55esimo giorno di guerra. È il momento della seconda fase dell’invasione scatenata in Ucraina dalla Russia. È partita nella notte tra lunedì e martedì l’offensiva di larga scala delle truppe di Mosca sul Donbass. Le operazioni al via erano state anticipate nei giorni scorsi dalle intelligence occidentali. “Non importa quanti soldati russi arriveranno: ci difenderemo”, il messaggio del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È un inferno”, ha dichiarato il governatore di Luhansk, nell’est del Paese. Il portavoce del Pentagono John Kirby ha segnalato l’arrivo di dieci nuovi battaglioni russi nel sud e nell’est. Nonostante l’offensiva sull’est del Paese ieri i missili sono tornati a colpire la città di Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, che dall’inizio della guerra ha ospitato centinaia di migliaia di sfollati in fuga.

Altre denunce, ieri, alle truppe russe di aver attaccato e ucciso civili in fuga. È stato inoltre diffuso documento ufficiale con il quale il presidente russo Putin ha decorato la 64esima fucilieri, la truppa che ha operato a Bucha, il sobborgo di Kiev dove dopo la ritirata nelle settimane scorse era emerso un massacro con 300 civili uccisi e fosse comuni.

L’economia in Russia balla tra le parole di Putin e quelle della governatrice della Banca Centrale Elvira Nabiullina. Quest’ultima ieri ha dichiarato che le sanzioni “cominciano a colpire l’economia russa e il periodo in cui l’economia può vivere sulle scorte è limitato”. Putin poche ore dopo, senza mai nominare la governatrice della quale secondo diversi media occidentali ha rifiutato almeno un paio di volte le dimissioni anzi rinnovandole il mandato, ha provveduto a smentirla dando il rublo e l’economia in fase di stabilizzazione.

La diretta

ORE 21:50 – “ESERCITO UCRAINO HA RIPRESO CONTROLLO DI MARINKA” – Secondo il Kyiv Independent, l’esercito ucraino ha ripreso il controllo della città di Marinka, a meno di 10 km da Donetsk, occupata dai russi da metà marzo.

Secondo lo Stato Maggiore di Kiev, i militari hanno lanciato una controffensiva e ha cacciato le truppe russe dalla città del Donbass.

ORE 21:00 – BIDEN DOPO IL VERTICE CON GLI ALLEATI: “IMPORREMO COSTI ECONOMICI PESANTI A MOSCA” – “Questa mattina ho avuto un incontro con i nostri partner per discutere del nostro sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia. Ci impegniamo a continuare la nostra assistenza e ad imporre costi economici pesanti a Mosca”. Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden dopo la videochiamata con gli alleati sull’Ucraina.

ORE 20:20 – SCHOLZ ACCUSA: “PUTIN RESPONSABILE DI CRIMINI DI GUERRA IN UCRAINA”– Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si aggiunge ai leader occidentali che accusano il presidente russo Vladimir Putin di crimini di guerra in Ucraina.

Secondo il capo del governo federale tedesco, l’invasione dell’Ucraina da parte delle Russia è “una palese violazione del diritto internazionale”. Scholz ha evidenziato che le “migliaia” di civili uccisi dalle forze russe durante il conflitto costituiscono “un crimine di guerra” di cui Putin è responsabile.

ORE 20:08 – PORTAVOCE SEPARATISTI SMENTISCE TV RUSSA –“Nessuno ha usato il nuovo corridoio umanitario per i civili da Azovstal”. Lo ha detto Alexei Nikonorov, portavoce dei separatisti filorussi del Donbass, all’agenzia Ria Novisti. Dichiarazioni opposte rispetto a quanto riportato dalla televisione russa, secondo cui circa 120 civili sarebbero usciti dai sotterranei dell’acciaieria dove è asserragliata l’ultima difesa ucraina a Mariupol.

ORE 19:55 –  AZOV: “COMBATTEREMO FINO ALLA FINE MA SALVATE CIVILI E FERITI” – “Combatteremo, useremo ogni cartuccia che ci è rimasta, ma chiediamo alla patria di salvare i civili, i feriti e portare via i corpi”. Così su Telegram, il vice comandante del battaglione Azov, impegnato nella difesa di Mariupol.

