Guerra Ucraina-Russia: esplosioni a Kiev e Odessa (morto giornalista), bombardamenti a Dnipro. Mosca: “Tregua per evacuare civili da Azovstal”

È arrivata al 70esimo giorno la guerra in Ucraina. Ieri sera attacco massiccio in Ucraina: 18 missili da crociera secondo Kiev sono stati lanciati dalle forze russe in diverse Regioni, tra cui Leopoli. Uno di questi ha danneggiato la centrale elettrica di Leopoli. Distruzione anche a Kharkiv e nella regione di Kivorhad. Almeno 21 civili secondo le autorità locali nella regione orientale di Donetsk. Prosegue l’assedio all’acciaieria Azovstal a Mariupol: 156 civili evacuati sono arrivati a Zaporizhzhia.

Nessun passo avanti sul fronte diplomatico. Lungo colloquio telefonico tra Putin e Macron, il primo dal 29 marzo. L’ambasciatore russo presso il Vaticano risponde all’intervista di Papa Francesco al Corriere della Sera e dice di voler mantenere il dialogo con il Papa. Il Pontefice aveva detto di aver cercato un contatto con Putin ma di non aver ottenuto riscontro.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ieri è intervenuto al Parlamento Europeo. “In una guerra di aggressione non può esistere un’equivalenza fra chi invade e chi resiste”, ha dichiarato il premier. Aiutare Kiev significa “proteggere il progetto di sicurezza e democrazia costruito negli ultimi 70 anni”.

La diretta

ORE 22:03 – Oleksandr Makhov, il giornalista e combattente ucciso in Ucraina: “I russi hanno rubato la mia casa”

ORE 21:22 – GIORNALISTA MUORE DURANTE ATTACCO RUSSO –  “A causa degli attacchi nemici è morto Oleksandr Makhov, volontario e giornalista dei canali Ukraina e Ukraina 24”. Lo comunica su Telegram il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa.

ORE 21:16 – MOSCA: TREGUA AZOVSTAL PER CORRIDOIO UMANITARIO – Da domani e fino al 7 maggio dalle 8 alle 18 ora di Mosca le forze russe apriranno un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo rende noto la Tass. “In conformità con la decisione della leadership della Federazione Russa, basata su principi umanitari, le forze armate russe dalle 8 alle 18 ora di Mosca il 5, 6 e 7 maggio apriranno un corridoio umanitario dall’acciaieria Azovstal per evacuare i civili (personale di lavoro, donne e bambini), la cui presenza nelle strutture sotterranee dello stabilimento è stata annunciata ancora una volta dalle autorità di Kiev”, si legge in una nota.

ORE 21 – ESPLOSIONI A ODESSA E KHARKIV – Esplosioni sono state udite in diverse citta’ dell’Ucraina, da Kiev a Dnipro, da Odessa a Kharkiv e Zaporizhia. Notizie sono arrivate anche da Brovary, sobborgo della capitale: secondo il sindaco potrebbe essere in corso un attacco in un villaggio vicino

ORE 20:55 – CAPO STAFF ZELENSKY: “COLPITE FERROVIE DNIPRO, VOGLIONO FERMARE PAESE” – Oggi i russi hanno colpito le ferrovie di Dnipro. Lo conferma su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak. “La Russia continua a bombardare le infrastrutture ferroviarie. Le informazioni sui danneggiamenti a Dnipro, nella parte centrale della città, sono già state confermate”, riferisce il capo staff di ZELENSKY, spiegando che “i russi stanno cercando di distruggere la nostra logistica, perché non possono vincere sul campo di battaglia. Vogliono fermare il Paese, ma non ci riescono grazie al coraggio dei nostri soldati, dei ferrovieri, dei lavoratori delle strade e di tutti gli ucraini”. “Servono più armi, più sanzioni, più sostegno”, esorta Yermak, sottolineando che “gli alleati devono capire che ogni ora di dubbio è troppo costosa per noi nella guerra per i valori e la libertà”

ORE 20:12 – SIRENE SU LEOPOLI – Le sirene dell’allarme aereo tornano a suonare a Leopoli. Lo riferisce l’inviata della Bbc nella città dell’Ucraina occidentale, ricordando che ieri si erano registrati una serie di raid alla periferia di Leopoli, che avevano messo fuori uso tre centrali elettriche.

