Cinquantesimo giorno di guerra. Cinquantesimo giorno di morte e distruzione. Da una parte la polemica sul termine “genocidio” utilizzato e ribadito dal presidente Usa Joe Biden ma respinto dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla Cina: entrambi hanno invitato ad evitare una escalation verbale in un momento così delicato. Deluso il presidente ucraino Zelensky dalla presa di distanza di Macron. Zelensky che “chiede più armi per evitare un ulteriore bagno di sangue“. Armi che arriveranno dagli Stati Uniti, pronti ad addestrare gli ucraini su droni kamikaze e altro.
Sul campo di battaglia la colonna militare russa procede verso il Donbass e nei prossimi 10 giorni è pronta a sferrare l’attacco finale per la conquista dell’intera area. Intanto a Mariupol le truppe di Vladimir Putin hanno accerchiato la città e i militari ucraini. Alcuni si sono arresi, altri, guidati dal Battaglione Azov, continuano a combattere eroicamente e con il “morale alto” ma la situazione sembra oramai compromessa.
Decine di migliaia i morti con i crematori mobili che i russi starebbero utilizzando per evitare nuove accuse e per liberare il campo in vista della “parata del 9 maggio” di Putin nella città portuale. Russia che ha schierato, a scopo intimidatorio, militari anche al confine con la Finlandia che sta valutando in questi giorni la richiesta di adesione alla Nato.
LA DIRETTA
22:00 – RUSSIA: INCROCIATORE MOSKVA E’ AFFONDATO DURANTE RIMORCHIO – L’incrociatore missilistico russo Moskva, in fiamme da ieri sera e che Kiev aveva rivendicato di aver colpito, “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, citato da Interfax.
21:30 – KIEV: A KHARKIV 503 CIVILI UCCISI DA INIZIO INVASIONE – Almeno 503 civili sono stati uccisi nella regione orientale ucraina di Kharkiv dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito il governatore locale, Oleg Synegubov, aggiungendo che tra le vittime ci sono 24 bambini. “Questa e’ una popolazione civile innocente, non li perdoneremo mai”, ha scritto su Telegram Synegubov.
21:05 – BIDEN: PRONTO AD ANDARE A KIEV? “SI'” – “Sì”. Così ha risposto il presidente americano Joe Biden ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se “fosse pronto ad andare in Ucraina”. Biden aveva appena detto che l’amministrazione sta valutando se inviare un alto funzionario a Kiev e i giornalisti gli hanno chiesto: “Chi manderete?”. Il presidente ha risposto: “Siete pronti voi ad andare?”. Uno di loro ha quindi ribattuto: “E lei?”. “Sì'”, ha risposto Biden.
20:45 – SINDACO MELITOPOL: OLTRE CENTO ABITANTI RAPITI DA RUSSI – Oltre cento abitanti di Melitopol, nel sud dell’Ucraina, sono stati sequestrati dall’inizio della guerra dalle forze russe che hanno preso la città. Lo ha denunciato il sindaco Ivan Fedorov, citato da Unian, a sua volta rapito il mese scorso e poi liberato dopo cinque giorni nell’ambito di uno scambio di prigionieri. Tra i sequestrati, “alcuni per ore, altri per giorni”, c’è il presidente del Consiglio comunale, Serhiy Pryyma, in mani nemiche da oltre un mese, ha aggiunto. I rapimenti avvengono secondo Fedorov per ragioni di propaganda, spesso costringendo gli ucraini a registrare video filo-russi e i bambini a imparare “poesie e canzoni per la festa del 9 maggio”, in cui Mosca celebra la vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale e vorrebbe celebrare anche il successo nel conflitto contro l’Ucraina.
20:20- USA: NON POSSIAMO VERIFICARE ATTACCO KIEV A NAVE MOSCA – Gli Usa non possono verificare in “modo indipendente” se l’incrociatore russo nel Mar Nero sia stato colpito da un missile dell’Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. “Siamo stati in contatto con gli ucraini tutta la notte. Ci hanno detto di aver colpito la nave con dei missili”, ha detto precisando tuttavia che gli Stati Uniti in questo momento non “possono verificare in modo indipendente se sia stato effettivamente così”. “Certo che e’ comunque nel modo in cui si è svolto, è un duro colpo per la Russia”, ha sottolineato.
19:55 – SINDACO BUCHA: “DA FOSSA COMUNE GIA’ DISSEPOLTI 73 CADAVERI” – “Dalla fossa comune di BUCHA, vicino alla chiesa di Sant’Andrea, sono stati dissepolti già 73 corpi”. Lo ha detto il sindaco Anatolii Fedoruk all’agenzia di stampa Unian.
