La guerra in Ucraina scatenata dall’invasione della Russia è arrivata al 45esimo giorno. E continuano le stragi, languono le trattative, si moltiplicano per lo più gesti simbolici. Si combatte e si muore: ieri a Kramatorsk ulteriore step nell’escalation di violenza con i missili che hanno colpito la stazione, città nell’est del Paese, da dove migliaia di persone stanno partendo. Almeno 50 i morti. Accuse incrociate tra Kiev e Mosca. Rimpallo di responsabilità sui missili utilizzati tra Russia e Ucraina.

È arrivata ieri in Ucraina in visita la Presidente della Commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen. “Qui, l’umanità in frantumi”, ha detto. “Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”, ha dichiarato in un video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al presidente von der Leyen ha consegnato il questionario per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. La presidente ha visitato anche Bucha, luogo del massacro che ha sconvolto il mondo.

Kiev ha intanto ordinato circa 220mila fiale di atropina, sostanza che può essere utilizzata per contrastare gli effetti dell’eventuale uso di armi chimiche. Continuano incessanti le operazioni per creare corridoi umanitari ed evacuare quanti più civili possibile. Chiuse le sedi in Russia di Amnesty International e Human Rights Watch. “Non ci arrenderemo”, la nota di Amnesty, “si sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani”, “raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia, sia in patria sia all’estero”, ha scritto Agnès Callamard, segretaria generale dell’organizzazione.

La diretta

ORE 23:00 – SCAMBIO DI PRIGIONIERI – Per la terza volta dall’inizio della guerra Ucraina e Russia hanno concordato uno scambio di prigiornieri. Kiev ha annunciato che 12 soldati e 14 civili “stanno tornando a casa”.

ORE 22:30 – ZELENSKY: “SOLUZIONE DIPLOMATICA” – Il presidente ucraino Volodymyr Zlensky ha rilasciato un’intervista all’Associated press. “Nessuno vuole negoziare con una persona, o con un popolo, che hanno torturato questa nazione. È comprensibile. Come uomo, come padre, lo capisco perfettamente. Ma non vogliamo perdere opportunità — se ce ne sono — per una soluzione diplomatica”. Per il presidente quello che hanno fatto finora gli alleati non è comunque abbastanza. “Dobbiamo combattere, ma combattere per la vita. Non si può combattere per la polvere, per un Paese dove non c’è più nulla, dove non c’è più nessuno. Per questo è importante che questa guerra si fermi”.

ORE 22:15 – UCRAINA SOSPENDE IMPORTAZIONI DALLA RUSSIA – La vice prima ministra Yilia Svyrudenko, citata dall’agenzia Unian, ha fatto sapere che l’Ucraina ha deciso un embargo sull’importazione di merci russe. “Il divieto sulle importazioni russe bloccherà i guadagni annuali in valuta estera di Mosca per almeno 6 miliardi di dollari. Ciò significa che il nemico non riceverà questi fondi e non potrà utilizzarli per finanziare la guerra”.

ORE 21:30 – JOHNSON E ZELENSKY A PASSEGGIO NEL CENTRO DI KIEV – Il presidente ucraino e il primo ministro britannico Boris Johsn hanno passeggiato, accompagnato dalle guardie di sicurezza, questo pomeriggio nel centro di Kiev. Ukrinform ha pubblicato un video in cui i due attraversano diverse strade e si soffermano a parlare con gli abitanti.

ORE 21:15 – KIEV: “FOSSA COMUNE DI SOLDATI RUSSI VICINO KHARKIV” – L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver trovato una fossa comune di soldati russi uccidi nel villaggi di Vilkhivka a otto chilometri da Kharkiv.

ORE 20:30 – “MARIUPOL DIECI VOLTE PEGGIO DI BUCHA” – “La portata dei crimini è dieci volte peggio del genocidio di Bucha”, ha scritto il comune della città ucraina di Mariupol, da settimane sotto assedio, su Telegram. “Gli occupanti hanno allestito un punto di raccolta per i corpi dei residenti uccisi. Centinaia di cadaveri vengono portati in questi punti ogni giorno” per poi “distruggerli nei crematori mobili o seppellirli in fosse comuni. I razzisti stanno facendo di tutto per nascondere la tragedia di Mariupol”.

