Scholz: "Irritato da no a Steinmeier, mai ruolo attivo in conflitto"
Guerra Ucraina-Russia, Zelensky deluso da Macron: “Non parla di genocidio”. “Accerchiata Mariupol” da oltre 10mila soldati di Mosca, Onu: “Impossibile cessate fuoco”
Nel 49esimo giorno di guerra, entra sempre di più nel vivo l’offensiva russa in Donbass, con le parole di Vladimir Putin che aprono alla carneficina finale (“E’ una tragedia, ma non avevamo scelta”). Intanto Usa e Gran Bretagna continuano a rinforzare militarmente l’Ucraina con Joe Biden che accusa Mosca di genocidio dopo quanto riscontrato a Bucha e in altre cittadine.
E’ giallo sull’uso di armi chimiche da parte dell’esercito di Putin. Dopo le denunce del battaglione Azov e di altre autorità ucraina, si lavora per trovare conferme. Intanto il presidente Zelensky annuncia la cattura dell’oligarca ucraino filo russo Viktor Medvedchuk e propone al Cremlino uno scambio di prigionieri. A Mariupol il sindaco annuncia oltre “20mila civili uccisi dall’inizio del conflitto”. A Bucha e nelle altre cittadine vicino Kiev sono oltre 700. I bimbi uccisi dall’inizio del conflitto almeno 191. Una famiglia trucidata dai russi a metà marzo durante la fuga in auto, è stata ritrovata cadavere ieri, un mese dopo. Basta questo a far capire che il numero delle vittime di questa orribile guerra è ormai sfuggito di mano.
LA DIRETTA
21:33 – RUSSIA: SANZIONI CONTRO QUASI 500 TRA DEPUTATI E SANATORI DI CANADA E USA – La Russia imporrà delle sanzioni nei confronti di 398 deputati del Congresso statunitense e di 87 senatori canadesi, come rappresaglia per le misure approvate contro i deputati della Duma: lo ha reso noto l’agenzia di stampa russa Interfax. Mosca intende annunciare a breve ulteriori sanzioni come risposta ai provvedimenti adottati dagli Stati Uniti, si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri russo
21:22 – ZELENSKY: “GENOCIDIO? DOLOROSO RIFIUTO DI MACRON DI PARLARNE” – Volodymyr Zelensky ha definito “doloroso” il rifiuto di Emmanuel Macron di parlare di genocidio commesso dai russi in Ucraina. In una conferenza stampa a Kiev con i presidente di Polonia e Repubbliche baltiche, il leader ucraino ha detto: “Queste cose sono molto dolorose per noi, farò del mio meglio per discutere la questione con lui”.
20:15 – AZOV: A MARIUPOL STANNO COMABATTENDO DEI VERI EROI, MORALE ALTO – “Ieri ci siamo uniti con dei veri combattenti che sono rimasti fedeli al proprio giuramento e ora difenderanno insieme a noi la città. Sono dei veri uomini che hanno scelto la strada di guerra. Non fate degli eroi di coloro che si sono arresi volontariamente e che hanno scelto la strada di vergogna”. Ad affermarlo è il comandante del reggimento Azov, Denys Prokopenko in merito alla battaglia in corso a Mariupol dove l’esercito russo ha annunciato di aver preso il controllo del porto e accerchiato la città. “Abbiamo eseguito un’operazione di successo insieme al reggimento Azov. Continuiamo a svolgere la nostra missione da combattimento. Il nostro spirito e il nostro morale resta alto. Sappiamo perché stiamo qui e cosa facciamo”, sottolinea il Comandante della 36 brigata della marina ucraina Serhii Volyna.
19:33 – MOSCA: A MARIUPOL PORTO LIBERATO DA AZOV, CITTA’ ACCERCHIATA” – L’esercito russo ha riferito di aver preso il controllo del porto commerciale di Mariupol. Lo riporta l’agenzia Interfax. Secondo il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa Igor Konashenkov, il porto è “completamente liberato” dalle formazioni di “Azov”. Konashenkov ha osservato che i resti delle truppe e delle formazioni ucraine situate nella città “sono accerchiate e private dell’opportunità di fuggire”.
