Guerra Ucraina-Russia, raid su Kiev ma Zelensky apre: “Mosca ha iniziato a dialogare”. Macron a Putin: “Serve tregua”

Si apre oggi un nuovo giorno di guerra in Ucraina, arrivata al ‘day 17’ dopo la mossa delle russe di Vladimir Putin di attaccare il Paese. Un conflitto che dalla giornata di venerdì ha un quarto fronte di attacco aperto, quello a Ovest: nella morsa dei bombardamenti è finita anche la parte Ovest dell’Ucraina, con le città vicino Leopoli, al confine con la Polonia e centro di smistamento cruciale dei profughi in fuga dal conflitto.

Ma quella di ieri è stata anche la giornata più cruciale nella battaglia di disinformazione tra le due parti. La Russia, nella riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha chiesto e ottenuto, ha accusato Washington e Kiev di essere pronte a usare armi chimiche o biologiche. Al suo fianco si è schierata la Cina, mentre la mossa del Cremlino preoccupava l’Occidente e il presidente ucraino Zelensky: il timore è quello di una campagna di disinformazione per giustificare un attacco con gas o agenti batterici in Ucraina.

Quanto alla diplomazia, ieri il Cremlino non ha escluso un incontro Putin-Zelensky e lo stesso Zar ha evidenziato “cambiamenti positivi nei negoziati”. Da parte ucraina invece il ministro della Difesa ucraino Kuleba ha parlato di “progressi zero” nelle trattative.

LA DIRETTA

ORE 22:40 – KIEV CONFERMA NEGOZIATI IN VIDEOCONFERENZA E RICHIESTA A ISRAELE – Due importanti novità sul piano diplomatico. Il presidente ucraino Zelensky ha scritto in un tweet di aver parlato con il premier israeliano Naftali Bennett: i due hanno discusso della possibilità di portare avanti negoziati di pace con Mosca in Israele.

Inoltre il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha confermato quanto riferito nel pomeriggio da Mosca, ovvero che i contatti tra le delegazioni russe ed ucraine stanno andando avanti in video conferenza. negoziati con la delegazione russa proseguono in video, sono stati creati dei sottogruppi di lavoro, le posizioni dell’Ucraina sono state definite in modo preciso dalle precedenti direttive”, ha spiegato Podolyak, riconoscendo “la difficoltà” con cui procedono questi contatti

ORE 21:25 – 7 CIVILI IN FUGA UCCISI DA MILITARI RUSSI: “ORDINE DI SPARARE A TUTTI” – Le autorità di Kiev hanno accusato i militari russi di aver ucciso 7 civili, tra cui un bambino, che stavano evacuando vicino alla capitale ucraina. A ‘prova’ del crimine commesso dalle forze armate, riferisce il Kiev Independent, ci sarebbe una intercettazione telefonica effettuata dall’intelligence che proverebbe come le truppe russe di Kharkiv, la seconda città ucraina nell’est vicino al confine russo, avrebbero ricevuto dal loro comando l’ordine di sparare anche ai civili e ai bambini.

ORE 20:10 – MOSCA AMMETTE: “SITUAZIONE IN UCRAINA PEGGIORA” – Anche il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Ria Novosti, ammette la drammatica situazione in alcune città dell’Ucraina: “La situazione sta rapidamente peggiorando e in alcune città ha già raggiunto proporzioni catastrofiche”, ma “Kiev rifiuta ancora i corridoi umanitari verso la Russia”, è l’accusa che arriva da Mosca.

ORE 19:50 – KULEBA SCETTICO SU ACCORDO CON RUSSIA: “RICHIESTE INACCETTABILI DA PUTIN” – Il flebile ottimismo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di sviluppi positivi nei negoziati con la Russia non è condiviso dal suo ministro degli Esteri. 

Dmytro Kuleba si è mostrato  infatti scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all’invasione. “C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin”, ha detto ad un forum organizzato a Washington.

Kuleba ha ribadito che bisogna “tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili”. Kiev infatti “non scenderà a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l’Ucraina”.

ORE 19:10 – RUSSIA VUOLE ‘REPUBBLICA POPOLARE’ A KHERSON – Una Repubblica popolare sul modello di quelle create nel 2014 a Donetsk e Luhansk, ma questa volta a Kherson, città portuale nel sud dell’Ucraina.

Sarebbe questo l’obiettivo della Russia secondo alcuni media locali ucraini, con Mosca che starebbe preparando un referendum.I russi “stanno chiamando i deputati del consiglio regionale di Kherson chiedendo se sono pronti a cooperare”, ha spiegato su Facebook Serhiy Khlan, deputato del governo regionale di Kherson ed ex membri del parlamento ucraino.