ORE 20:08 – DNIPRO, SINDACO: “BOMBARDAMENTI IN CENTRO CITTA'” – “Il centro della città di Dnipro è stato colpito da missili russi. Lo ha denunciato il sindaco Borys Filatov su Telegram. In serata sono state avvertite potenti esplosioni anche in altre zone centrali dell’Ucraina, come Cerkasy e Zaporizhzhia, come riporta Unian.

ORE 20 – MEDIA: ESPLOSIONI A KIEV – Alcune esplosioni sono state sentite in serata a Kiev. A riportarlo è Channel 24 Ucraina specificando che non è ancora noto sapere se si tratta di un attacco missilistico o di colpi sparati dalla contraerea. Il consiglio ai cittadini resta quello di rimanere nei rifugi. Le esplosioni udite in serata a Kiev sarebbero opera della contraerea che difende la capitale. E’ quanto riporta Ukrinform citando il canale telegram delle forze armate ucraine.

ORE 19:45 – ATTACCO A DEPOSITO AUTOBUS: 10 CIVILI UCCISI, 20 FERITI – Dieci civili sono stati uccisi e 20 feriti dopo che un attacco militare russo ha colpito un deposito di autobus nella città di Avdiivka, nella regione di Donetsk. Lo ha denunciato il procuratore generale ucraino, Iryna Venediktova. La polizia nazionale ucraina, riporta il Guardian, ha pubblicato foto che mostrano le conseguenze del raid al deposito degli autobus, affermando che gli operai di una fabbrica stavano aspettando di salire a bordo di un mezzo quando è arrivato l’attacco. “I russi sapevano “esattamente dove stavano mirando”, ha affermato il governatore del Donetsk Pavlo Kyrylenko.

ORE 19:40 – PERSONE FERITE DA MINE RUSSE OBLAST KIEV – Tre persone ferite dalle mine russe nell’Oblast di Kiev in 24 ore. Il capo della polizia dell’Oblast di Kiev, Andriy Nebytov, ha esortato i residenti a evitare le strade forestali, i sentieri dei campi e i bordi delle strade nelle aree precedentemente sotto l’occupazione russa.

ORE 19:30 – KULEBA: “ACCIAIERIA RESISTE ANCORA, EVACUATI CIVILI GRAZIE A ONU” – “L’acciaieria Azovstal resiste ancora nonostante i russi attacchino tutti i giorni con bombe o tramite la fanteria”. Lo ha detto in un video pubblicato sui suoi canali social il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Registriamo il successo nell’evacuazione di parte dei civili presenti, anche grazie all’Onu – aggiunge – questo prova che quando c’è la volontà politica in Russia questo meccanismo può funzionare”.

ORE 19:22 – CAMERAMEN PUTIN SI DIMETTE: “TROPPO STRESS” – Il cameraman personale di Vladimir Putin, Ilya Filatov, ha lasciato l’incarico dopo aver filmato la dichiarazione del presidente russo sull’inizio dell’offensiva contro l’Ucraina, lo scorso febbraio. Lo riporta Business Insider citando alcuni media russi. Filatov avrebbe raccontato lo stress legato al suo incarico al Cremlino: “Può portare all’isolamento, ero stanco di fare quarantene di mesi”. Uno degli ex colleghi di Filatov riferisce però che il cameramen è stato allontanato dal Cremlino per aver detto qualcosa di critico sulla guerra in Ucraina.

ORE 19:20 – “RIPRESI CONTATTI CON COMBATTENTI AZOVSTAL” – “I tentativi di prendere d’assalto l’impianto continuano per il secondo giorno. Le truppe russe sono già sul territorio di Azovstal”, ma “la comunicazione con i difensori è stata ripristinata”. Lo ha detto a Radio Svoboda David Arahamiya, negoziatore ucraino e capo del partito ‘Servitore del popolo’ del presidente Volodymyr Zelensky. Nel suo ultimo bollettino di questo pomeriggio, l’esercito di Kiev ha confermato l’assalto delle forze nemiche “per prendere il controllo dell’impianto”, anche “con appoggio aereo”, assicurando di avere ancora il controllo dell’acciaieria.