19:16 – DIFESA UCRAINA: A MARIUPOL PIU’ DI 10MILA SOLDATI RUSSI – Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov afferma che ci sono più di 10mila soldati russi vicino a Mariupol che stanno cercando di catturare la città. Lo riporta Unian. Il politico ha parlato ai giornalisti stranieri durante una visita alla città di Gostomel nella regione di Kiev, che è stata distrutta dai russi ed ora è nuovamente nelle mani di Kiev. Il capo di Stato maggiore delle forze armate ucraine ha detto che i militari continuano a difendere Mariupol.
19:02 – ONU: CESSATE IL FUOCO? ORA E’ IMPOSSIBILE – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ritiene che “al momento non ci sia la possibilità di un cessate il fuoco globale in Ucraina” come era stato richiesto dalle Nazioni Unite. Parlando con i giornalisti ha detto che dopo la visita del capo degli affari umanitari a Mosca e Kiev stanno aspettando una risposta dalla Russia su alcune proposte, come cessate il fuoco locali per evacuare i civili dalle aree di combattimento, e la creazione di un meccanismo con Russia, Ucraina e Onu per gestire un adeguato accesso umanitario.
19:02 – FRANCIA: ENTRO 10 GIORNI OFFENSIVA RUSSA IN DONBASS – Le forze russe stanno pianificando una nuova “offensiva su larga scala” per “conquistare” il Donbass nell’Ucraina orientale. E’ quanto affermato dal portavoce militare francese, Pascal Ianni, sostenendo che “entro i prossimi giorni, forse 10, la Russia potrebbe rilanciare i suoi sforzi con un’offensiva su larga scala nell’Est e nel Sud per conquistare le regioni di Donetsk e Lugansk o addirittura arrivare fino al fiume Dnipro se le loro capacità lo permettono”. Al momento, ha aggiunto, “non ci sono avanzamenti significativi in termini di conquiste territoriali per le forze di Mosca sul fronte orientale”.
18:33 – PENTAGONO: SOLDATI USA PRONTI AD ADDESTRARE UCRAINI SU DRONO KAMIKAZE – Il Pentagono sta esaminando varie opzioni per addestrare le forze ucraine ad usare gli Switchblade, i cosiddetti ‘droni kamikaze’ che gli Stati Uniti hanno inviato e stanno continuando a mandare a Kiev. Lo riferisce un funzionario della Difesa americana alla Cnn. Tra le varie possibilità ci sono i soldati americani che sono stati dispiegati sul fianco orientale della Nato dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Qualche giorno fa il ministro della Difesa americano Lloyd Austin aveva rivelato che alcuni soldati ucraini sono stati addestrati ad usare diverse armi americane negli Stati Uniti, dove si trovavano prima che iniziasse la guerra.
Le truppe americane dislocate nei Paesi della Nato, ha sottolineato il funzionario, “sono in grado di fornire un addestramento adeguato su qualsiasi armamento inviato all’Ucraina”, ha sottolineato il funzionario.
17:52 – APPELLO ZELENSLY: O PIU’ ARMI O BAGNO DI SANGUE – “Senza nuove armi questa guerra sarà un bagno di sangue senza fine che porterà miseria, sofferenze e distruzione. Mariupol, Bucha, Kramatorsk, la lista continuerà”. E’ l’appello lanciato in un video su Telegram dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Vari esperti dicevano che saremmo durati una settimana. Non solo siamo riusciti a fermare l’esercito russo, ma lo abbiamo respinto. Ma la nostra guerra è tutt’altro che finita. Questo era solo il primo round”, ha aggiunto spiegando come “Putin e il suo esercito stanno cambiando strategia. Stanno rafforzando le loro truppe per esercitare ancora più pressione su Kharkiv e l’intero Donbas, compreso Mariupol”. Per questo motivo il leader di Kiev ha detto che l’Ucraina ha bisogno di un “elenco specifico di armi” come “lanciarazzi multipli, veicoli corazzati, carri armati, sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento”.
17:45 – ISOLA JERSEY BLOCCA 5,4 MLD AD ABRAMOVICH – Le autorità dell’isola di Jersey, paradiso fiscale legato alla corona britannica nella Manica, hanno congelato l’equivalente di 5,4 miliardi di sterline di attivi (pari a circa 7 miliardi di dollari) ritenuti riconducibili all’oligarca russo Roman Abramovich. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg. Abramovich, il cui patrimonio personale complessivo è stimato in circa 12 miliardi di dollari, è stato sottoposto a sanzioni dal governo di Londra e dall’Ue (ma finora non dagli Usa) fra le ritorsioni occidentali decise in risposta all’invasione russa dell’Ucraina contro figure del business ritenute funzionali al potere di Vladimir Putin.