ORE 18:40 – SINDACO MELITOPOL VIVO “MA LO STANNO TORTURANDO” – Ivan Fedorov, il sindaco ucraino di Melitopol rapito venerdì da soldati russi, è vivo “ma lo stanno torturando” perche’ dichiari il suo sostegno alla Russia in un video. A denunciarlo è stato il presidente ucraino Zelenski, in un incontro con la stampa straniera nel suo bunker a Kiev.

ORE 18:30 – BORSA MOSCA CHIUSA FINO AL 18 MARZO – Gli scambi alla Borsa di Mosca restano sospesi fino al 18 marzo. E’ questa la decisione della Banca centrale russa secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.

ORE 18:05 – ZELENSKY: “RUSSIA HA CAMBIATO APPROCCIO, INIZIATO A PARLARE” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di un “approccio fondamentalmente diverso” da parte di Mosca, che in precedenza aveva solo “fissato ultimatum” nei colloqui con gli ucraini. In conferenza stampa a Kiev, secondo Bfmtv, Zelensky si è detto “felice di ricevere un segnale dalla Russia”. Durante le ultime discussioni “abbiamo iniziato a parlare”, Mosca “non emette più semplicemente ultimatum”, il che costituisce “un approccio fondamentalmente diverso”.

ORE 17:55 – MOSCA SMENTISCE CONTROLLO CENTRALI NUCLEARI UCRAINE – Le centrali nucleari di Zaporozhye e Chernobyl continuano a rimanere sotto il controllo del personale ucraino, a cui gli esperti russi forniscono assistenza. Questa la posizione della società statale russa Rosatom, citata dalla Tass.

ORE 17:10 – MACRON: “DA PUTIN NESSUN SEGNALE DI SOSPENSIONE GUERRA” – L’Eliseo fa filtrare i contenuti della conversazione tenuta tra Macron, Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. Un colloquio in cui il numero uno del Cremlino “non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra. Noi ne traiamo una conseguenza: Putin dovrà prendere atto di sanzioni ancora più pesanti rispetto alle attuali”.

Durante la telefonata il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno nuovamente invitato la Russia a “un cessate il fuoco immediato” e a rimuovere l’assedio a Mariupol dove la situazione è “umanamente insostenibile”.

L’Eliseo ah anche definito “bugie” le accuse di Putin su presunte “flagranti violazioni dei diritti umani” da parte delle truppe ucraine.

ORE 16:50 – PESKOV: “NEGOZIATI CONTINUANO IN VIDEOCONFERENZA” – Una risposta alla proposta di Zelensky arriva dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ha comunicato come i negoziati tra le delegazioni russa e ucraina, finora svoltisi su territorio bielorusso in tre round, “continuano in formato video”.

Peskov ha anche aggiunto che la delegazione russa sarà ancora guidata dal consigliere presidenziale Vladimir Medinsky.

ORE 16:15 – APERTURA DI ZELENSKY A NEGOZIATI IN ISRAELE – Volodymyr Zelensky si è detto pronto per negoziati diretti con la Russia, suggerendo che il primo ministro israeliano Naftali Bennett li ospiti a Gerusalemme agendo da intermediario tra le due parti.

Già lo scorso 7 marzo l’ambasciatore di Kiev nello stato ebraico Yevgen Kornichuk aveva detto che il suo governo considerava Gerusalemme come luogo possibile per lo svolgimento di negoziati con la Russia

ORE 16:05 – ZELENSKY IN COLLEGAMENTO DA FIRENZE: “RUSSI STANNO DISTRUGGENDO LA VITA”  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla in collegamento con le città europee per la giornata “Cities stand witk Ukraine”, che in Italia vede protagonista Firenze. 

“Ogni giorno per noi potrebbe essere l’ultimo”, ha detto il numero uno di Kiev, che ha ricordato come dall’inizio del conflitto sono morti 79 bambini, “79 famiglie distrutte dalla guerra”. “Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere in Occidente. Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina”, “dai razzi, dagli aerei russi, dai missili”, ha aggiunto Zelensky.

Il presidente ucraino ha ancora una volta rinnovato l’appello alla no-fly zone: “Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere”.


ORE 15: 55 – SONO 1300 I SOLDATI UCRAINI MORTI IN GUERRA – Per la prima volta Volodymyr Zelensky ha parlato dei militari ucraini caduti in guerra. Il presidente ucraino ha dichiarato che sono 13000 i morti durante i combattimenti, mentre sarebbero 12mila quelli della controparte russa. Un dato, quest’ultimo, non verificabile.

ORE 15:35 – MOSCHEA DI MARIUPOL NON E’ STATA COLPITA – Ismail Haciogl, presidente dell’Associazione che gestisce la moschea di Solimano a Mariupol, ha smentito che la moschea sia stata colpita come invece affermato in mattinata dal governo ucraino, confermando però che l’area è sotto tiro russo. 