ORE 18:33 – AUSTRIA CONTRO INGRESSO UE UCRAINA NEI PROSSIMO 10 ANNI – L’Ucraina non deve poter contare su una procedura accelerata per entrare nell’Unione Europea. Lo ha dichiarato il ministro austriaco per gli Affari Europei, Karoline Edstadler, secondo quanto riporta Euractiv. “Sarebbe un lungo processo di adeguamento, che di sicuro non può essere concluso nei prossimi cinque o dieci anni”, ha affermato il ministro, “alcuni Stati dei Balcani occidentali hanno atteso decenni per il passo successivo, non ci può essere una procedura accelerata per l’Ucraina”.

ORE 18:31 – SECONDO KIEV, LA RUSSIA ATTACCA TUTTA L’UCRAINA PER CREARE CONFUSIONE – “I russi stanno perseguendo tattiche che li fanno sembrare imprevedibili. Si può vedere chiaramente dagli attacchi missilistici che vengono compiuti praticamente in tutta l’Ucraina”, come “in Transcarpazia”, dove “non avrebbero sicuramente sparato” in precedenza. “Ed è molto probabile che le loro azioni mirino a garantire che non possiamo anticiparle”. Lo ha affermato alla tv ucraina la viceministra della Difesa di Kiev, Anna Malyar, rispondendo alle domande sulle intenzioni di Mosca di intraprendere azioni più aggressive in vista del 9 maggio. Lo riporta Ukrinform.

ORE 18:15 –  MOSCA: “NON PERSEGUIAMO OBIETTIVO GUERRA NUCLEARE” – “I russi non perseguono alcun obiettivo di una guerra nucleare in Ucraina”: lo ha riferito il capo della delegazione russa ai colloqui a Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti, Konstantin Gavrilov, parlando all’emittente Rossiya-24, rilanciata dall’agenzia russa Ria Novosti. Rispondendo a chi gli chiedeva se il tema della deterrenza nucleare sia stato sollevato al forum di Vienna, il diplomatico ha osservato di poter parlare a nome di chi comanda a Mosca. “Questo è un forum in cui possiamo dirlo a tutti, ovvero – ha aggiunto- che non stiamo in alcun modo perseguendo l’obiettivo di una guerra nucleare sul territorio dell’Ucraina”.

ORE 17:15 – MINISTRO UCRAINO KULEBA: “PAESI UE CHE SI OPPONGO AD EMBARGO SONO COMPLICI DEI CRIMINI RUSSI” – Non si è fatta attendere la risposta di Kiev al ‘no’ all’embargo graduale del petrolio russo da parte di Bulgaria e Ungheria. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un videomessaggio ha commentato così il mancato accordo sul sesto pacchetto di sanzioni: “I Paesi dell’Ue che continueranno ad opporsi all’embargo sul petrolio russo sono complici dei crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino”.

ORE 16:50 – EMBARGO UE SUL PETROLIO RUSSO, UNGHERIA E BULGARIA BLOCCANO IL PIANO – Ungheria e Bulgaria hanno bocciato la proposta formulata dalla Commissione europea di un graduale embargo sul petrolio russo da effettuare nell’arco di sei mesi perché “nella sua forma attuale” la misura “distruggerebbe completamente la sicurezza energetica” di Budapest.

A dirlo è stato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, in un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook. Per il ministro di Orban infatti il piano “non può essere votato”. “Non si tratta di mancanza di volontà politica o di calendario, ma semplicemente della realtà fisica, geografica e infrastrutturale”, ha spiegato.

Posizione simile viene espressa anche dal governo bulgaro, dato che il Paese è fortemente dipendente dal petrolio di Mosca. “Dal punto di vista puramente tecnologico, la Bulgaria può fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo dei carburanti nel Paese. Pertanto, se la Commissione europea consente eccezioni dell’embargo petrolifero, anche la Bulgaria eserciterà il diritto di chiederle”, ha spiegato il ministro delle Finanze bulgaro Assen Vassilev in un’intervista al settimanale di Sofia Kapital.