ORE 19:04 – VERTICE LEADER OCCIDENTE: “ACCRESCERE ISOLAMENTO MOSCA” – Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto questo pomeriggio una nuova videoconferenza con il Presidente Usa Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Boris Johnson, quello canadese Justin Trudeau, quello giapponese Fumio Kishida e i presidenti di Polonia e Romania Andrzej Duda e Klaus Iohannis, presidente del Consiglio Ue Charles Michel, la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg. E’ stata condivisa, secondo quanto riferisce palazzo Chigi, la forte preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità in corso e l’esigenza di giungere quanto prima ad un cessate il fuoco per porre fine alle sofferenze della popolazione. I leader, secondo quanto riferisce palazzo Chigi, hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese. E’ stato espresso “ampio consenso sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca”.

ORE 18:44 – BATTAGLIONE AZOV: “ACCIAIERIA DISTRUTTA, TANTE PERSONE SOTTO MACERIE” –“Lo stabilimento dell’acciaieria di Mariupol Azovstal è praticamente distrutto. Sull’acciaieria sganciano delle pesanti bombe e sotto le macerie ci sono tante persone”. A riferirlo, secondo quanto riporta “Radio Svoboda”, è Sviatoslav Palamar il vice comandante del battaglione Azov.

ORE 18:30 – ACCIAIERIA AZOVSTAL, “EVACUATI 120 CIVILI” –  “Dopo l’ultimatum lanciato dall’esercito russo sono usciti 120 civili nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio”. Lo riferisce Interfax che cita come fonte il primo canale della tv di Stato russa. Il ministero della Difesa russo aveva esortato i combattenti ucraini e stranieri che si trovano nell’acciaieria ad arrendersi per mezzogiorno (le 11 ora italiana) e lasciare il sito disarmati tra le 14 e le 16. Secondo le autorità ucraine locali, nei sotterranei si sono rifugiati anche un migliaio di civili, tra donne, vecchi e bambini.

ORE 17:36 – “NESSUN CIVILE IN OSPEDALE BOMBARDATO A MARIUPOL” – Arriva la precisazione del consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha negato che dei civili fossero nascosti nell’ospedale di Mariupol vicino all’acciaieria Azovstal colpito da un bombardamento russo. La notizia era stata riportata da un parlamentare ucraino che parlava di 300 persone sotto le macerie. “Mariupol, in particolare la zona dell’Azovstal, è sotto pesante bombardamento ma da molto tempo nessuno si nasconde nell’edificio dell’ospedale distrutto” aggiunge.

ORE 16:54 – BOMBARDAMENTI SU ACCIAIERIA AZOVSTAL, DEPUTATO: “COLPITO OSPEDALE, IN 300 SOTTO MACERIE” – Secondo il parlamentare ucraino Sergiy Taruta, “i russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal. Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non ci sono ulteriori conferme. Nell’ospedale, secondo il tweet di Taruta, erano rifugiati i civili “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”. Secondo il Guardian, una gigantesca nube di fumo si è alzata sull’acciaieria Azovstal.

 

ORE 16:45 – Alisa, la bimba nel bunker di Mariupol insieme alla mamma dottoressa: “Voglio evacuare e andare dalla nonna”

ORE 16:20 – RUSSIA ESPELLE QUATTRO PERSONE DELL’AMBASCIATA AUSTRIACA – Persone “non grate”. Così sono state definite quattro persone dello staff dell’ambasciata austriaca a Mosca che il Cremlino ha espulso dal Paese. A riportare la notizia sono diverse agenzie di stampa russa, che citano il ministero degli Esteri guidato da Sergej Lavrov.

ORE 16:00 – Gas neon, litio, grafite, ma anche petrolio e carbone: dietro l’offensiva russa nel Donbass non c’è la volontà di proteggere la popolazione russofona ma di conquistare le risorse della regione separatista

ORE 14:45 – MOSCA: APERTO CORRIDOIO UMANITARIO PER LASCIARE MARIUPOL – Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l’esercito, “dalle 14 ora di Mosca” ha cessato il fuoco e aperto un corridoio umanitario affinché le formazioni ucraine lascino lo stabilimento Azovstal di Mariupol deponendo le armi. Lo riporta l’agenzia Interfax.

Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa del Cremlino, ad Azovstal è stata introdotta una “modalità di tregua totale” e le truppe di parte russa lungo l’intero perimetro di Azovstal sono state ritirate a distanza di sicurezza. In prossimità dell’impianto metallurgico, riferisce il ministero della Difesa, sono schierati tre convogli umanitari in tre direzioni e ha sottolineato che “la leadership della Federazione Russa garantisce la vita, la completa sicurezza e la fornitura di cure mediche qualificate a tutti coloro che hanno deposto le armi“.

ORE 14:40 – RUSSIA ESPELLE 37 DIPLOMATII EUROPEI – La Russia espelle 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi, come misura di ritorsione per provvedimenti analoghi presi contro diplomatici russi. Lo riferisce la Tass che cita il ministero degli Esteri russo.

ORE 14:30 – “RADERE AL SUOLO ACCIAIERIA AZOVSTAL” – Secondo la telefonata intercettata diffusa dal servizio di sicurezza ucraino, Mosca avrebbe dato l’ordine ai soldati russi di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. Nella telefonata un militare russo parla di un ordine impartito dall’alto. “Nonostante il numero superiore, gli occupanti russi non possono impadronirsi della Mariupol ucraina. Pertanto – scrive il servizio di sicurezza su Telegram – vogliono radere al suolo l’acciaieria Azovstal, dove i nostri combattenti tengono la difesa. Gli occupanti trascurano il fatto che anche dei civili si nascondono nell’impianto. I russi stanno preparando ‘sorprese’ da tre tonnellate dal cielo”.

Nella telefonata tra un militare e la moglie, sempre secondo quanto riferiscono i servizi di sicurezza di Kiev, “un tenente colonnello è venuto e ha detto: ‘Lo sperimenterai tu stesso, dammi retta. Immagina solo questa onda d’urto”. Alla domanda sul destino della popolazione civile, la risposta è eloquente: “Se ne sono andati tutti. Tutti quelli che volevano andarsene se ne sono andati. Sono rimasti solo i patrioti e quelli che si credono molto intelligenti”.

ORE 13:56 –  SCAMBIO PRIGIONIERI, NESSUNA REAZIONE DA MOSCA DOPO APPELLO MEDVEDCHUK – Il Cremlino ha visto l’appello pubblicato dal Servizio di sicurezza ucraino del politico Viktor Medvedchuk con una richiesta di scambio ma “non c’è ancora alcuna reazione” da parte di Mosca. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. Medvedchuk, detenuito in Ucraina, aveva chiesto a Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, di scambiarlo con personale militare e residenti a Mariupol. In precedenza, anche la moglie del politico ucraino Oksana Marchenko aveva chiesto a Putin di aiutarla in uno scambio che coinvolgesse il marito

ORE 13:50 – KADYROV: “OGGI LIBEREREMO ACCIAIERIA DI MARIUPOL” – L’acciaieria Azovstal di Mariupol sarà liberata “oggi stesso dai nazionalisti ucraini”. E’ quanto annuncia su Telegram il leader ceceno, Ramzan Kadyrov. “Oggi, con l’aiuto dell’Onnipotente prenderemo completamente Azovstal”, le sue parole.

ORE 13:00 – DI MAIO INCONTRA SINDACO MELITOPOL – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha accolto questa mattina alla Farnesina il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina, come rende noto il ministro Di Maio su Twitter. “Ancora una volta ci troviamo davanti a racconti dai quali emerge un quadro tragico. Continuiamo a dare il massimo per fermare le atrocità in Ucraina”, scrive il titolare della Farnesina.

Fedorov nelle scorse settimane era stato rapito da militari russi, liberato poi dopo diversi giorni di prigionia.

ORE 12:30 – ATTACCO RUSSO AL DONBASS LUNGO UN FRONTE DI 480 CHILOMETRI – Secondo quanto riferisce la BBB, l’esercito russo starebbe attaccando l’Ucraina orientale lungo un fronte di 480 chilometri. Obiettivo, come noto, è quello di prendere il pieno controllo del Donbass.