19:34 – USA AVVISA PUTIN: SE OSTACOLA CONSEGNA ARMI RISCHIO ESCALATION – Qualsiasi tentativo della Russia di ostacolare il trasferimento di armi all’Ucraina rischia di innescare un’escalation. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan secondo quanto riportato dalla Cnn. “Gli Stati Uniti non stanno operando in Ucraina, ma se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della Nato, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l’invocazione dell’articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco” ha aggiunto.
18:30 – ZELENSKY ACCUSA GERMANIA E UNGHERIA: “SI OPPONGONO A EMBARGO GAS” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolge un duro attacco ai paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo. Sono “soldi sporchi del sangue di altre persone”, ha denunciato in un’intervista alla Bbc. Zelensky ha chiamato in causa soprattutto la Germania e l’Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia che porta nelle casse di Putin oltre 300 miliardi di dollari quest’anno. “Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza”, ha aggiunto. “Gli Stati Uniti, il Regno Unito e alcuni Paesi europei stanno cercando di aiutare e stanno aiutando, ma abbiamo ancora bisogno di supporto. La parola chiave è ora”.
17:45 – ATTACCHI IN RUSSIA, KIEV RESPINGE ACCUSE MOSCA – L’Ucraina ha respinto le accuse russe secondo cui le forze ucraine avrebbero effettuato attacchi lungo il confine tra i due Paesi – nelle regioni di Bryansk e Belgorod – e che, secondo Mosca, hanno fatto almeno sette feriti. Il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina in una dichiarazione sui social media ha, invece, accusato la Russia di aver organizzato “attacchi terroristici” sul proprio territorio per causare “isteria anti-ucraina” nel Paese. “Ci sono stati diversi attacchi terroristici al confine russo, in cui la leadership russa accusa di sabotaggio ucraini e gruppi di intelligence”, ha aggiunto
17:02 – PENTAGONO: NAVE MOSKVA NON E’ AFFONDANTA, NON SAPPIAMO COSA ABBIA CAUSTO ESPLOSIONE” – L’addetto stampa del Pentagono, John Kirby, ha confermato ai media americani che la nave da guerra russa Moskva è ancora a galla e non è affondata. Kirby ha tuttavia aggiunto di non esser ancora in grado di dire “cosa abbia causato l’esplosione. Abbiamo visto i social media riferire che si è trattato forse di un missile di difesa costiera ucraino. Non possiamo escluderlo, semplicemente non abbiamo abbastanza informazioni in questo momento”. Il Dipartimento della difesa americano può solo confermare che “c’è stata una esplosione. Almeno una esplosione a bordo dell’incrociatore. Una esplosione significativa che ha provocato danni estensivi alla nave”. Il portavoce del Pentagono ha infine aggiunto che l’ammiraglia della Flotta russa nel mar Nero sta navigando “con i suoi stessi motori”, in direzione Est, probabilmente diretta verso un molo per le riparazioni.
16:22 – BIMBA UCCISA A MARIUPOL, GIORNALISTA IN LACRIME – Brianna Keilar, conduttrice della Cnn, si è commossa mentre da Leopoli raccontata della morte dei civili in Ucraina. La giornalista stava riportando la testimonianza di un fotografo dell’Associated Press quando è scoppiata in lacrime. Il fotoreporter “ha detto di aver assistito alla morte di una bambina di sei anni a Mariupol quando le forze russe hanno bombardato l’edificio in cui si trovava. E lei… indossava un pigiama con l’unicorno”. Poi ha concluso dicendo: “un’ambulanza l’ha portata di corsa in ospedale dove è morta”. Sono 197 i bambini rimasti uccisi e 351 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Secondo al’ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte delle vittime si concentra nella regione di Donetsk, in quella di Kiev e di Kharkiv.