ORE 16:20 – KIRILL “CHIERICHETTO DI PUTIN”, CHIESA RUSSA CONTRO PAPA FRANCESCO: “COSì NIENTE DIALOGO COSTRUTTIVO” – “È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione”.Così si legge in una nota del servizio di comunicazione del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa. Lo rende noto Interfax.Il riferimento è all’intervista rilasciata dal Pontefice al Corriere della Sera, in cui Bergoglio, riportando la conversazione avuta con Kirill, ha raccontato di avergli detto: “Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di Dio. Per questo dobbiamo cercare via di pace, far cessare il fuoco delle armi. Il patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”. “È improbabile che tali affermazioni contribuiscano all’instaurazione di un dialogo costruttivo”. Un dialogo “che è particolarmente necessario in questo momento”.

ORE 16:10 – NIENTE ACCORDO EUROPEO SU NUOVE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA – Non è stato raggiunto l’accordo a livello europeo sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che doveva comprendere anche l’embargo graduale del petrolio russo. Gli Stati membri dell’Unione europea hanno chiesto più tempo per esaminare le misure, ma in realtà l’ostacolo arriva dalla contrarietà di Paesi come Ungheria e Bulgaria, fortemente dipendenti da Mosca.

ORE 16 – ELICOTTERO MILITARE RUSSO VIOLA SPAZIO AEREO DELLA FINLANDIA – Un portavoce del ministero della Difesa finlandese ha denunciato che questa mattina un elicottero militare russo ha violato lo spazio aereo della Finlandia, Paese che in questi giorni sta valutando la sua adesione alla Nato. “Il dispositivo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione era compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha spiegato il portavoce del ministero di Helsinki.

Nell’ultimo mese è la seconda volta che il governo denuncia un’incursione di un aereo russo nel suo spazio aereo.

ORE 15:45 – KIEV: LAVORI A MARIUPOL, LA RUSSIA PREPARA PARATA 9 MAGGIO – L’Ucraina ha accusato la Russia di organizzare una parata militare nella città di Mariupol il 9 maggio, Giorno della Vittoria in cui Mosca celebra la sconfitta dei nazisti nella seconda guerra mondiale. Secondo una nota pubblicata sulle reti sociali dall’intelligence militare ucraina, un funzionario dell’amministrazione presidenziale russa è arrivato nella strategica città portuale meridionale, in gran parte distrutta dai bombardamenti, per supervisionare i piani per la parata. “Le strade centrali della città stanno venendo ripulite in fretta da detriti, corpi e ordigni inesplosi“, si legge nel comunicato, “è in corso una campagna di propaganda su larga scala. Ai russi verranno mostrate notizie sulla ‘gioia’ della gente del posto nell’incontrare gli occupanti”. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha dichiarato alla televisione ucraina che sono in corso “lavori” in città, come se i russi si stessero preparando a qualcosa. “Stanno rimuovendo i segni dei crimini che hanno commesso“, ha detto Boichenko.

ORE 14:50 – SINDACO MARIUPOL: “PERSI I CONTATTI CON I DIFENSORI AZOVSTAL” – Secondo i media ucraini, le truppe russe hanno fatto irruzione nell’impianto siderurgico Azovstal a Mariupol dove sono presenti, nei tunnel sotterranei, militari e civili ucraini. A confermare l’accaduto anche il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko che ha spiegato: “Oggi ci sono pesanti combattimenti sul territorio della nostra fortezza, Azovstal”, riferendo poi alla tv ucraina che sono stati persi i contatti con i combattenti a difesa dell’acciaieria.

ORE 14:35 – ASSOCIATED PRESS: IN TEATRO MARIUPOL 600 MORTI – Da un’indagine condotta da Associated Press risulta che sono circa 600 le persone rimaste uccise nell’attacco aereo russo del 16 marzo al teatro di Mariupol che era usato come rifugio, circa il doppio rispetto alle stime che erano state fatte finora. Fra tutti gli orrori avvenuti nella guerra in Ucraina quello al teatro di Mariupol è l’attacco con più morti civili di cui finora si abbia notizia. AP ha ricostruito ciò che è accaduto all’interno del teatro quel giorno dai resoconti di 23 sopravvissuti, soccorritori e persone a conoscenza della situazione del teatro da quando era diventato rifugio antiaereo. AP ha anche costruito un modello 3D basato sui resoconti dei testimoni, due serie di planimetrie del teatro, foto e video realizzati all’interno prima, durante e dopo quella giornata.

