L’esercito ucraino ha liberato oggi il villaggio di Storozheve, nella regione di Donetsk. L’insediamento, come spiegato dalla viceministra della Difesa di Kiev Anna Malyar, si trova nel distretto di Volnovasky.

“La bandiera nazionale sventola di nuovo su Storozheve, e sara’ cosi’ con ogni insediamento fino a quando non libereremo tutto il territorio ucraino”, ha scritto la viceministra. Secondo Malyar, l’insediamento e’ stato liberato dalle forze della 35maa brigata separata di marines intitolata al contrammiraglio Mykhailo Ostrogradskyi. Ieri e’ stata annunciata la liberazione di tre villaggi nella regione di Donetsk: Blagodatne, Neskuchne e Makarivka.

Dispersi 400 bambini dall’inizio della guerra

Sono quasi 400,392 per la precisione, i bambini che risultano dispersi, a oggi, dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo riporta l’ufficio del difensore civico ucraino in un aggiornamento su Facebook. I bambini deportati, secondo lo stesso ufficio, sono 19.501, quelli morti 487, quelli feriti 1.015. Il difensore civico ucraino specifica tuttavia specifica che si tratta di dati non definitivi perché si è in attesa di verificare le informazioni provenienti da diverse regioni dove sono in corso i combattimenti e in quella occupate dai russi.

Kiev annuncia riconquista di tre villaggi

Intanto è di poche ore fa l’annuncio della riconquista di tre villaggi nella regione orientale di Donetsk, le prime conquiste territoriali ottenute in seguito alle “azioni di controffensiva” dichiarate dal presidente Volodymyr Zelensky. Sul fronte orientale, “i gloriosi soldati della 68a brigata hanno liberato la localita’ di Blagodatne'”, che contava meno di 1.000 abitanti prima della guerra, hanno detto le forze di terra ucraine. Il tutto accompagnato da un video che mostra soldati con bandiera ucraina in un edificio distrutto.

Gli ucraini hanno detto di aver catturato li’ due soldati russi e combattenti separatisti filo-russi. Meno di tre ore dopo, il servizio di guardia di frontiera ucraina ha assicurato che un secondo villaggio, quello di Neskutchne, nella stessa regione di Donetsk, era a sua volta “di nuovo sotto bandiera ucraina”.

E, in serata, il vice ministro della Difesa ucraino Ganna Maliar ha annunciato che una terza cittadina, Makarivka, vicino a Blagodatne’, e’ caduta nelle mani delle truppe di Kiev.

“Sono grato ai nostri soldati per questa giornata. A ciascuna delle nostre brigate da combattimento, a ciascuna delle nostre unità. Per le offensive da parte (dei militari delle suddivisioni) di Khortytsia e Tauria, a tutti coloro che stanno attualmente combattendo, tutti coloro che sono in posizione, tutti coloro che aiutano… Grazie! Grazie per ogni passo, per ogni scontro, per ogni occupante ucciso!”: lo ha scritto in un messaggio, rilanciato dai media ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky, che ringrazia anche i volontari, i militari, la polizia, i soccorritori, i medici e le autorità locali che stanno aiutando a salvare le persone dopo il disastro di Kakhovka.

Rimpatriati 94 militari prigionieri russi

Novantaquattro militari delle forze armate russe – sono stati “rimpatriati dalla prigionia ucraina”. Lo ha detto il ministero della Difesa russo. “Novantaquattro militari russi sono stati rimpatriati dai territori controllati da Kiev l’11 giugno a seguito di negoziati. Hanno affrontato pericoli per la loro vita e la loro salute mentre erano prigionieri. I militari rilasciati saranno trasportati negli istituti medici del Ministero della Difesa russo dove saranno sottoposti a cure mediche e riabilitazione”, ha affermato il ministero. “Tutte le cure mediche e l’assistenza psicologica necessarie vengono fornite a tutti loro”, ha affermato.

Kiev, russi sparano su barca che evacua civili

“Gli occupanti russi non solo non evacuano la popolazione della riva sinistra del Dnipro, sotto il loro controllo, che ha subito le conseguenze dell’esplosione della diga Kakhovka ma sparano a chi tenta di scappare: l’esercito del Cremlino ha colpito una barca con civili che stavano evacuando dalla riva sinistra nella regione di Kherson. Sei persone sono rimaste ferite”. Lo ha riferito il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, citato da Unian. “Sei persone sono rimaste ferite. Sono state portate in ospedale a Kherson, i medici stanno lottando per la loro vita. I russi sono codardi terroristi”, ha detto.

 

Giulio Pinco Caracciolo

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