Guerra Ucraina-Russia: negoziati al confine bielorusso. “E’ genocidio”, “Putin spinto verso guerra nucleare”

An armored personnel carrier burns and damaged light utility vehicles stand abandoned after fighting in Kharkiv, Ukraine, Sunday, Feb. 27, 2022. The city authorities said that Ukrainian forces engaged in fighting with Russian troops that entered the country's second-largest city on Sunday. (AP Photo/Marienko Andrew)

Quarta notte di guerra e morte, e di combattimenti in strada. Migliaia le vittime, tra cui donne e bambini, del conflitto tra Ucraina e Russia anche se per ora i dati ufficiali forniti sono approssimativi. La Russia ha continuato a bombardare la capitale Kiev, colpendo anche un ospedale pediatrico destinato a bambini oncologici (un piccolo è morto altri due feriti), avanzando soprattutto nel sud-est del Paese dove ha “completamente” assediato le città di Kherson (sud) e Berdyansk (sudest). Le truppe russe sono entrante anche a Kharkiv, seconda città più grande del Paese, dove dopo ore di scontri hanno avuto la peggio.

Ma l’esercito ucraino resiste, respinge gli attacchi nelle capitale alimentando la “frustrazione” di Mosca e continua a tenere testa al rivale russo, ben più attrezzato, in attesa dell’arrivo di ulteriori armi da Germania, Francia e da altri Paesi. Sono almeno 37.000 i volontari arruolati nella ‘difesa territoriale’. “72 ore di resistenza! Il mondo non ci credeva. Il mondo dubitava. Ma non ci siamo limitati a resistere, continuiamo con sicurezza a combattere contro l’occupante russo! Abbiamo mostrato al mondo: non aver paura della Russia, sii forte e respingila! Il sostegno all’Ucraina deve essere più forte! La vostra sicurezza dipende da noi!” scrive su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov. Il presidente Usa Biden parla di terza guerra mondiale se Putin non accetta sanzioni.

LA DIRETTA –

Il numero di vittime conosciute in Ucraina dopo l’invasione russa è di 352 civili. Lo ha detto il ministero dell’Interno ucraino. Almeno 14 delle persone uccise sono bambini, secondo il ministero. Altre 1.684 persone, tra cui 116 bambini, sono rimaste ferite.

20:30 – “KIEV E’ CIRCONDATA, IMPOSSIBILE EVACUARE” – La città di Kiev è completamente “circondata” dalle forze russe. Lo riferisce il sindaco della capitale Ucraina, Vitali Klitschko. E’ impossibile prevedere e organizzare l’evacuazione dei cittadini: “Non possiamo farlo, perché tutte le vie sono bloccate”, ha detto Klitschko. “In questo momento siamo circondati”, ha aggiunto il primo cittadino di Kiev

19:22 – DRAGHI: “APPOGGIO A PACCHETTO UE, INVASIONE ATTO BARBARO” – L’Italia dà il suo pieno e convinto appoggio al pacchetto di misure contro la Federazione Russa presentato oggi dalla Commissione Europea. L’aggressione dell’Ucraina è un atto barbaro e una minaccia per tutta l’Europa. L’Unione Europea deve reagire con la massima fermezza”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi

19:12 – L’ARSENALE NUCLEARE RUSSO: 4.477 TESTATE, 1.558 GIA’ MONTATE – La Russia, stando ai dati (aggiornati al 23 febbraio scorso) pubblicati dalla Federation of american scientists, organizzazione di ricerca no-profit fondata nel 1945 e composta da scienziati ed analisti, nel suo arsenale nucleare conta circa 4.477 testate nucleari, oltre ad altre 1.500 che sono però già smantellate o in via di smantellamento.

Delle 4.477 testate nucleari a disposizione della Russia (si tratta di una stima perché è impossibile conoscere le reali armi a disposizione dei vari Stato), 2.889 sono immagazzinate e quindi non immediatamente adoperabili, mentre 1.558 sono già montate sui diversi vettori. Stando al Bulletin of the Atomic Scientists pubblicato da Hans M. Kristensen e Matt Korda il 25 febbraio scorso, 812 testate nucleari sono installate su missili balistici intercontinentale (Icbm), 576 su sottomarini lanciamissili e circa 200 su bombardieri. Circa altre 977 testate nucleari sono in magazzino, insieme ad altre 1.912 testate considerate “non strategiche”.

