La battaglia diventa sempre più dura a Severodonetsk nel 106esimo giorno di conflitto in Ucraina. I russi controllano quasi tutta la città. Le truppe ucraine stanno valutando il ritiro, ma sono ancora alla periferia della città. “Questa è una battaglia molto feroce, molto difficile. Probabilmente una delle più difficili di questa guerra”, ha detto Volodymyr Zelensky. Nella notte è stato bombardato per due volte dall’esercito russo l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca.

Secondo il Cremlino, Kiev ha subito pesanti perdite delle truppe in Donbass, costringendo l’Ucraina a riorganizzare la propria macchina bellica. Gli Stati Uniti ribadiscono il sostegno militare: continueremo a fornire le armi necessarie per vincere la guerra contro la Russia. La Repubblica popolare e autonoma di Donetsk ha un nuovo primo ministro, ed è un “russo”. Meglio, Vitali Khotsenko è un giovane ucraino di Dnipro che si è formato nell’Università statale di Mosca (la Limonosov) e ha prestato la sua opera al ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione russa.

Nessun accordo concreto sul grano, fallisce la mediazione turca. Per Mosca il grano può partire se vengono tolte le sanzioni. Il ricatto alimentare del Cremlino resta uno dei grandi nodi del conflitto.

LA DIRETTA

ORE 21:20 – ARCIVESCOVO KIEV: “SITUAZIONE CIVILI TRAGICA” – “La situazione della nostra popolazione civile nei territori occupati è tragica, e peggiora ogni giorno. E evidente che la guerra iniziata dalla Russia contro l’Ucraina, è di natura coloniale”. Lo denuncia l’arcivescovo maggiore di Kiev nel 106esimo giorno di guerra in Ucraina. “I combattimenti più intensi – spiega Sviatoslav Shevchuk- si verificano nelle regioni ucraine di Luhansk e di Donetsk. Allo stesso tempo, sotto le bombe si trova la maggior parte delle regioni dell’Ucraina dell’est, del sud e del centro. Stanno di nuovo cercando di trasformare l’Ucraina in una colonia, per di più, praticamente nel cuore dell’Europa. Questa guerra coloniale è accompagnata da omicidi, stupri, rapine e, purtroppo, dal fatto che la Russia esporta e vende sul mercato internazionale tutto ciò che può essere depredato in Ucraina”.

ORE 19:15 – MEDIA, 42MILA RICHIESTE AL CREMLINO SU SOLDATI DISPERSI – Nel mese di aprile il Cremlino ha ricevuto quasi 42mila richieste di informazioni su soldati che risultano dispersi o catturati in Ucraina da parte di loro amici o familiari. Lo riporta il portale investigativo russo IStories, citato dal Moscow Times, precisando che non ci sono riscontri su quante di queste segnalazioni siano state esaminate o abbiano ricevuto risposta. L’ultimo bilancio ufficiale di Mosca risale al 25 marzo ed era di 1.351 soldati caduti.

ORE 18:15 –  UCRAINA, BLOOMBERG: ATTESO OK COMMISSIONE CANDIDATURA UE – La Commissione europea dovrebbe raccomandare la prossima settimana di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’Ue con alcune condizioni legate allo Stato di diritto e alla legislazione anticorruzione. E’ quanto anticipa Bloomberg che cita fonti che hanno familiarità con il dossier. Il parere della Commissione dovrebbe arrivare nella riunione del Collegio del 17 giugno. La decisione pero’ essere confermata dai capi di Stato e di Governo dell’Unione europea che si riuniranno a Bruxelles il 23-24 giugno.

ORE 17:30 – ZELENSKY FIRMA DECRETO PER SANZIONI PERSONALI A PUTIN – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto che attua la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev di imporre sanzioni a diversi alti funzionari russi, tra cui il presidente Vladimir Putin.