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15:33 – RUSSIA: UCRAINA BOMBARDA NOSTRI VILLAGGI AL CONFINE – Mosca ha ordinato l’evacuazione di due villaggi al confine meridionale con l’Ucraina, nel mirino dei bombardamenti delle forze di Kiev. Secondo il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, Spodaryushino è stato colpito da tiri di artiglieria ucraini. Nessuno è rimasto ferito ma è stato evacuato insieme a un altro vicino per “assicurare la sicurezza”. “Il villaggio di Spodariushino è stato bombardato dall’Ucraina. Non ci sono state vittime tra la popolazione civile. Non c’è stata distruzione di strutture residenziali e sociali”, ha scritto Vyacheslav Gladkov sul proprio account Telegram. Anche il governatore della regione russa di Bryansk, sempre al confine con l’Ucraina, ha denunciato oggi un bombardamento da parte di Kiev contro la località di Klimovo. Secondo quanto riferito dal ministero della Salute russo, citato dall’agenzia Ria, “sette persone sono rimaste ferite”, due delle quali “sono in gravi condizioni”.
15:10 – PENTAGONO CONFERMA: “NAVE MOSKVA A GALLA” – Sulla vicenda Mosvka, l’incrociatore russo presumibilmente colpito da missili ucraini nel Mar Nero, gli Stati Uniti invece non si espongono. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha confermato che la nave è ancora a galla e non è affondata, ma anche di non essere ancora in grado di dire “cosa abbia causato l’esplosione”. Pur non potendo escludere l’attacco missilistico ucraino, per ora “non non abbiamo abbastanza informazioni”.
14:45 – IL MESSAGGIO DI PUTIN ALL’EUROPA: “ORA NON PUO’ SOSTITUIRE GAS RUSSO” – L’Europa “al momento è impossibile sostituire il gas russo”. E’ il chiaro messaggio che arriva dal presidente russo Vladimir Putin nel corso di una riunione sull’energia.
Secondo quanto riporta la Tass, Putin ha anche accusato l’Occidente di voler nascondere i suoi errori di calcolo e di incompetenza nel campo dell’energia verde incolpando di tutto la Russia.
14:20 – IL PENTAGONO INVIERA’ ARMI ALL’UCRAINA IN MENO DI UNA SETTIMANA – “Faremo arrivare le nuove armi all’Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell’est del Paese” dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva. A dirlo è stato, alla Cnn, il portavoce del Pentagono John Kirby.
13:40 – LA DENUNCIA DI MOSCA: “KIEV BOMBARDA EDIFICI RESIDENZIALI A BRYANSK” – Le forze armate ucraine “hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk”. Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz, citato dall’agenzia russa Tass.
“Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo – ha affermato – il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l’assistenza medica necessaria”.
I feriti sarebbero sette, tra cui una donna incinta e un bambino. Per ora Kiev non ha commentato l’episodio denunciato dalla Russia, né sono disponibili conferme indipendenti dell’attacco.
13:20 – QUASI UN MILIONE DI UCRAINI TORNATI IN PATRIA – Il servizio di frontiera ucraino ha reso noto che sono quasi un milione, per la precisione 970mila, gli ucraini che sono rientrati in patria dopo aver lasciato il Paese nelle settimane iniziali dell’invasione.
Secondo l’Onu, oltre 4,5 milioni di persone hanno lasciato il Paese dall’inizio della guerra.
13:10 – NAVE MOSKVA A GALLA, DICE LA RUSSIA – Il ministero della Difesa russo sottolinea che l’incrociatore Moskva, che Kiev avrebbe colpito con due missili, non è affondato. “Rimane a galla, l’incendio è stato localizzato e le esplosioni delle munizioni sono state bloccate”, spiegano dal Ministero.
Mentre l’equipaggio è stato evacuato, “sono in atto manovre per trainare l’incrociatore in porto”.
12:30 – RUSSIA SPEGNE ‘ENTUSIASMO’ TURCO SU INCONTRO TRA PUTIN E ZELENSKY – Un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Putin e Zelensky al momento non è programma.
A chiarirlo, dopo le parole del ministero degli Esteri turco secondo cui l’incontro dei leader sarebbe “non lontano”, è il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Per quest’ultimo “non ci sono novità in tal senso. Abbiamo detto che il presidente non ha mai rifiutato un tale incontro in linea di principio, ma servono condizioni adeguate e un testo di documento di accordo”.
12:10 – BILANCIO STRAGE KRAMATORSK SALE A 59 MORTI – Si aggrava ancora il bilancio delle vittime della strage dello scorso 8 aprile alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. L’ultimo ‘bollettino’ reso noto dalle autorità locali, riportato da Ukrinform, parla infatti di 59 morti dopo il decesso di “altri due bambini”
Dal consiglio comunale della città fanno sapere che “è salito a sette il numero dei bambini morti nel bombardamento della stazione di Kramatorsk. Altri due bambini sono morti in ospedale – fanno sapere dal consiglio comunale – di conseguenza sale a 59 il bilancio delle persone morte a causa del bombardamento russo contro la stazione”.