ORE 12:10 – SHOIGU: “OCCIDENTE FA DI TUTTO PER PROLUNGARE OSTILITÀ IN UCRAINA” – L’Occidente “fa di tutto per far durare” le ostilità in Ucraina. È l’accusa lanciata dal ministro della Difesa di Mosca Sergey Shoigu. Secondo l’alto ufficiale russo le forze armate del Cremlino stanno “costantemente realizzando il piano per la liberazione del Donbass,” dove “il personale militare sta dimostrando coraggio ed eroismo nello svolgere missioni di combattimento”.

“L’esercito russo sta adempiendo ai compiti stabiliti dal comandante supremo nell’ambito di un’operazione militare speciale. Il piano per la liberazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk viene attuato in modo coerente e si stanno adottando misure per stabilire una vita pacifica”, ha detto il ministro.

ORE 11:15 – LAVROV: “ESCLUSO USO DI ARMI NUCLEARI IN UCRAINA” – “La Russia non sta valutando la possibilità di utilizzare armi nucleari in Ucraina, stiamo parlando solo di armi convenzionali”. Sono le parole pronunciate dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista al canale televisivo India Today.

Il fedelissimo di Putin nel corso dell’intervista ha anche sottolineato che il Cremlino non è intenzionato a un “cambio di regime” a Kiev, “vogliamo che gli ucraini decidano da soli come vogliono vivere” e che nel Paese invaso ormai 55 giorni fa è “iniziata la seconda fase dell’operazione militare speciale”.

Lavrov ha anche smentito che le truppe russe stiano operando contro civili nel corso degli attacchi, parole ovviamente smentite dalle immagini e dai video della devastazioni provocate in particolare dall’aviazione russa. “Parlando della popolazione civile e del diritto umanitario internazionale, delle sue norme, posso assicurarvi ancora una volta che il nostro esercito sta agendo contro le infrastrutture militari e non contro i civili”, ha affermato il ministro degli Esteri russo.

ORE 10:55 – FORZA ARMATE RUSSE SGANCIANO BOMBE ANTI-BUNKER SULL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL – Il comandante del reggimento Azov, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha denunciato che le forze russe hanno sganciato bombe anti-bunker sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si nasconde l’ultima sacca di resistenza nella città. A riportarlo è Sky News.

Prokopenko ha affermato in un videomessaggio che i russi hanno utilizzato queste bombe pur sapendo che civili si trovano ancora nei tunnel del grande impianto.

ORE 10:05 – ULTIMATUM DA MOSCA “DEPONETE LE ARMI, ABBANDONATE ACCIAIERIA MARIUPOL E SARETE SALVI” – Un ultimatum è arrivato dal ministero della Difesa russo ai combattenti ucraini ancora all’interno dell’acciaieria di Mariupol. Da Mosca il messaggio è chiaro: arrendersi entro le 11 (ore italiane) e abbandonare lo stabilimento metallurgico Azovstal entro le 13-15, con chi deporrà le armi che avrà salva la vita.

“Data la situazione catastrofica che si è sviluppata nello stabilimento metallurgico Azovstal, oltre a essere guidate da principi puramente umani, le forze armate russe offrono ancora una volta ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri dalle 12 ora di Mosca (le 11 italiane) del 19 aprile 2022 di fermare eventuali ostilità e deporre le armi”, ha detto il colonnello generale Mikhail Mizintsev citato da Ria Novosti.

ORE 10:15 – LE PERDITE RUSSE NEL CONFLITTO (SECONDO KIEV) – Sono almeno 20.800 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto oggi l’Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’Esercito ucraino indica inoltre che dopo 55 giorni di conflitto si registrano anche 169 aerei da caccia abbattuti, oltre a 150 elicotteri e 158 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 802 carri armati russi, 386 pezzi di artiglieria, 2.063 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 132 sistemi di lanciamissili, otto navi, 1.495 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 67 unità di difesa antiaerea e 27 unità di equipaggiamenti speciali.