ORE 14 – OMS: IN UCRAINA 186 ATTACCHI A STRUTTURE SANITARIE – “L’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato altri 11 attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina, per un totale di 186” dall’inizio del conflitto. Lo riferisce su Twitter il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Nel 2022 – aggiunge – l’Oms ha registrato 292 attacchi all’assistenza sanitaria in 12 Paesi e territori, inclusi 57 nel territorio palestinese occupato e 18 in Sudan. L’Oms condanna fermamente questi attacchi”.

ORE 13:40 – NELL’ACCIAIERIA PRESENTI 30 BAMBINI – La deputata ucraina Kira Rudik ha affermato che nell’acciaieria Azovstal nella città assediata di Mariupol nel sud del paese ci sono ancora 30 bambini. Lo scrive il Guardian. Rudik ha detto che sono stati almeno 20 tentativi, falliti, di evacuare le persone dall’acciaieria. “Potete immaginare le nostre lacrime quando il primo gruppo” di persone “è stato messo in salvo”. Secondo la parlamentare di Kiev “l’obiettivo principale” ora è fare una valutazione su tutti i bambini che sono ancora nello stabilimento, insieme alle donne, agli anziani e ai soldati feriti. Il passo più complicato riguarda invece i soldati feriti perché la Russia non permette loro di uscire. Rudik ha infine precisato che ieri 156 persone sono riuscite a lasciare la città per raggiungere Zaporizhzhia.

ORE 13:10 – PESKOV: “NON CI SONO ACCORDI PER INCONTRO TRA PUTIN E PAPA FRANCESCO”– Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti, ha spiegato che al momento non ci sono accordi per un incontro tra il presidente Putin e Papa Francesco, specificando che simili iniziative dovrebbero passare attraverso i servizi diplomatici.

Ieri il Pontefice in un colloquio col Corriere della Sera aveva espresso la disponibilità a recarsi a Mosca per incontrare Putin e fornire un contributo per una soluzione del conflitto in Ucraina.

ORE 12:50 – MOSOCA NEGA DICHIARAZIONE GUERRA IL 9 MAGGIO E ASSALTO ALL’AZOVSTAL – La Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ‘formalmente’ guerra all’Ucraina il 9 maggio, in occasione della parata per l’anniversario della vittoria sul regime nazista durante la Seconda guerra mondiale. A dirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha anche sottolineato come al momento non vede “alcun progresso” nei colloqui con l’Ucraina.

Peskov ha anche aggiunto di non rilevare cambiamenti importanti nella situazione alla Azovstal a Mariupol, l’acciaieria sotto attacco da giorni, anzi ha puntato il dito contro i combattenti ucraini che aprirebbero il fuoco contro i militari russi mentre sono asserragliati al suo interno. Peskov ha infatti ricordato che Putin “ha pubblicamente emesso un ordine di annullare l’assalto”.

ORE 11:45 – RIPRISTINATA L’ELETTRICITA’ A LEOPOLI DOPO ATTACCO DI IERI – Dopo gli attacchi missilistici russi di ieri sera, questa mattina l’elettricità nella città di Leopoli  è stata “completamente ripristinata”, nonostante i gravi danni a tre centraline elettriche.

A spiegarlo alla Cnn è stato il vicesindaco della città, Serhiy Kiral, che ha riferito di circa 18-19 missili da crociera sparati da bombardieri strategici russi nel mar Caspio sulla città.

