed in particolare a Bakhmut contro la resistenza ucraina.

A Prigozhin inoltre era stato impedito di reclutare dalle carceri, la sua principale fonte di “personale” per la sua milizia privata. Sempre secondo le fonti di Bloomberg, l’oligarca russo starebbe pianificando di spostare nuovamente l’attenzione del gruppo Wagner sull’Africa, dove è già fortemente presente.

A conferma delle indiscrezioni di Bloomberg arrivano anche le dichiarazioni rilasciate sul proprio canale Telegram da Oleksandr Syrskyi, comandante delle Forze terrestri ucraine. Secondo Syrskyi la Russia sta perdendo lo slancio nella regione di Donetsk e le Forze armate dell’ucraina ne approfitteranno.

L’aggressore non lascia alcuna speranza di prendere Bakhmut a tutti i costi, nonostante le perdite sia in termini di vite umane che di equipaggiamento. Le principali forze della Federazione Russa in questa direzione sono rappresentate dai mercenari del gruppo Wagner“, si legge nel messaggio. Secondo Syrskyi, le truppe di Mosca “perdono forze significative e sono affaticati“. “Molto presto coglieremo questa opportunità, come un tempo abbiamo fatto vicino a Kiev, Kharkiv, Balaklija e Kupjansk“, ha concluso il generale.

Dopo ore di silenzio è arrivata quindi la scontata replica e smentita da parte dello stesso Prigozhin, che ha negato l’indiscrezione riportata da Bloomberg riguardo il prossimo ritiro della milizia privata dall’est dell’Ucraina. “Sembra che la Bloomberg sappia meglio di noi quello che faremo. Fino a quando il nostro Paese ha bisogno di noi, rimarremo a combattere in Ucraina“, sono state le parole del capo della Wagner affidate a Telegram.

 

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.