ORE 9:25 – INIZIATO ASSALTO RUSSO ALL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL – E’ iniziata questa mattina una delle battaglie campali di questo conflitto, forse tra le più decisive per le sorti della stessa Ucraina. I militari russi, come annunciato dal comandante delle repubblica popolare di Donetsk e portavoce militare dei separatisti filorussi della regione, Eduard Basurin, ha iniziato l’assalto all’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili.

ORE 8:00 – CONQUISTATA KREMINNA – Le truppe russe hanno conquistato la città di Kreminna, nell’Est dell’Ucraina. La città conta circa 20mila abitanti e dista circa 50 chilometri da Kramatorsk. Lo ha confermato il governatore di Luhansk Sergiy Gaiday. “Abbiamo perso il controllo della città, ci sono scontri in strada. I russi hanno ucciso chi cercava di andarsene — in particolare un’auto con quattro civili”.

ORE 7:30 – 126ESIMA BRIGATA SCONFITTA AL 75% – La 126ma Brigata di difesa costiera russa della flotta del Mar Nero “ha subito perdite pari al 75%”: ad affermarlo è l’ultimo rapporto operativo pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine.

ORE 7:00 – RUSSIA DENUNCIA: “UCRAINA HA BOMBARDATO VILLAGGIO VICINO BELGOROD” -Un villaggio nella regione russa vicino Belgorod, Golovchino, sarebbe stato bombardato dall’esercito ucraino. È quanto riferisce l’agenzia di Stato russa Tass, citando il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov. Al momento, secondo quanto riferito dallo stesso governatore, una donna è rimasta ferita nell’attacco ma non ci sarebbero vittime.

ORE 6:30 – MACRON: “DOPO BUCHA MAI PIU’ PARLATO CON PUTIN” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato un’intervista a France 5. Ha riferito che dopo il massacro scoperto a Bucha e in altre città non ha più parlato con il presidente russo Putin, “ma non escludo di farlo in futuro”.

ORE 6:15 – ONU: “TEMPI NON ANCORA MATURI PER CESSATE IL FUOCO” – Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite Martin Griffiths in conferenza stampa ha dichiarato che “i tempi non sono ancora maturi” per stabilire un cessate il fuoco e portare aiuti umanitari in Ucraina”.

ORE 4:30 – TRUMP SOLLECITA L’INTESA UCRAINA-RUSSIA – “Non ha senso che Russia e Ucraina non siano sedute a lavorare a un qualche tipo di accordo”, ha dichiarato l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che pure aveva definito quello della Russia in Ucraina come un genocidio. “Se non troveranno presto un accordo non rimarrà altro che morte e distruzione. (…) Questa guerra non sarebbe mai dovuta accadere, ma è accaduta. Una soluzione non sarà mai buona quanto quella che si sarebbe potuto trovare prima di lasciare spazio alle armi ma una soluzione esiste, e va trovata adesso, non più tardi, quando saranno tutti morti!”.

ORE 3:00 – USA: “NON ESCLUSA RUSSIA DA ‘STATI TERRORISTI’” – Gli Stati Uniti potrebbero considerare ufficialmente la Russia come uno stato “sponsor” del terrorismo. Lo ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price. I Paesi nella “black list” al momento sono Corea del Nord, Iran, Cuba e Siria. La decisione porterebbe a nuove sanzioni e restrizioni. Prevista per oggi una serie di videochiamate del presidente Joe Biden con alleati e partner per discutere il sostegno all’Ucraina e nuove iniziative contro la Russia.

ORE 2:30 – “40MILA CIVILI DEPORTATI DA MARIUPOL” – Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha dichiarato che circa 40mila civili sono stati “deportati con la forza” dalla città di Mariupol verso le regioni dell’Ucraina controllate dai russi.

ORE 1:30 – “1.000 CIVILI NEI RIFUGI A MARIUPOL” – Almeno mille i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal secondo il Consiglio comunale di Mariupol

ORE OO:30 – GLI ATTACCHI RUSSI – Pesanti bombardamenti hanno colpito Kharkiv secondo Ukraina 24. Per i media locali l’esercito ha respinto almeno sette attacchi russi nell’est del Paese.

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