ORE 11:15 – MOSCA: “CONTROLLIAMO MARIUPOL” – L’esercito russo controlla Mariupol e quello che resta dei combattenti ucraini è “bloccato” nella zona industriale dell’acciaieria Azovstal. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. “Nei territori delle repubbliche di Lugansk e Donetsk, liberati dai nazionalisti, si sta instaurando una vita pacifica”, ha dichiarato, “anche a Mariupol, il più grande snodo industriale e dei trasporti sul Mar d’Azov, che è sotto il controllo dell’esercito russo”. “Quello che rimane dei militanti situati nella zona industriale dell’impianto di Azovstal è bloccato in modo sicuro attorno all’intero del perimetro di questo territorio. Ripetute proposte ai nazionalisti di liberare i civili e deporre le armi con la garanzia di salvare vite umane e un trattamento dignitoso in conformità con il diritto internazionale sono state ignorate”, ha detto Shoigu, assicurando che “tentativi in questo senso” da parte di Mosca “continuano”.

ORE 11:00 – UE: “AUMENTIAMO AIUTI A MOLDAVIA” – L’Unione europea “quest’anno” ha” in programma di aumentare significativamente” il sostegno militare alla Moldavia “fornendo ulteriori equipaggiamenti alle sue forze armate”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa congiunta a Chisinau con la presidente moldava Maia Sandu. “È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale”, ha sottolineato Michel.

ORE 10:30 – MOSCA: “COLPITI SCALI USATI PER TRANSITO DELLE ARMI OCCIDENTALI” – I sei scali merci ferroviari bombardati ieri sera dalle forze russe nell’Ucraina centrale e occidentale erano usati per il trasferimento di “armi occidentali alle forze ucraine in Donbass”. Lo ha detto oggi il ministero della Difesa di Mosca citato da Interfax. Gli scali, colpiti con missili a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei, si trovano vicino alle stazioni ferroviarie di Leopoli, Podbortsy,  Volonets, Tymkove e Pyatikhatka. Ieri le autorità russe avevano parlato di sei stazioni ferroviarie bombardate senza che fossero segnalate vittime.

ORE 10:00 – POLIZIA KIEV: 1.235 CORPI TROVATI IN ZONE LIBERATE – Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo: sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian. “Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e di insediamenti di Vyshhorod”, ha affermato, “la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev”.

ORE 9:30 – VON DER LEYEN: “ORA EMBARGO RUSSO AL PETROLIO” – “Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera. “Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno”.

ORE 8:00 – ESERCITAZIONI LAMPO IN BIELORUSSIA – L’ufficio stampa del ministero della Difesa bielorusso citato dall’agenzia Tass hanno lanciato esercitazioni militari lampo di “forze di risposta”. I test, a quanto riportato, “coinvolgeranno il movimento di un numero significativo di veicoli militari” e “non rappresentano alcuna minaccia ai Paesi confinanti né all’Europa in generale”.

ORE 7:45 – MISSILI SU TRANSCARPAZIA – Le fonti militari di Kiev hanno denunciato il primo attacco dall’inizio della guerra in Transcarpazia, regione nel Sud-Ovest in Ucraina, al confine con Ungheria, Romania, Slovacchia e Polonia.

ORE 7:30 – 34 ATTACCHI IN DONBASS – Il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Luganks, Sergiy Gaidai, ha fatto sapere su Telegram che l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici sulla regione del Donbass ieri. “I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa”.

ORE 7:10 – MOSCA: “CI FERMEREMO AL CONFINE CON LA POLONIA” – Il vicepresidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Pjotr Tolstoj, ha dichiarato che “andremo avanti gradualmente” fino a quando la Russia lo riterrà opportuno. “Finiremo al confine con la Polonia, quando l’Ucraina sarà totalmente denazificata e smilitarizzata, vale a dire quando non rappresenterà più una minaccia militare per la Federazione Russa e non ci sarà più la possibilità di trasformarla in una anti-Russia come l’Occidente ha cercato di fare negli ultimi 30 anni”.

ORE 7:05 – UK: “POSSIBILE UN GOLPE PER ROVESCIARE PUTIN” – Il giornale finanziario londinese City AM torna sulla possibilità di un golpe che rovesci il presidente russo Putin.. Una manovra che sarebbe architettata dai servizi dell’Fsb, del Gru e dell’Fso, il cosiddetto gruppo Silovski. “L’idea che un golpe possa essere imminente è ulteriormente rafforzata dall’attività dei social media in Russia e nell’Europa dell’Est, che ha registrato un sovraccarico nelle ultime 24 ore”. Putin è definito “molto preoccupato”. Avrebbe rafforzato la dentro e intorno al Cremlino.