18:40 – RUSSIA, PROTESTE E ARRESTI ANCHE SE FERMI IN PIAZZA – Continua la repressione in Russia nei confronti delle perosne che protestano contro la guerra in Ucraina. A San Pietroburgo e a Mosca la polizia è rapidamente intervenuta disperdendo i manifestanti e arrestando alcune persone che protestavano o solo perché si trovavano in piazza. Gli agenti sono intervenuti in modo chirurgico prelevando una persona alla volta.

Police detain a demonstrator during an action against Russia’s attack on Ukraine in St. Petersburg, Russia, Sunday, Feb. 27, 2022. Protests against the Russian invasion of Ukraine resumed on Sunday, with people taking to the streets of Moscow and St. Petersburg and other Russian towns for the third straight day despite mass arrests. (AP Photo/Dmitri Lovetsky)

18:35 – UE: “ACCOGLIEREMO PROFUGHI A BRACCIA APERTE” – “Diamo il benvenuto a braccia aperte agli ucraini che devono fuggire dalle bombe di Putin e sono orgogliosa del caloroso benvenuto che gli europei hanno riservato loro. Stiamo mobilitando ogni sforzo e ogni euro per sostenere i nostri Stati membri orientali, per ospitare e prendersi cura di questi rifugiati. Lo faremo in piena solidarietà”, hanno spiegato in conferenza stampa Borrell e von der Leyen.

18:25 – UE: FINANZIEREMO ARMI, E’ LA PRIMA VOLTA – “Per la prima volta in assoluto, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un paese sotto attacco. Questo è un momento di svolta” ha annunciato la presidente von der Leyen nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, insieme all’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue Josep Borrell. Quest’ultimo ha aggiunto che si aspetta che i ministri degli esteri, durante la loro videoconferenza di stasera, approvino le due misure d’emergenza che ha proposto “per finanziare la fornitura di materiale letale all’esercito ucraino” oltre al materiale non letale come carburante, dispositivi di protezione personale e forniture mediche urgenti, attraverso il fondo del “Dispositivo europeo per la pace”. “Un altro tabù è caduto. Il tabù secondo cui l’Unione europea non forniva armi in una guerra”, ha concluso Borrell.

17:50 – CIELI E MEDIA CHIUSI, SANZIONI UE CONTRO RUSSIA (IN ARRIVO ANCHE PER LA BIELORUSSIA)- Spazio aereo chiuso per le compagnie di proprietà russa (registrati dalla Russia o controllati da Mosca). E’ quanto annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyn, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles in cui ha ufficializzato il nuovo pacchetto di sanzioni europee contro Mosca.

Gli aerei russi “non potranno atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue, compresi i jet privati degli oligarchi”. Inoltre “vieteremo la macchina mediatica del Cremlino nell’Ue”, ha proseguito. Macchina mediatica che negli ultimi giorni avrebbe diffuso diverse fake news, a partire dall’inesistente fuga dall’Ucraina di Zelensky. “Russia Today e Sputnik, di proprietà statale, e le loro filiali, non saranno più in grado di diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin”, ha sottolineato von der Leyen. “Stiamo sviluppando strumenti per vietare la loro disinformazione tossica e dannosa in Europa”.

Sanzioni in arrivo anche per la Bielorussia: “Prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra, il regime di Lukashenko, con un nuovo pacchetto di sanzioni, che colpirà i loro settori più importanti”.

17:40 – GRAN BRETAGNA: “APPOGGEREMO CHI VORRA’ ANDARE IN UCRAINA A COMBATTERE” – La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha affermato che sosterrà “assolutamente” i britannici che scelgono di andare in Ucraina per aiutare l’esercito locale contro l’invasione russa. “Il popolo ucraino sta lottando per la libertà e la democrazia, non solo per l’Ucraina ma per l’intera Europa”, ha detto Truss alla Bbc. Kiev ha creato una Legione internazionale per la difesa del Paese, dove possono arruolarsi gli stranieri. Truss ha ricordato che la Gran Bretagna non invierà soldati in Ucraina ma ha ribadito di appoggiare chi decide individualmente di andare a combattere perché “la gente può prendere le proprie decisioni”

17:33 – SUONANO SIRENE A DNIPRO – Suonano le sirene a Dnipro, terza città più popolosa d’Ucraina. Ad annunciarlo è l’inviata di La7 Francesca Mannocchi. Possibile dunque un nuovo bombardamento russo nei prossimi minuti nonostante i negoziati in programma domattina.