“I russi stanno bombardando l’area… che si trova a 2 chilometri dalla moschea e una bomba è caduta a una distanza di 700 metri dalla moschea”, ha scritto su Instagram Haciogl.

Confermata anche la presenza di civili all’interno, trenta persone di origine turca, “compresi bambini”. 

ORE 15:05 – L’ultima mossa russa contro l’informazione libera: arrestato Mark Bernstein, uno uno dei più importanti editor di Wikipedia, “colpevole” di aver scritto informazioni ritenute “false” da Mosca

ORE 14:10 – CONCLUSA TELEFONATA TRA MACRON, SCHOLZ E PUTIN – È durata circa un’ora e mezza la telefonata tra Macron, Scholz e Putin, la seconda del ‘trio’ dopo quella tenuta già giovedì.

Nella telefonata i due leader europei hanno chiesto al presidente russo l’immediato cessate il fuoco e di impegnarsi maggiormente nella soluzione diplomatica del conflitto

Un colloquio che conferma l’attivismo dell’Eliseo, con Macron che ha già avuto nove conversazioni telefoniche col presidente russo.

ORE 13:00 – MOSCA IN POSSESSO DI CENTRALE ZAPORIZHZIA – L’impianto nucleare di Zaporizhzhia, il più grande d’Europa, è sotti l controllo di Mosca. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell’Energoaton, la società nucleare ucraina.

I militari russi che controllavano dall’esterno la centrale hanno riferito che l’impianto non appartiene più all’Ucraina e che d’ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca. Il Cremlino avrebbe inviato nel sito 11 suoi ingegneri.

ORE 12:45 – RUSSI CONTROLLANO PERIFERIA EST MARIUPOL – Il ministero della Difesa ucraino ha comunicato che ormai le forze russe hanno occupato e controllano la periferia orientale di Mariupol, da giorni sottoposta a bombardamenti, con i cittadini senza acqua, cibo ed energia elettrica.

ORE 12:25 – MOSCA: “CONVOGLI CON ARMI PER UCRAINA LEGITTIMO BERSAGLIO” – Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha lanciato un ‘avverimento’ agli Stati Unit e gli alleati della Nato sui rifornimenti di armi verso l’Ucraina.

I convogli infatti potrebbero essere “un legittimo bersaglio” delle forze armate russe e “il trasferimento avventato di sistemi anti aereo e anti carro porteranno a gravi conseguenze”.

ORE 12:15 – TELEFONATA A TRE TRA MACRON, SCHOLZ E PUTIN – Nonostante l’escalation militare russa, la diplomazia non si ferma. Fonti dell’Eliseo fanno sapere infatti che è in corso una telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin.

ORE 11:55 – MOSCA ‘MINACCIA’ SVEZIA E FINLANDIA SU INGRESSO NELLA NATO – Un ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato comporterebbe “conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione”.

L’avvertimento ai governi di Helsinki e Stoccolma arriva da Sergei Belyayev, direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. Per Belyayev, riferisce Interfax, è comunque “troppo presto per parlare della natura specifica di tali misure”.

ORE 11:10 – Il giallo del mega yacht a Marina di Carrara, i sospetti su Putin dell’intelligence: “Abbiamo indizi, è suo”

ORE 10.45 – RUSSIA PRONTA A SANZIONI CONTRO OCCIDENTE – Il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha riferito all’agenzia Tass che il Cremlino “annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compreso gli Stati Uniti”. Si tratta della reazione russa alle aspre sanzioni introdotte nei giorni scorsi da Stati Uniti ed Europa contro il regime di Putin.

Ryabkov ha precisato che lista “è pronta e verrà resa nota presto”.

ORE 10:20 – BOMBARDATA MOSCHEA DI MARIUPOL – Secondo quanto riporta l’agenzia Afp, le autorità ucraine denunciano che le forze armata russe hanno bombardato la moschea di Mariupol, di epoca ottomana.

Secondo il ministero degli Esteri nella moschea si erano rifugiati molti cittadini turchi. Il ministero non ha specificato quando sia avvenuto il bombardamento ma alcuni utenti turchi di Twitter hanno iniziato a diffondere informazioni sul fatto già ieri sera.

ORE 9:50 – Analisi e scenari a confronto sulla guerra in Ucraina: la vittoria totale di Putin, il golpe a Mosca, la soluzione diplomatica o il conflitto totale tra Nato e Russia

ORE 9:40 – MELITOPOL IN PIAZZA CONTRO IL SEQUESTRO DEL SINDACO – Questa mattina i cittadini di Mariupol sono scesi in piazza, nonostante l’occupazione da parte delle truppe russe, per protestare e chiede il rilascio del sindaco Ivan Fedorov, sequestrato nel pomeriggio di venerdì dalle truppe di Mosca.