16:59 – VICEPREMIER UCRAINA AL SENATO: “RUSSIA VUOLE FAR SCOMPARIRE UCRAINA, A BUCHA 90% VITTIME GIUSTIZIATE” – In collegamento video con il Senato italiano, e nello specifico con le Commissioni Diritti umani, Femminicidio e Antidiscriminazioni di palazzo Madama, la vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ha invitato l’Occidente a una risposta immediata per interrompere lo scorrimento di sangue innocente: “La guerra russa non si fermerà nonostante le decisioni di Ue, Nato, e Onu, continuerà su un altro territorio. La risposta del mondo deve essere immediata, il sangue dei civili deve smettere di scorrere”. Poi ha aggiunto: “E’ difficile trovare parole per le atrocità delle forze russe. Ogni giorno arrivano dettagli sempre più orribili di torture, violenze, stupri e brutalità. Si sta rivelando la vera faccia dell’esercito russo. Questa è una politica deliberata dalle massime autorità di Mosca”.
“Sul nostro territorio – prosegue – è in corso un genocidio che non ha nulla a che fare con la guerra. A Bucha il 90% delle vittime sono state giustiziate sul posto con un colpo di proiettile“. Infine chiude: “L’obiettivo della Russia è che l’Ucraina non esista più. Siamo una nazione che non può essere battuta e quindi dobbiamo essere abbattuti. Se il mondo non interviene la Russia non si fermerà. La risposta deve essere immediata”.
16:10 – SCHOLZ: “IRRITATO DA NO KIEV A STEINMEIER. GUERRA? MAI RUOLO ATTIVO” – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz commenta il no da parte dell’Ucraina a un viaggio a Kiev da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Un rifiuto dettato, secondo Kiev, dagli “stretti legami con la Russia” in passato, che ha causato “irritazione” nel governo federale. Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere maScholz per il momento non ha in programma un viaggio a Kiev. Scholz ha poi precisato che sente spesso Zelensky, “quasi non c’è un capo di stato o di governo che abbia contatti così intensi con me”, per poi sottolineare che, nonostante l’invio di armi, “in tutte le nostre decisioni staremo attenti a evitare che la Nato, i paesi Nato e che naturalmente la Germania, un grande paese nel mezzo dell’Europa, non partecipino attivamente alla guerra”.
15:25 – CREMLINO SMENTISCE RELAZIONI TRA MEDVEDCHUCK E MOSCA – Viktor Medvedchuk, l’oligarca russo arrestato in Ucraina nella giornata di ieri, “non ha mai avuto relazioni dietro le quinte con la Russia”. A dirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Medvedchuk, deputato e presidente del partito filorusso Ukrainian Choice, posto ai domiciliari ormai tre mesi fa, è stato catturato ieri dopo la fuga compiuta sfruttando l’invasione russa. “Le opinioni di Medvedchuk a favore della costruzione di relazioni normali, reciprocamente vantaggiose e di partenariato tra Ucraina e Russia sono ben note. Questa sua posizione è sempre stata aperta. Medvedchuk non ha mai avuto relazioni dietro le quinte con la Russia”, è la posizione ufficiale del Cremlino.
15:00 – PESKOV: “INACCETTABILI DICHIARAZIONI BIDEN SU GENOCIDIO” – Il Cremlino giudica “inaccettabile” la dichiarazione del presidente Usa, Joe Biden, sul genocidio degli ucraini. Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. Lo riporta Ria Novosti.
14:40 – MOSCA NEGA USO ARMI CHIMICHE IN UCRAINA – La Russia nega ancora una volta l’uso di armi chimiche in Ucraina. A ribadirlo oggi è Valentina Matviyenko, presidente del Consiglio della Federazione Russa: “La Russia non ha armi chimiche”, ha spiegato oggi Matviyenko, citata da Interfax.
“La Russia non ha armi chimiche. La Russia ha adempiuto ai suoi obblighi nel 2017, abbiamo completamente smaltito le armi chimiche”, ha detto Matviyenko rispondendo alla richiesta di un commento sulle accuse relative a un utilizzo di armi chimiche in Ucraina.