17:26 – ZELENSKY: “NON CREDO A NEGOZIATI MA PROVIAMO” – Nel corso di una conferenza stampa, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato un aumento salariale per i militari. Poi commentando i negoziati in programma domattina ha ammesso: “Non credo che troveremo una soluzione ma proviamo anche per il popolo ucraino: così nessuno potrà dire che non vogliamo la pace”.

17:20 – Terza guerra mondiale e nucleare, la propaganda di Putin per non essere annientato

17:10 – CASA BIANCA: “NUCLEARE? MINACCE PER GIUSTIFICARE NUOVA AGGRESSIONE” -Immediata la controreplica degli Usa. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha commentato l’ordine di Putin, di mettere in allerta le forze nucleari di deterrenza russe, come “minacce costruite” dal Cremlino. “Putin sta fabbricando minacce che non esistono per giustificare un’ulteriore aggressione”, ha detto Psaki ad Abc.

16:45 – “INCONTRO RUSSIA-UCRAINA DOMATTINA” – I negoziati tra Russia e Ucraina in Bielorussia si terranno domattina, lunedì 28 febbraio. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Interno di Kiev, Evgeny Yenin, citato dalla Cnn. L’incontro, al confine tra Ucraina e Bielorussia, vicino al fiume Pripyat, avverrà tra le due delegazioni “senza precondizioni” ha annunciato il presidente ucraino Zelensky. Non è chiaro se, in vista di domattina, le operazioni militari verranno temporaneamente sospese.

16:22 – A Dnipro, la terza dell’Ucraina, i cittadini tra sabato e domenica hanno preparato molotov in vista dell’arrivo dell’esercito russo. Arrivo che potrebbe non avvenire se i negoziati dovessero concludersi positivamente. Intanto gli abitanti si sono ritrovati in alcuni parchi cittadini per preparare bottiglie molotov e sostenere l’esercito ucraino.

16:13 – BERLINO IN STRADA PER LA PACE – Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato in mattinata a Berlino a una manifestazione contro la guerra in Ucraina. Secondo gli organizzatori sarebbero 500mila i partecipanti, per la polizia poco più di 100mila. “Il corteo previsto inizialmente dalla Colonna della Vittoria fino alla Porta di Brandeburgo, si è esteso arrivando fino alla stazione della S-Bahn di Tiergarten (la metropolitana a cielo aperti)”, ha spiegato la polizia. “Stop war, stop Putin”, sono gli slogan principali dei partecipanti. “Ucraina fronte della lotta globale per la democrazia”, “oggi noi, domani voi!”, si legge sui manifesti.

16:10 SOLDATI RUSSI SI ARRENDONO A KHARKIV – Molti soldati russi, stando a quanto riferito dalle autorità di Kharkiv, si stanno arrendendo. Nella seconda città più grande dell’Ucraina, le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo dopo l’irruzione di circa 400 militari russi.

16:00 – USA: INACCETTABILE ALLERTA PUTIN SU NUCLEARE – Dopo l’ordine di Putin di allertare il sistema difensivo russo, che comprende anche il nucleare, gli Stati Uniti sono pronti a rispondere se Mosca reagirà alle sanzioni contro la banca centrale. L’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha definito in un’intervista a CBS News, “inaccettabile” l’ordine di Putin, di mettere le forze nucleari in uno stato di allerta “speciale”. “Significa che il presidente Putin sta continuando a intensificare questa guerra in un modo totalmente inaccettabile e dobbiamo continuare ad arginare le sue azioni nel modo più forte possibile”, ha aggiunto.

15:50 – “MORTI 4300 SOLDATI RUSSI”, E’ GIALLO SUI NUMERI – “In questi pochi giorni di guerra la Russia ha perso 4.300 uomini” fa sapere il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa. Dati che però sono ufficiosi e non coincidono con quelli diffusi dalla stessa Ucraina secondo la quale nelle ultime 48 ore la Russia avrebbe prima 3500 uomini (sabato 26 febbraio) poi 3000 (domenica 27 febbraio).