11:20 – ANCHE TRUMP PARLA DI GENOCIDIO IN UCRAINA – Non solo Joe Biden. Anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump parla, come il suo successore alla Casa Bianca, di “genocidio” in riferimento alle stragi di civili in Ucraina. Il tycoon lo ha detto nel corso di una intervista a Fox News, ma per attaccare l’attuale presidente Usa.
Sottolinenando l’inflazione record nel Paese, frutto di politiche economiche errate, Trump ha spiegato: “Ora aggiungete a ciò quello che sta accadendo in Ucraina. Quello è un genocidio”.
Trump ha anche affermato più volte che, se fosse rimasto alla Casa Bianca, Putin non avrebbe mai attaccato l’Ucraina: “Credo che tra cent’anni le persone guarderanno indietro e si domanderanno perché siamo rimasti a guardare e perché la Nato è rimasta a guardare”, ha affermato l’ex presidente.
10:30 – DALLA TURCHIA: “INCONTRO PUTIN-ZELENSKY NON E’ LONTANO” – Il presidente turco Erdogan sentirà “nei prossimi giorni” i presidenti russo e ucraino Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
Non solo. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha aggiunto parlando a Ntv che “un incontro tra Putin e Zelensky non è lontano. Tutto dipende dal consenso e dalla posizione di Putin. In linea di principio, il leader russo non è contrario”, ha detto il ministro di Ankara.
10:05 – MOSCA AVVERTE FINLANDIA E SVEZIA: “INGRESSO IN NATO? STATUS NUCLEARE NEL BALTICO” – Nuove minacce russe contro la possibile adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. “Dopo l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, la Russia avrà più avversari ufficialmente registrati” ha dichiarato l’ex capo di Stato e vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, sul proprio canale Telegram. “L’Alleanza è pronta ad accettarle nel più breve tempo possibile e con procedure burocratiche minime”, ha sottolineato Medvedev che poi apre al nucleare: “Non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico. L’equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate ma se siamo costretti…”
La Finlandia, che condivide con la Russia un confine di 1300 chilometri, ha presentato attraverso la premier Sanna Marin il libro bianco con cui si illustra il cambiamento della situazione di sicurezza dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che sarà la base per il dibattito al Parlamento e la decisione sull’adesione alla Nato. Una decisione, ha detto ieri Marin, che sarà “una questione di settimane, non mesi”. Anche la Svezia appare intenzionata ad annunciare la decisione di aderire alla Nato prima del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica che si terrà a giugno a Madrid.
10 – OBLAST KIEV: RECUPERATI CORPI DI 765 CIVILI – Il vice procuratore capo regionale di Kiev, Oleh Tkalenko, citato dal Guardian, fa sapere che le autorità ucraine hanno recuperato i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini, nell’area di Kiev dall’inizio di aprile: “Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodianka, Hostomel, Irpin e Bucha“, ha detto Tkalenko. Diverse fosse comuni sono state scoperte da quando le autorità ucraine hanno ripreso il controllo di aree della regione di Kiev che erano state sotto l’occupazione russa. “Credo che (i soldati russi) abbiano deliberatamente lasciato i corpi dei cittadini che hanno ucciso per le strade e abbiano proibito alle persone di seppellirli per intimidire la popolazione”, ha aggiunto.
9:35 – ATTIVI NOVE CORRIDOI UMANITARI – Sono nove i corridoi umanitari “concordati” per oggi in Ucraina per consentire ai civili di lasciare le zone assediate del Paese, anche le città di Mariupol, Berdyansk, Tokmak ed Enerhodar. Lo ha annunciato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, che – come riporta la Bbc – ha aggiunto che nella regione orientale di Luhansk i corridoi umanitari potranno funzionare se le forze russe cesseranno gli attacchi.
9:02 – MARIUPOL: UCRAINA AMMETTE RESA SOLDATI: “MA NON SONO MILLE” – Oleksiy Arestovych, consigliere capo dell’Ufficio del Presidente ucraino ha confermato che alcuni soldati di Kiev sono stati fatti prigionieri dai russi a Mariupol. Lo riporta l’agenzia Unian. “Devo dire che una parte della 36ma Brigata Marine è stata fatta prigioniera – ha spiegato – ma non sono mille persone, è una totale bugia. Sono molte meno”.
