Come tanti altri calciatori, sportivi anche professionisti, erano rimasti in Ucraina, nel Paese assediato dalla guerra. Vitalii Sapylo aveva 21 anni e combatteva contro l’invasione russa. Dmytro Martynenko invece è morto in casa, sotto i bombardamenti. Entrambi giocavano per squadre di campionati minori. Hanno perso la vita a causa delle bombe russe. “I nostri pensieri vanno alle famiglie, agli amici e ai compagni di squadra dei due ragazzi”, ha scritto la Fifpro, la federazione internazionale dei calciatori professionisti.

Sapylo, secondo quanto scrivono i media ucraini, era un ufficiale militare, comandante di carri armati. Giocava nel Karpaty ed era orinario del villaggio di Sokilnyky. È stato ucciso in una battaglia nei pressi di Kiev. È morto a causa di un missile caduto nel suo villaggio natale, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio. Martynenko invece era in casa quando l’abitazione è stata colpita da una bomba. È morta anche la madre. Feriti la sorella minore di soli sette anni e il padre. Il 25enne era attaccante dell’FC Hostomel, la scorsa stagione era stato premiato come miglior giocatore della seconda divisione nella quale era stato il miglior marcatore. Svolgeva il servizio militare invece Yevhen Malyshev, atleta di biathlon non ancora ventenne. A dare la notizia della sua morte la Federazione ucraina.

La guerra in Ucraina ha mobilitato lo sport in tutto il mondo. Ieri sera Andriy Shevchenko, ex Pallone d’Oro e campione del Milan, ha lanciato un appello trasmesso dal maxischermo dello Stadio San Siro di Milano, pochi minuti prima della semifinale d’andata di Coppa Italia tra Inter e Milan. “Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perché la pace non ha confini, perché ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti!”.

La Fifa e la Uefa hanno escluso le squadre dalle loro competizioni, anche da quelle in corso. Stessa iniziativa da parte dell’Eurolega di pallacanestro. La Russia è stata tagliata fuori dalle qualificazioni e quindi dai Mondiali di calcio in Qatar del 2022. La Federazione Internazionale di Tennis ha deciso di sospendere la Federazione russa e la Federazione Bielorussa “e di ritirare le loro iscrizioni a tutte le competizioni internazionali a squadre Itf fino a nuovo avviso. Questa azione segue la cancellazione a tempo indeterminato di tutti i tornei Itf in Russia e Bielorussia”.

Atleti anche di primo livello hanno intanto deciso di imbracciare le armi per difendere l’Ucraina. È successo con i fenomeni del pugilato Vitaly e Wladimir Klitshcko, ex campioni del mondo dei pesi massimi, il primo sindaco di Kiev; con Aleksander Usyk, attuale campione del mondo dei massimi nelle sigle WBA (Super), IBF; WBO e IBO; con Vasily Lomachenko, ex campione del mondo dei pesi leggeri.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.