15:25 – UCRAINA: “PUTIN NON HA COLPITO NESSUN OBIETTIVO STRATEGICO” – “Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha fatto un bilancio dei primi quattro giorni di guerra: “Vladimir Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico in tre giorni e mezzo di guerra. Voleva un’operazione lampo ma tutte le forze ucraine hanno resistito e continuano a resistere. Nessuna grande città è in mano dei russi”. Poi ha aggiunto: “Non rinunceremo a un centimetro del nostro territorio. Lo scopo della Russia è quello di distruggere l’Ucraina” ma “noi non cadremo, non ci fermeremo, siamo determinati a sconfiggere Putin”.

14:57 – ALLERTA SISTEMA DIFENSIVO NUCLERARE, PUTIN: “PAROLE OSTILI” – Putin ordina l’allerta del sistema difensivo russo che include una componente nucleare. “Ordino al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore – ha detto il presidente russo – di mettere in allerta speciale le forze di deterrenza dell’esercito russo, in risposta alle dichiarazioni aggressive dell’Occidente”.

“Come vedete i paesi occidentali hanno intrapreso azioni ostili nei confronti del nostro paese”, spiega Putin, e “i funzionari più elevati dei paesi più importanti della Nato si sono espressi in modo molto aggressivo, ostile, nei confronti del nostro paese”. Azioni ostili “a livello economico” chiarisce “mi riferisco a sanzioni illegittime comminate al nostro paese”.

14:50 – ZELENSKY: INCONTRO AL CONFINE –  “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”. Lo dice sui social il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, confermando l’incontro negoziale con la Russia.

Il leader ucraino aggiunge che”Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”.

13:47 – RUSSIA: DELEGAZIONE KIEV A GOMEL PER NEGOZIATI – Si attendono conferme su quanto annunciato da Vladimir Medinsky, consigliere di Putin e capo della delegazione russa. Annuncio che arriva dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. “Una delegazione ucraina è partita per Gomel, nel sud della Bielorussia, per negoziati con Mosca” ha fatto sapere Medinsky.

Anche l’agenzia russa Tass, citando fonti politiche bielorusse, scrive che “una delegazione ucraina è in partenza per Gomel, in Bielorussia, per avviare negoziati con la Russia”. Si attende una conferma o smentita da parte dell’Ucraina.

13:40 – UE CHIUE SPAZIO AEREO A RUSSIA, VICINO STOP ALLE NAVI – Russia sempre più isolata. E’ prevista nelle prossime ore l’intesa a livello Ue sul blocco di tutte le compagnie aree russe dallo spazio aereo comunitario. Lo spiega – secondo quanto riferisce l’Ansa – un alto funzionario europeo in vista del Consiglio Affari Esteri di oggi. La misura, già adottata da diversi Paesi europei, rientrerà nel terzo pacchetto di misure che Bruxelles mette in campo e che comprende anche l’esclusione selettiva da Swift e il congelamento degli asset in valuta straniera della Banca centrale russa. In un successivo pacchetto, spiega la stessa fonte, l’Ue potrebbe procedere al blocco anche dello spazio marittimo per Mosca. 

13.32 – “SANZIONI SPINGONO PUTIN VERSO TERZA GUERRA MONDIALE, GUERRA NUCLEARE” –  Parole allarmanti quelle pronunciate dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko e rilanciate dall’agenzia stampa russa Tass. Le sanzioni contro la Russia sono “peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. E’ peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto”.

“ANCHE NOI ARMI NUCLEARI SE ARRIVANO IN POLONIA E LITUANIA”

Poi avverte: “Se fosse necessario schierare armi nucleari, potremmo farlo con l’attuale Costituzione – ha detto Lukashenko riferendo del suo colloquio di ieri con Macron – Non ci sono ostacoli per noi in questo senso. Se gli Stati Uniti o la Francia, che e’ anche una potenza nucleare, inviassero armi nucleari in Polonia o in Lituania vicino ai nostri confini, non sarei in grado di fare lo stesso da solo. Non ho armi del genere. Ma diro’ al presidente russo Vladimir Putin che mi piacerebbe riavere le armi nucleari che ho accettato di cedere senza alcuna precondizione”.