ORE 9:20 – L’INTERVISTA A LUIGI DI MAIO – “Dobbiamo indebolire pesantemente Putin e l’economia russa. Ben venga il quarto pacchetto Di sanzioni, che stanno avendo un impatto clamoroso. Praticamente quando dicono che pagano solo in rubli significa che c’è già stato il default. Quanto più li indeboliamo, tanto più Putin avrà difficoltà a sostenere guerre”. Sono le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un’intervista a Repubblica.

In merito alla richiesta Di ‘no fly zone’ da parte ucraina ribadisce “Ho incontrato Stoltenberg e ne abbiamo ribadito l’impossibilità, come non c’è modo Di dare caccia e Mig. La contraerea è sul territorio russo, bielorusso e in Crimea: allestendo una no fly zone dovremmo colpire quei bersagli. Farebbe scoppiare la guerra mondiale”.

ORE 8:40 – MOSCA: “SANZIONI POTREBBERO FAR CADERE L’ISS” – Una clamorosa ‘minaccia’ arriva dalla Russia con le parole di Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Secondo Rogozin in fatti le sanzioni occidentali contro Mosca potrebbero provocare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale. 

Per il numero uno di Roscosmos le operazioni delle navicelle russe che riforniscono la Iss sarà interrotta dalle sanzioni, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione, che serve, tra l’altro, a correggere l’orbita della struttura. Di conseguenza, ciò potrebbe causare “l’ammaraggio o l’atterraggio” dell’Iss, che pesa 500 tonnellate.

ORE 8:20 – TRUPPE RUSSE A 25 KM DA KIEV – Il ministero della Difesa britannico, citando fonti della propria intelligence, riferisce che “il grosso delle forze terrestri russe si trova adesso a circa 25 chilometri dal centro di Kiev”, la capitale ucraina.

Il ministero riferisce poi che, oltre a Kiev, restano accerchiate le città di Kharkiv, Sumy, Mariupol e Chernihiv, che continuano a subire “pesanti bombardamenti”.

ORE 7:50 – KULEBA: “1.582 CIVILI UCCISI, SEPOLTI IN FOSSE COMUNI” – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha riferito su Twitter che in 12 giorni sono stati uccisi 1.582 civili, “sepolti anche in fosse comuni” pubblicando su Twitter la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati.

Il ministro ha quindi rinnovato l’appello all’Occidente a fornire il paese di aerei “per fermare i crimini di guerra russi”.

ORE 7:40 – 70% REGIONE LUHANSK OCCUPATO DA TRUPPE RUSSE – Il governatore della regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, ha reso noto oggi che il 70% del territorio è ormai occupato da truppe russe. La restante parte, ha aggiunto Serhiy Haidai, è ancora sotto il controllo di Kiev ma è sottoposta a bombardamenti costanti.

ORE 7:20 – RIPRISTINA PARZIALMENTE ELETTRICITA’ A CHERNOBYL – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), citando l’operatore ucraino Ukrenerho, ha riferito che è stata parzialmente ripristinata l’energia elettrica nella centrale nucleare di Chernobyl.

Le forze armate russe avevano disconnesso dalla corrente elettrica l’impianto nucleare, facendo temere per un possibile rischio di rilascio di materiale radioattivo se l’impianto non fosse stato in grado di raffreddare parte del combustibile nucleare esaurito.

ORE 5:45 – SIRENE A LEOPOLI – Le sirene d’allarme suonano a Leolpoli per la seconda notte consecutiva. L’allerta è durata due, la più lunga dall’inizio del conflitto, ma una situazione simile è stata segnalata anche in altre città come Odessa, Kharkiv, Cherkasy, segno di una importante offensiva russa.

ORE 4:00 – DANNEGGIATO OSPEDALE A MYKOLAIV – I raid russi colpiscono ancora una volta un ospedale ucraino. E’ successo a Mykolaiv, città meridionale del Paese, dove le autorità denunciano la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali.

LIl responsabile dell’ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l’attacco, ma che nessuno è stato ucciso.

ORE 2:20 – BOMBE SU KIEV – I sobborghi della capitale Kiev sono stati colpiti da pesanti bombardamenti, ha denunciato la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante.

ORE 1:30 – TELEFONATA BIDEN-ZELENSKY – Nella notte italiana il presidente Usa Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico di 49 minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, spiegandogli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia.

A riferirlo è la Cnn, con lo stesso Zelensky che su Twitter ha spiegato di aver fornito a Biden una “valutazione della situazione sul campo di battaglia” e di averlo “informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile”. Entrambi poi si sono detti d’accordo su “ulteriori passi a sostegno della difesa dell’Ucraina e su aumentare le sanzioni contro la Russsia”.