13:45 – UCRAINA: 13 CREMATORI MOBILI RUSSI PER FAR SPARIRE CIVILI UCCISI – Per l’Ucraina sarebbero 13 i crematori mobili che le forze russe tanno utilizzano a Mariupol per cancellare ogni traccia dei civili uccisi. Lo ha reso noto su Telegram il dipartimento di intelligence del ministero della Difesa ucraino. Lo scorso 6 aprile il Comune di Mariupol aveva reso noto che i soldati russi avevano allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le loro tracce dei crimini contro i civili.
“Dopo che il genocidio del popolo ucraino a Bucha, nella regione di Kiev, è stato ampiamente trattato dai mass media internazionali, le truppe russe hanno iniziato a utilizzare i crematori mobili in Ucraina – affermano oggi i servizi -. In particolare, a Mariupol sono stati individuati in totale 13 crematori mobili per rimuovere dalle strade i corpi dei civili”. I russi, prosegue il rapporto, “stanno tentando di identificare attraverso i campi di filtraggio coloro che hanno assistito alle atrocità ed eliminarli”. In precedenza lo stesso ministero della Difesa ucraino aveva reso note che “la leadership russa ha ordinato la distruzione di ogni prova di crimini commessi dal suo esercito in Ucraina”.
#Ukrainian intelligence reports that #Russia‘s leadership ordered to destroy any evidence of its army’s crimes and therefore uses mobile crematoriums.
In particular, in #Mariupol 13 mobile crematoriums were recorded to carry out street cleansing of the bodies of dead civilians.
— NEXTA (@nexta_tv) April 13, 2022
13:21 -PUTIN: “PAESI OSTILI DISTRUGGONO CATENE APPROVVIGONAMENTO NEL MAR ARTICO” – Putin lancia un messaggio contro le nazioni nel nord Europa. ”I Paesi ostili non stanno rispettando i loro obblighi contrattuali e stanno distruggendo le catene di approvvigionamento dell’Artico” ha spiegato il presidente russo intervenendo in collegamento video a un incontro su questioni economiche nell’Artico. “Come risultato delle azioni di paesi ostili, diverse catene di trasporto e logistica sono state interrotte. Alcune società straniere non adempiono ai loro obblighi contrattuali”, ha aggiunto Putin.
Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha avvertito inoltre che se la Finlandia dovesse unirsi alla Nato, questo “non migliorerà” la situazione della sicurezza in Europa. Un deputato russo, Vladimir Dzhabarov, si è spinto a dire che la decisione si tradurrebbe nella “distruzione della Finlandia”.
13:10 – FINLANDIA: “NON VOGLIAMO LA GUERRA COME IN UCRAINA” – “La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con la Russia e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo“. Lo ha detto la premier di Helsinki, Sanna Marin, a Stoccolma in una conferenza stampa con l’omologa svedese. Lo riporta Aftonbladet. Marin parla anche degli eventuali rischi dell’adesione del paese scandinavo alla Nato. “Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, attacchi ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione” afferma.
Finlandia che deciderà se candidarsi per l’adesione alla Nato nelle prossime settimane. “Ci sono diverse valutazione sui pro e i contro del candidarsi o del non candidarsi a entrare nella Nato -spiega Marin – e dobbiamo analizzarle con molta attenzione. Ma penso che il nostro processo sarà abbastanza veloce, diciamo entro settimane”.
“Everything changed when Russia invaded Ukraine.”
Finland’s prime minister says a decision on whether to join Nato will happen “within weeks”, echoing her Swedish counterpart who also said Nato membership was being considered in Sweden in the near future. pic.twitter.com/u32voM2fw3
— Channel 4 News (@Channel4News) April 13, 2022
13:07 – MEDIA BRITANNICI: “MEZZI MILITARI RUSSI AL CONFINE CON LA FINLANDIA” – Secondo il Daily Mail e Sky News britannico, la Russia avrebbe trasferito attrezzature militari pesanti, compresi sistemi missilistici, in direzione del confine finlandese dopo aver avvertito Helsinki contro una sua possibile adesione alla Nato. Entrambi i media vanno riferimento a un video sembra mostrare due sistemi missilistici di difesa costiera russi in movimento lungo una strada sul lato russo del confine. I sistemi in questione sarebbero dei K-300P Bastion-P, progettati per contrastare le navi di superficie.
13:04 – OLTRE 100 CIVILI UCCISI A SUMY: “RUSSI SPARAVANO OVUNQUE” – “Più di cento civili sono morti, abbiamo trovato anche i corpi di anziani e bambini. Altre persone sono state catturate. Altre centinaia hanno invece dovuto abbandonare le loro case. I militari russi sparavano ovunque”. Lo ha detto Dmytro Zhyvytskiy, responsabile militare della regione di Sumy.