13:30 – SCADUTO ULTIMATUM PUTIN, KIEV: “PROPAGANDA, VOGLIAMO NEGOZIATO VERO”-  Il Cremlino ha precisato che una delegazione russa si trova a Gomel e aspettava una risposta da Kiev entro le ore 13 italiane. “In caso di rifiuto di negoziare, tutta la responsabilità dello spargimento di sangue sarà dalla parte ucraina”, ha avvertito il capo della delegazione, Vladimir Medinsky, sottolineando che “siamo a favore della pace”. Un consigliere di Zelensky ha bollato questa offerta come “propaganda” aggiungendo che l’Ucraina chiede un negoziato “vero”, senza ultimatum. In campo è sceso anche il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko (alleato di Putin), lanciando un appello a Kiev ad accettare l’offerta russa di un negoziato per la sopravvivenza dello Stato ucraino.

13:22ZELENSKY PARLA CON LUKASHENKO – “Ho parlato con Alexander Lukashenko” scrive sui social il presidente ucraino Zelensky. Non vengono aggiunti ulteriori dettagli della telefonata con il presidente della Bierlorussia. L’annuncio arriva proprio in concomitanza con la scadenza dell’ultimatum russo per i colloqui di pace che Mosca vorrebbe a Minsk, e che Kiev chiede di svolgere in Paesi neutriali. Scadenza che era fissata per le 15 (le 13 in Italia, ndr).

13:20 – ISRAELE PRONTO A MEDIARE, PUTIN: “ZELENSKY NON APPROFITTA DELL’OPPORTUNITA'” –  Il primo ministro israeliano Naftali Bennet ha offerto la mediazione al leader russo Vladimir Putin in Ucraina in una conversazione telefonica domenica. Lo riporta l’agenzia russa Tass, citando l’ufficio stampa del Cremlino. “Naftali Bennet ha offerto i servizi di intermediazione di Israele per sospendere le ostilità”, si legge nella nota. Intanto Putin critica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per il rifiuto oppostogli alla proposta di negoziato in Bielorussia. Putin, in un incontro con il premier israeliano Naftali Bennett, “ha notato – riferisce il Cremlino in un comunicato – che la delegazione russa si trova nella città bielorussa di Gomel ed è pronta per i negoziati con i rappresentanti di Kiev, che, dimostrando incoerenza, non hanno ancora approfittato di questa opportunità”.

12:59 – “KHARKIV SOTTO IL CONTROLLO UCRAINO” – Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv dove dalla scora notte avevano fatto irruzione le truppe dell’esercito russo ingaggiando una battaglia strada per strada. “Kharkiv e’ sotto il nostro totale controllo” ha scritto il governatore Oleg Sinegoubov sui suoi profili social, assicurando che e’ in corso la “eliminazione dei nemici dalla città”. Sono almeno 400 i militari russi che sono riusciti a entrare questa mattina a Kharkiv.

12:05 – ONU SOSPENDE OPERAZIONE – Le agenzie dell’Onu e i loro partner umanitari hanno sospeso le operazioni in Ucraina “a causa del deterioramento della situazione della sicurezza“: lo ha reso noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari. L’Onu e i suoi partner manterranno comunque la loro presenza nel Paese e riprenderanno il lavoro “quando la situazione lo permetterà”, ha aggiunto. Lo riporta la Bbc.

11:04 – La mappa degli scontri in corso in Ucraina:

11:02 – COMBATTIMENTI IN CORSO A KHARKIV:

A Kharkiv, la seconda città del Paese, situata nel settore nord-orientale, nel corso di un pesante bombardamento russo, è stato distrutto un gasdotto, provocando una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna. Le truppe russe sono entrate nella notte nella città e le autorità locali questa mattina hanno invitato la popolazione a restare a riparo nei rifugi o nelle loro abitazioni. I combattimenti sono in corso.

10:30 – Sarebbero 471 i soldati ucraini catturati dalle truppe russe entrate a Kharkiv, la seconda città del Paese. È quanto riporta Interfax, citando il ministero della Difesa russo, secondo cui “i soldati avrebbero deposto le armi arrendendosi”.