ORE 7:00 – CASO GRINER: USA DEFINISCONO INGIUSTA LA DETENZIONE IN RUSSIA – Il dipartimento di Stato americano ha riferito che il caso di Brittney Grines è stato portato all’attenzione di Roger Carstens, inviato speciale degli Stati Uniti incaricato degli ostaggi. “Il Dipartimento di Stato ha determinato che la Federazione Russa ha ingiustamente detenuto la cittadina americana Brittney Griner”.

ORE 6:50 – TELEFONATA PUTIN-LUKASHENKO – Il presidente russo Putin e quello bielorusso alleato Lukashenko hanno tenuto una telefonata in cui si è “discusso telefonicamente della situazione nel contesto dell’operazione militare speciale in corso per proteggere il Donbass”. Mosca vorrebbe il supporto di Minsk in Ucraina in più di un’occasione l’intelligence di Kiev ha lanciato l’allarme su un possibile incidente creato ad arte da Mosca fingendo un attacco ucraino in Bielorussia per legittimare l’ingresso in guerra del paese considerato molto vicino a Putin.

ORE 6:45 – DONETSK: “21 CIVILI UCCISI DAI RUSSI IN 24 ORE” – Il bilancio della giornata di martedì degli attacchi russi nella regione orientale ucraina di Donetsk è di 21 civili morti e 27 feriti. Lo ha annunciato il governatore regionale Pavlo Kyrylenko.

ORE 6:30 – ZELENSKY: “FAREMO USCIRE LA NOSTRA GENTE DA MARIUPOL E AZOVSTAL” – “Continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal. È difficile, ma abbiamo bisogno di coloro che sono ancora lì, sia civili che soldati. Mi è stato detto molte volte che era impossibile invece oggi 156 persone sono giunte a Zaporizhzhia”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un discorso video

ORE 6:15 – “14 MISSILI DA CROCIERA CONTRO L’UCRAINA” – Kiev fa sapere che almeno 18 missili da crociera sono stati lanciati dalle forze russe contro l’Ucraina negli attacchi di martedì sera. Otto sarebbero stati intercettati. Le regioni colpite: Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Leopoli, Vinnytsia, Kiev e Zakarpattia.

 

ORE 6:00 – MOSCA: PER NOI IMPORTANTE DIALOGO CON IL PAPA – L’ambasciatore russo in Vaticano Aleksandr Avdeev all’agenzia Ria Novosti ha dichiarato che in qualsiasi situazione internazionale, il dialogo con il Papa è importante per Mosca. E il Pontefice è sempre un gradito, desiderato, interlocutore”.

ORE 4:00 – “RUSSIA RUBA GRANO UCRAINO” – “La Russia ha rubato 400.000 tonnellate di grano dai territori temporaneamente occupati”. Lo ha detto il viceministro dell’agricoltura ucraino Taras Vysotsky citato dal Kyiv Independent. Si tratta, secondo Vysotsky, di circa un terzo di tutte le scorte di grano delle oblast di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk. Se questo furto continuasse, ha affermato il viceministro, queste regioni potrebbero andare incontro alla carestia.

ORE 3:00 – LEADER SEPARATISTA A MARIUPOL – Il leader della regione separatista filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha fatto visita a Mariupol. Lo ha mostrato lui stesso pubblicando le foto sul suo canale Telegram. Si tratta del primo funzionario appoggiato da Mosca a viaggiare nella città ucraina assediata. Dalle immagini non è chiaro quando sia avvenuta la visita, ma è probabile che sia stata in questa ultima settimana, quando le forze russe hanno consolidato il controllo su Mariupol.

ORE 2:00 – ZELENSKY: “OBIETTIVO È INTEGRITA’ DELL’UCRAINA, INCLUSA LA CRIMEA” – L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro organizzato dal Wall Street Journal. “Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell’Ucraina”, ha affermato Zelensky.