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8:45 – ALMENO 197 BAMBINI UCCISI DA INIZIO GUERRA – Sono 197 i bambini rimasti uccisi e 351 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Secondo al’ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte delle vittime si concentra nella regione di Donetsk, in quella di Kiev e di Kharkiv.
7:59 – MOSCA MINACCIA MISSILI SU KIEV: “STOP ATTACCHI A CASA NOSTRA” – La Russia colpirà i centri del potere ucraino a Kiev se verranno compiuti nuovi attacchi a obiettivi nel territorio russo. E’ l’avvertimento lanciato dal portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov. “Vediamo tentativi delle forze ucraine di sabotare e di portare avanti attacchi a strutture in Russia”, ha detto Konashenkov, “se questi episodi proseguono, le forze armate russe saranno costrette a colpire i centri decisionali, anche a Kiev, una cosa dalla quale l’esercito russo si è finora astenuto“.
7:56 – MISSILI CONTRO NAVE RUSSA A ODESSA, SI TEME REAZIONE – “Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C’è un’alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione”. Lo dichiara il portavoce dell’amministrazione della città di Odessa, Sergei Bratchuk, dopo la conferma che l’equipaggio russo ha abbandonato l’incrociatore Moskva a largo di Odessa dopo un incendio che gli ucraini sostengono sia stato causato dai loro missili Neptune.
7:38 – NAVE DA GUERRA RUSSA DANNEGGIATA: VERSIONI OPPOSTE – L’incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero, che secondo le autorità di Kiev è stato colpito ieri dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece “seriamente danneggiata” per l’esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo.
4:44 – USA: A KIEV FIGURA ALTRO PROFILO – Secondo il New York Times, l’amministrazione Usa sta valutando l’invio a Kiev di una “figura di alto profilo”. E’ altamente improbabile, sottolineano le fonti, che si tratti di Joe Biden o Kamala Harris poiché per garantire la sicurezza del presidente o della sua vice in una zona di guerra dovrebbe essere dispiegato un dispositivo enorme, che vedrebbe in campo una quantità insostenibile di forze e mezzi americani. Ma è possibile che si pensi a un ministro del governo o un alto funzionario militare. Nessuna decisione è stata ancora presa.
1:34 – ZELENSKY-GERMANIA: TENSIONI E VERSIONI CONTRASTANTI – Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che non c’è stata alcuna richiesta di visita ufficiale da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier o del suo ufficio. Lo riporta il sito della Reuters. Il telegiornale pubblico tedesco, Tagesschau, tuttavia dice che l’ambasciatrice tedesca a Kiev avrebbe ricevuto una comunicazione scritta dell’amministrazione presidenziale ucraina in merito al fatto che una visita di Steinmeier non sarebbe stata gradita. Lo riferisce Tina Hassel, a capo dello studio berlinese del telegiornale pubblico.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz aveva commentato con irritazione il no da parte dell’Ucraina a un viaggio a Kiev da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Un rifiuto dettato, secondo Kiev, dagli “stretti legami con la Russia” in passato, che ha causato “irritazione” nel governo federale. Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato il cancelliere maScholz per il momento non ha in programma un viaggio a Kiev. Scholz ha poi precisato che sente spesso Zelensky, “quasi non c’è un capo di stato o di governo che abbia contatti così intensi con me”, per poi sottolineare che, nonostante l’invio di armi, “in tutte le nostre decisioni staremo attenti a evitare che la Nato, i paesi Nato e che naturalmente la Germania, un grande paese nel mezzo dell’Europa, non partecipino attivamente alla guerra”.
0:30 – PENTAGONO: SOLDATI USA PRONTI AD ADDESTRARE UCRAINI SU DRONO KAMIKAZE – Il Pentagono sta esaminando varie opzioni per addestrare le forze ucraine ad usare gli Switchblade, i cosiddetti ‘droni kamikaze’ che gli Stati Uniti hanno inviato e stanno continuando a mandare a Kiev. Lo riferisce un funzionario della Difesa americana alla Cnn. Tra le varie possibilità ci sono i soldati americani che sono stati dispiegati sul fianco orientale della Nato dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Qualche giorno fa il ministro della Difesa americano Lloyd Austin aveva rivelato che alcuni soldati ucraini sono stati addestrati ad usare diverse armi americane negli Stati Uniti, dove si trovavano prima che iniziasse la guerra.
Le truppe americane dislocate nei Paesi della Nato, ha sottolineato il funzionario, “sono in grado di fornire un addestramento adeguato su qualsiasi armamento inviato all’Ucraina”, ha sottolineato il funzionario.