10:05 – ERDOGAN PIU’ VOLTE SI E’ OFFERTO DI MEDIARE – Recep Erdogan, presidente della Turchia, si è offerto più volte di mediare tra Russia e Ucraina. E’ quanto dichiara il direttore delle comunicazioni della presidenza turca Fahrettin Altun. “Stiamo assistendo ad un’altra guerra nella nostra regione. Il nostro presidente si è offerto di mediare poiché abbiamo forti relazioni con entrambi i Paesi. Ha anche invitato gli alleati a prendere una posizione comune”, ha affermato Altun, secondo il quale la Turchia avrebbe fatto “tutto i possibile a livello diplomatico per prevenire la crisi attuale”. “Questo conflitto ci pone di fronte a due tragedie. La prima è quella umanitaria e la Turchia farà tutto il necessario al riguardo. La seconda è rappresentata dalla disinformazione”.

9:59 – Appello di Zelensky: “Cittadini del mondo venite a combattere contro criminali russi”.

Zelensky si rivolge poi ai cittadini bielorussi nella giornata in cui si vota sul referendum costituzionale sulla riforma introdotta da Aleksandr Lukashenko, il Presidente contestato nel suo Paese dalla sua rielezione nell’agosto del 2020. Un solo quesito, ‘accettate la riforma della Costituzione?’. Il presidente ucraino chiede ai vicini bielorussi di votare senza influenza: “Siamo i tuoi vicini”, dice. “Sii la Bielorussia, non la Russia”.

“Nella guerra che si sta combattendo, non siete dalla stessa parte nostra. Purtroppo”, ha detto il presidente ucraino. “Dal vostro territorio le truppe della Federazione Russa lanciano missili sull’Ucraina. I nostri bambini vengono uccisi dal vostro territorio, le nostre case vengono distrutte e stanno cercando di distruggere ogni cosa che è stata costruita nei decenni, non solo da noi, ma dai nostri padri e nonni. E tutto questo rappresenta anche un referendum de facto per voi bielorussi. Decidete chi siete. Decidete chi essere. Come guarderete negli occhi i vostri bambini, come vi guarderete negli occhi l’uno con l’altro e i vostri vicini. E i vostri vicini siamo noi. Siamo ucraini. Siate Bielorussia, non Russia! State facendo questa scelta adesso. Oggi” ha concluso.

9:25 – ZELENSKY: IN ATTO GENOCIDIO DELLA RUSSIA – In conferenza stampa, in diretta su Instagram, il presidente ucraino Zelensky parla di genocidio: “Ciò che gli occupanti fanno a Charkiv, Okhtyrcí, Kiev, Odessa e altre città e villaggi, deve attirare l’attenzione di un tribunale internazionale. Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, ma dalle prime ore dell’invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case”. Secondo Zelensky, Mosca si sta “vendicando” e le sue truppe hanno deciso di attaccare i civili.

8:52 – RUSSIA: NEGOZIAMO A MINSK, ZELENSKY: NO IN BIELORUSSIA -La Russia sarebbe pronta a negoziare e offre come come ‘campo neutro’ Minsk, capitale della Bielorussia, paese loro alleato. Mentre il Cremlino fa sapere che una delegazione russa, tra cui rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa, è già arrivata in Bielorussia per ”iniziare i colloqui” con gli ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky chiarisce: “I negoziati tra ucraini e i russi avrebbero potuto svolgersi a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia. Nelle scorse ore si era ipotizzata una negoziazione in Turchia. “Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk. Vogliamo la pace, vogliamo incontrarci, vogliamo che la guerra finisca” ha aggiunto.

8:50 – IL MONDO A PARTE DI PUTIN: “MILITARI EROICI NELL’ASSISTERE DONBASS” – Il presidente russo Vladimir Putin ha elogiato l'”eroismo” delle Forze Speciali del Paese che combattono in Ucraina: “Rendo un omaggio speciale a coloro che svolgono eroicamente il loro dovere militare durante l’operazione speciale per fornire assistenza alla Repubblica popolare del Donbass in questi giorni”, ha detto Putin nel suo messaggio di saluto ai membri e ai veterani delle Forze Speciali, congratulandosi con loro per la loro professionalita’ nella Giornata delle Forze Operative Speciali.