 

ORE 19:30 – JOHNSON “DAREMO 120 VEICOLI CORAZZATI E MISSILI ANTINAVE A KIEV” – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato che consegnerà 120 veicoli corazzati e missili antinave all’Ucraina. Il premier è volato a sorpresa a Kiev oggi pomeriggio, ha incontrato il presidente Zelensky e definito la resistenza ucraina “la più grande impresa di armi del ventunesimo secolo”. La nota di Downing Street: “È a causa della risoluta leadership del presidente Zelensky e dell’invincibile eroismo e del coraggio del popolo ucraino che gli obiettivi mostruosi di Putin vengono vanificati”. La reputazione di Putin, ha aggiunto Johnson, è stata per sempre macchiata dal massacro di Bucha.

ORE 18:30 – UE: “GRAZIE ITALIA PER AVER ACCOLTO GLI UCRAINI” – “L’Italia ha accolto i rifugiati ucraini a braccia aperte. Grazie al premier Draghi e all’Italia per aver stanziato nuovi fondi per aiutarli nei loro bisogni di tutti i giorni”, ha scritto in un tweet la Commissione europea, commentando l’annuncio dello stanziamento di 610 milioni di euro da parte del governo italiano nel corso della campagna di raccolta fondi internazionale “Stand up for Ukraine” (che complessivamente ha raccolto 9,1 miliardi di euro).

ORE 17:00 – KIEV: “CANDIDATI ALL’UE ENTRO GIUGNO” – “L’Ucraina ha ricevuto il questionario per l’adesione all’Ue. Abbiamo già fatto molto lavoro preparatorio. Siamo pronti per muoverci in fretta. Ci attendiamo di ottenere lo status di candidato a giugno”, lo ha scritto su Twitter Olga Stefanishyna, vice primo ministro ucraino.

ORE 16:00 – BORIS JOHNSON A KIEV – Il primo ministro britannico Boris Johnson si è recato a sorpresa in visita a Kiev dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A comunicarlo è stata la presidenza ucraina.

 

ORE 15:15 – ZELENSKY: “PRONTI AL DIALOGO” – Il presidente ucraino Zelensky ribadisce la disponibilità a trattare con la Russia.

ORE 15:00 – A MAKARIV TORTURE E STUPRI – Da Makariv, altra città da dove i russi si sono ritirati emergono nuovi dati e racconti. Almeno 133 i morti, corpi ritrovati con segni di tortura secondo il sindaco Vadano Tokar. “Ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi”, ha detto all’Ansa il primo cittadino. Il bilancio dei morti di Bucha intanto è salito a 360 vittime, tra cui 10 bambini.

ORE 14:00 – “I RUSSI TORTURANO I GIORNALISTI” – La commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram ha accusato i russi di uccidere e torturare membri della stampa. Secondo la commissaria il regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol “è stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e portato in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza”.

ORE 12:10 – ZELENSKY: “DOPO BUCHA E KRAMATORSK NON RIESCO PIU’ A PIANGERE” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in un’intervista al quotidiano tedesco Bild che “non riesco più a piangere” dopo le stragi di Kramatorsk e Bucha. “Provo odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi, bambini assassinati senza gambe, senza braccia. È un risentimento, è terribile”.

ORE 11:45 – “A MAKARIV RITROVATI 132 CORPI DI CIVILI TORTURATI” – Il ministero della Difesa ucraino fa sapere in un tweet che soccorritori hanno trovato 132 corpi di persone torturate e uccise a Makariv, nella regione di Kiev. “Un nuovo, mostruoso crimine di guerra”. Makariv è stata liberata da pochi giorni. Secondo il ministero la città è semidistrutta.

ORE 11:30 – DI MAIO: “DOPO PASQUA RIAPRE L’AMBASCIATA ITALIANA A KIEV” – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che “siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci”. La comunicazione all’Unità di Crisi insieme all’ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo in collegamento da Leopoli e all’ambasciatore Giorgio Starace da Mosca. L’ambascaita tornerà operativa dopo Pasqua. “Un altro gesto per dimostrare sostegno al popolo ucraino, un modo concreto per affermare che deve prevalere la diplomazia – ha aggiunto il ministro – Nei prossimi giorni verranno effettuati tutti i controlli necessari per il trasferimento a Kiev, tutto dovrà essere fatto in condizioni di sicurezza e in coordinamento con gli altri partner europei”.

ORE 10:50 – L’ARCHIVIO PER CRIMINI DI GUERRA” – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato: “Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia. Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina impediranno ai criminali di guerra di sfuggire alla giustizia”.