11:55 – TURCHIA APRE A EVACUAZIONE MARIUPOL CON NAVI – Il ministero della Difesa turco apre a un intervento di Ankara per evacuare gli ucraini da Mariupol.
“La Turchia mette a disposizione navi per l’evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva”, è la posizione del ministero, citato dall’agenzia russa Tass.
11:35 – MACRON NON PARLA DI GENOCIDIO: “ESCALATION PAROLE NON SERVE” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha evitato di usare la parola genocidio, utilizzata invece dal presidente Usa Joe Biden, in riferimento all’attacco russo in Ucraina. “Quello che sta succedendo è di una brutalità senza precedenti, ma allo stesso tempo guardo ai fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l’escalation delle parole serva alla causa”, ha detto a France 2 Macron.
⚡️ Macron refuses to call Russian atrocities ‘genocide.’
French President Emmanuel Macron said: “I would be careful with such terms today because these two peoples (Russians and Ukrainians) are brothers.”
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 13, 2022
11:10 – ZELENSKY ACCUSA MOSCA DI UTILIZZARE BOMBE AL FOSFORO – Nel corso del suo intervento in videocollegamento col Parlamento di Tallin, in Estonia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato nuovamente l’esercito russo di aver impiegato bombe al fosforo in Ucraina.
L’intento secondo il numero uno di Kiev è quello di “terrorizzare la popolazione civile”. Zelensky ha anche ribadito che le sanzioni sono “l’unico strumento che può costringere la Russia alla pace” e che dunque “devono continuare”.
9:50 – MOSCA: “A MARIUPOL OLTRE MILLE SOLDATI UCRAINI SI SONO ARRESI” – Il ministero della Difesa russo ha annunciato che sono 1.026 i militari ucraini che si sono arresi a Mariupol, la città bombardata e assediata dall’inizio del conflitto, tra questi ci sono 162 ufficiali e 47 soldatesse.
A riportarlo è la Tass, che cita il portavoce del ministero della Difesa russo, maggiore Igor Konashenkov. Al momento la notizia non è verificabile da fonti indipendenti e viene smentita da Kiev. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk ha affermato di non avere ancora informazioni sulla presunta resa dei soldati ucraini a Mariupol.
Since yesterday, #Russian Telegram channels reported on hundreds of surrendering #Ukrainian Marines. However, the video shows no more than two dozen people in unmarked uniforms. pic.twitter.com/AKiF3AOAwK
— NEXTA (@nexta_tv) April 13, 2022
ORE 9:30 – IN UCRAINA MORTI QUASI 20MILA SOLDATI RUSSI – Sono almeno 19.800 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto oggi l’Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’Esercito ucraino indica inoltre che dopo 49 giorni di conflitto si registrano anche 158 aerei da caccia abbattuti, oltre a 143 elicotteri e 132 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 739 carri armati russi, 358 pezzi di artiglieria, 1.964 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 116 sistemi di lanciamissili, sette navi, 1.429 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 64 unita’ di difesa antiaerea e 25 unita’ di equipaggiamenti speciali.
These are the indicative estimates of Russia’s combat losses as of April 13, according to the Armed Forces of Ukraine. pic.twitter.com/bZApwMmjpg
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 13, 2022
8:40 – SI COMBATTE A MARIUPOL, FAMIGLIE ALLO STREMO – Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo “continua a lanciare missili e bombardamenti sulle infrastrutture civili negli oblast di Kharkiv e Zaporizhzhia” mentre continuano gli “attacchi aerei su Mariupol“. Una città ormai allo stremo dove, come denunciato nelle scorse ore dall’Unicef, assieme a Kherson si vive una situazione drammatica con bambini e famiglie senz’acqua corrente e servizi igienici, senza una fornitura regolare di cibo e cure mediche.
8:38 – KIEV DENUNCIA: IMPOSSIBILE APRIRE CORRIDOI UMANITARI – La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha affermato che oggi non è stato possibile aprire corridoi umanitari per evacuare i civili che si trovano nelle città assediate dall’esercito russo. Lo riportano i media ucraini. “Nella regione di Zaporizhzhia, gli occupanti hanno bloccato gli autobus di evacuazione e nella regione di Luhansk violano il cessate il fuoco”, ha detto la vicepremier, “lavoreremo per garantire che i corridoi umanitari riaprano il prima possibile”.