8:30- PERDITE RUSSE SECONDO GOVERNO UCRAINO –  Oltre 540 IFV – 16 aeroplani – 18 elicotteri – 102 carri armati – 504 APC – 1 sistema Buk-1 – Oltre 20 auto blindate – Oltre 3.000 uomini KIA, 200 fatti prigionieri. Queste invece le perdite comunicate ieri: 14 aeroplani, 8 elicotteri, 102 carri armati, 536 auto blindate, 15 pezzi di artiglieria, 1 sistema BUK-1. Sono 3500 i militari russi uccisi, quasi 200 quelli fatti prigionieri.

8:10 – RUSSIA: DISTRUTTI 975 OBIETTIVI – Le forze armate russe hanno distrutto 975 infrastrutture militari ucraine. È quanto riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato da Interfax.”Le forze armate russe hanno ormai sconfitto 975 obiettivi delle infrastrutture militari ucraine. Includono 23 strutture di comando e controllo e centri di comunicazione delle forze armate ucraine, tre postazioni radar, 31 sistemi di difesa aerea S-300, Buk M-1 e Osa, 48 localizzatori radar”, ha detto Konashenkov. Le forze russe hanno distrutto finora 223 carri armati ucraini ed hanno abbattuto due missili tattici Tochka-U delle forze armate di Kiev oltre a otto elicotteri da combattimento. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, riporta Interfax.

7:30 – KIEV RESISTE PER LA SECONDA NOTTE DI FILA  – Per la seconda notte di fila si combatte nella capitale ucraina che resiste all’invasore russo. Dopo il coprifuoco scattato alle 17, sono iniziati pesanti bombardamenti con i russi che hanno colpito un deposito petrolifero a Vasylkiv, cittadina a 40 chilometri a sud di Kiev, che ha cominciato a bruciare e sprigionare fumi tossici. Ma ora si teme un disastro ambientale.

A sinistra il generale Magomed Tushayev

7:00 – CARRI ARMATI CECENI DISTRUTTI, “MORTO GENERALE TUSHAYEY – Un’intera colonna di 56 carri armati delle forze cecene – denominata ‘Kadyrovites’ dal nome del leader Ramzan Kadyrov – sarebbe invece stata fatta saltare in aria dagli ucraini a Hostomel, sempre vicino a Kiev. Secondo i media ucraini, l’esercito ha fatto saltare in aria uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, comandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.

6:30 – ESPLODE GASDOTTO, MISSILE UCCIDE DONNA – A Kharkiv, la seconda città del Paese, situata nel settore nord-orientale, nel corso di un pesante bombardamento russo, è stato distrutto un gasdotto, provocando una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna. Le truppe russe sono entrate nella notte nella città e le autorità locali questa mattina hanno invitato la popolazione a restare a riparo nei rifugi o nelle loro abitazioni.

6:21 – BIMBI E DONNE TRA LE VITTIME – Le vittime civili non vengono risparmiate. Un bambino di 6 anni è morto in ospedale ieri sera dopo essere rimasto ferito nei combattimenti per strada. Altre 6 persone, inclusa una bimba di 7 anni, sono state uccise dall’artiglieria russa a Okhtyrka, nell’oblast settentrionale di Sumy. Secondo l’Onu sono almeno 64 i civili uccisi da giovedì, giorno dell’invasione, 240 i feriti, confermati ufficialmente dall’Onu che si aspetta tuttavia un bilancio ben più grave. Il governo di Kiev aveva gia’ parlato il giorno di prima di circa 200 morti.

5:22 – LE SANZIONI: SWIFT, A ORE L’ESCLUSIONE DELLA RUSSIA – Usa, Ue, Regno Unito e Canada hanno deciso nella serata di sabato 26 febbraio di alzare la posta ed escludere dal sistema di transazioni Swift alcune banche russe: una lista è in via di definizione in queste ore. L’Occidente ha previsto sanzioni anche contro la Banca centrale di Mosca e una stretta sui ‘passaporti d’oro’.

BIDEN PARLA DI TERZA GUERRA MONDIALE –  La terza guerra mondiale come alternativa alle sanzioni. E’ quanto dichiara il presidente americano Joe Biden intervistato dal commentatore politico e podcaster Brian Tyler Cohen. “Hai davanti due opzioni: iniziare una terza guerra mondiale, entrare in guerra con la Russia, fisicamente. Oppure assicurarsi che un Paese che agisce in modo così contrario al diritto internazionale paghi un prezzo per averlo fatto”.