ORE 10:30 – NUOVO VIDEO DELLA STRAGE DI KRAMATORSK – Il video reporter di Donetsk TV Alexei Merkulov ha diffuso un nuovo video della strage di ieri alla stazione di Kramatorsk. Si vede la situazione prima e dopo l’attacco. La gente che cammina, la folla, la sala d’attesa e la banchina, i volontari. Il video all’improvviso diventa buio e riparte con immagini terrificanti. Il video è stato rilanciato da Voice of America.

 

ORE 9:45 – KIEV: “OLTRE 19MILA RUSSI UCCISI” – L’esercito di Kiev fa sapere tramite il suo account Twitter che oltre 19mila soldati russi sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione. Il ministro della Difesa russo aveva parlato il 25 marzo di 1.351 vittime. I media e le intelligence occidentali concordano che il dato sia molto più alto. Comunque da prendere con le pinze i dati in questa fase della guerra, oggetto di propaganda. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha ammesso in un’intervista gravi perdite. La prima volta da parte di Mosca.

ORE 8:30 – L’ATTACCO ALLA STAZIONE DI KRAMATORSK – Stavano scappando le migliaia di civili alla stazione di Kramatorsk quando ieri si è consumata un bagno di sangue. Almeno 50 i morti, tra cui 10 bambini nell’attacco. Rimpallo di responsabilità tra Kiev e Mosca. I russi hanno subito dichiarato di non essere in possesso di razzi Tochka-U. Gli Stati Uniti sostengono il contrario. Le tesi finora ricostruite è che si sia trattato di un ordigno ucraino andato fuori controllo o di un ordigno russo recuperato nei depositi. Il missile, ha fatto sapere Kiev, conteneva munizioni a grappolo.

ORE 8:15 – IL CERCHIO MAGICO DI PUTIN SCRICCHIOLA – Starebbe salendo la tensione all’interno del cerchio magico del presidente russo Vladimir Putin. Secondo la ricostruzione de Il Corriere della Sera, ci sarebbero due fronti contrapposti al Cremlino: i falchi che vogliono “andare fino in fondo” e una parte più moderata che vorrebbe arrivare a una conclusione onorevole e negoziata dell'”operazionee speciale”. La colomba più a rischio è Dmitrij Peskov, portavoce di Putin, che nei giorni scorsi ha ammesso “perdite significative”, per la Russia “un’enorme tragedia”, e che ha parlato bene del noto attore Ivan Urgan che si era opposto alla guerra definendolo “un grande patriota”.

ORE 8:00 – “RISCHIO GUERRA USA-RUSSIA” – L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha rilasciato un’intervista a Newsweek parlato delle forniture di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Occidente. “Pericolose e provocatorie” potrebbero portare a un confronto diretto tra Stati Uniti e Federazione Russia.

ORE 7:45 – LO SCHEMA DELLA GUERRA – I russi si stanno organizzando ormai da giorni nell’est del Paese. Secondo il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, il prossimo obiettivo potrebbe essere la città di Kharkiv, la seconda più grande dell’Ucraina. Mosca sta raggruppando le truppe “verso Izium” e “hanno in programma di avanzare verso Kharkiv prima di tutto”. Dopo potrebbero avanzare di nuovo su Kiev.

ORE 6:00 – INTELLIGENCE UK: “MOSCA CONTINUA A COLPIRE CIVILI” – Il consueto report quotidiano dell’intelligence militare britannica riporta che la Russia continua a colpire obiettivi civili, come ieri alla stazione di Kramatorsk. Il focus delle operazioni militari ora si è spostato nel Donbass, su Mariupol e Mykolaiv. L’attacco è sostenuto da un “costante lancio di missili da crociera dalle navi russe”. La resistenza continua a impedire la creazione di un corridoio terrestre tra Crimea e Donbass.

ORE 3:00 – FONTI USA: “MOSCA VUOLE VINCERE ENTRO IL 9 MAGGIO” – Funzionari europei e americani hanno riferito alla BBC che i russi vogliono ottenere una vittoria in Ucraina entro il 9 maggio, data simbolica che celebra la vittoria dei russi sui nazisti nella Seconda guerra mondiale.

ORE 2:00 – ALMENO 6.665 CIVILI EVACUATI – Almeno 6.665 persone sono state evacuate ieri in Ucraina attraverso corridoi umanitari. Lo scrive su Facebook la vicepremier del Paese, Iryna Vereshchuk.

ORE 00:30 – COPRIFUOCO A ODESSA – Dalle 21:00 di sabato fino alle 6:00 di lunedì, ora locale, a Odessa sarà imposto il coprifuoco. Sulla città affacciata sul Mar Nero aleggia la minaccia di attacchi missilistici.

 

 

Articolo in aggiornamento

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.