8:02 – PRESIDENTI POLONIA E REP.BALTICHE VERSO KIEV – I presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia si sono recati nella capitale ucraina Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky: lo ha reso noto un consigliere del leader di Varsavia. I nostri paesi stanno “mostrando sostegno all’Ucraina e al presidente Zelensky”, ha affermato su Twitter il consigliere del presidente Andrzej Duda, Jakub Kumoch. Il presidente lituano, Gitanas Nauseda, da parte sua, aveva annunciato su Twitter questa mattina di essere in viaggio verso la capitale ucraina con un “forte messaggio di sostegno politico”. La visita arriva giorni dopo quella del primo ministro britannico Boris Johnson, avvenuta sabato scorso
7:22 – TRA BUCHA E SOBBORGHI KIEV UCCISE 720 PERSONE – Sarebbero oltre 720 le persone uccise a Bucha e in altre piccole cittadine nella regione di Kiev occupate per quasi un mese dalle truppe russe. Oltre 200 invece le persone considerate disperse. Lo ha riferito il ministero dell’Interno ucraino, citato da Sky News. A Bucha, il sindaco Anatoliy Fedoruk ha sottolineato ieri che sono stati trovati 403 corpi e il numero potrebbe aumentare.
6:45 – UCRAINA: ALMENO 20 GIORNALISTI UCCISI DAL 24 FEBBRAIO – Almeno 20 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. Lo ha riferito l’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina sul suo canale Telegram, precisando che si tratta delle vittime confermate dall’ufficio del procuratore generale.
1:30 – BIDEN: “E’ GENOCIDIO IN UCRAINA”, ZELENSKY: “PAROLE DA LEADER” – Da un lato il presidente Joe Biden che conferma le accuse di genocidio rivolte a Vladimir Putin (“Le prove stanno aumentando, è diverso dalla scorsa settimana. Starà ai legali accertarlo, ma a me appare sempre più chiaro che sia genocidio”), dall’altra il presidente ucraino Zelensky che commenta: “Parole vere da leader vero”.
00:42 – SCAMBIO PRIGIONIERI PROPOSTO DA ZELENKSY – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver annunciato l’arresto dell’oligarca Viktor Medvedchuk, il più stretto alleato di Putin in Ucraina, ha proposto alla Russia il suo rilascio in cambio di soldati ucraini catturati dalle forze russe. “Propongo alla Federazione Russa di scambiare quest’uomo” con uomini e donne ucraini prigionieri, ha detto Zelensky in un messaggio su Telegram.
KIEV, AUTO CON FAMIGLIA IN FUGA DISTRUTTA DAI RUSSI: TRE DONNE E DUE MINORI UCCISI – Il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebitov, pubblica sui social un video e alcune foto relativa a un’auto sulla quale erano in fuga i componenti di una famiglia, uccisi dai soldati russi mentre cercavano di lasciare un villaggio nei pressi della capitale. L’episodio è accaduto a metà marzo ed è stato denunciato ora dopo il ritrovamento dell’auto e dei corpi, poco distanti, di cinque persone: tre donne, un ragazzo e un bambino di 2 anni. “Gli occupanti hanno sparato a una famiglia con un BMP (un veicolo da combattimento corazzato, ndr.)” scrive Nebitov.
“Questo è un altro omicidio di massa da parte dei militari russi registrato nella regione di Gavron, vicino a Makariv”, a ovest di Kiev, afferma Nevitov. “La famiglia ha tentato di scappare dal villaggio occupato quando l’aggressore ha aperto il fuoco su un’auto civile con bandiere bianche e la scritta ‘bambini‘. La tragedia è avvenuta a metà marzo. L’altro giorno, mentre presidiava il territorio, la polizia della regione di Kiev ha trovato l’auto distrutta e i cadaveri. Tra le vittime un bambino di 2 anni, due donne, una nonna e un adolescente di 14 anni. Il conducente con ferite gravi è stato portato in ospedale”. Dalle immagini girate dalla polizia si vede la carcassa dell’auto, con la carrozzeria crivellata di colpi, i vetri infranti, i fazzoletti bianchi legati agli specchietti. A terra la scarpina di un bimbo e una felpa, tra i sedili un passeggino.
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