ORE 16:30 – PUTIN: “LA RUSSIA NON FARA’ LA FINE DELL’URSS”- La Russia “non cadrà nella stessa trappola dell’Urss, la sua economia resterà aperta”. Lo ha detto Vladimir Putin parlando ai giovani imprenditori russi. Aggiungendo che la sfida che oggi ha di fronte il Paese è “tornare e rafforzarsi”. “Non avevamo un’economia chiusa. Bene, l’avevamo in epoca sovietica, quando ci siamo tagliati fuori, abbiamo creato la cosiddetta ‘cortina di ferro’, l’abbiamo creata con le nostre stesse mani. Non lo faremo ora, non cadremo nella stessa trappola”, ha detto Putin secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass. “La nostra economia – ha proseguito il presidente russo – sarà aperta. Coloro che non lo vogliono, deruberanno loro stessi, si stanno già derubando.

ORE 15:45 – CREMLINO: PER ORA NO STOP FORNITURE GAS AD ALTRI PAESI – Il governo russo non prevede per ora di bloccare le forniture di gas ad altri Paesi europei. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che, in un riferimento al pagamento delle forniture, ha detto: “Il sistema funziona, il sistema è stato adattato, e quelli che ricevono il gas stanno già lavorando sulla base del nuovo sistema”. Nelle settimane scorse il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato il pagamento in rubli delle forniture: l’escamotage trovato dalle aziende europee, per non violare le sanzioni, è stato quello di aprire un conto in euro presso Gazprombank, per procedere ai pagamenti, con l’istutito russo che poi converte automaticamente gli euro in rubli. Allo schema hanno rifiutato di aderire Polonia, Bulgaria, Finlandia, Olanda e Danimarca, che si sono così viste sospendere le forniture di gas.

ORE 15:02 – BOMBARDAMENTI A KHARKIV: “3 MORTI E 5 FERITI” – Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre cinque feriti in bombardamenti compiuti la scorsa notte dalle forze russe nella regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale della regione, citato da Ukrinform, secondo cui i raid hanno colpito il distretto di Novobavarsky.

ORE 14:39 – JOHNSON CONTRO RESA UCRAINA: “RIPUGNANTE UN CATTIVO COMPROMESSO” -Spingere l’Ucraina a un “cattivo compromesso”, a un accordo di pace imposto dalla Russia, sarebbe “ripugnante” e l’Occidente non deve farlo. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson a margine di un intervento pubblico nella contea del Lancashire durante il quale ha presentato un progetto di sostegno all’edilizia nazionale e alla possibilità di acquistare case nel Regno Unito fra le iniziative attraverso cui cerca di riconquistare consenso. Nel discorso il leader Tory ha poi attribuito agli “effetti dell’aggressione di Vladimir Putin” parte della responsabilità dell’impennata dell’inflazione nel Regno e “a livello globale”.

ORE 13:53 – RICOSTRUZIONE UCRAINA, VON DER LEYEN ASSICURA: “E’ NOSTRO DOVERE” – “Questo pomeriggio avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini” perché “ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo” perché “è un nostro obbligo morale” che va messo in atto “nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’apertura del festival Internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi a Roma.

ORE 12:55 – IL CREMLINO: NESSUN ACCORDO SUL GRANO DA VERTICE DI ANKARA – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto, parlando con i giornalisti, come riporta il Guardian, che ieri ad Ankara non è stato raggiunto alcun accordo sull’esportazione di carichi di grano ucraino attraverso il Mar Nero. La Turchia spinge per un accordo tra Russia e Ucraina per alleviare la crisi alimentare globale, negoziando un passaggio sicuro per il grano bloccato nei porti del Mar Nero e ieri ad Ankara si è svolto un incontro tra il ministro degli esteri turco Cavusoglu e il suo omologo turco Lavrov.

Peskov ha aggiunto che al momento non èè stato raggiunto nessun accordo sulla vendita di grano ucraino alla Turchia o a Paesi del Medio Oriente: lo riporta l’agenzia Interfax. “No, al momento non e’ stato raggiunto nessun accordo preciso. Il lavoro continua”, ha speigato Peskov secondo Interfax.

ORE 12:05 – PER IL MINISTRO DELLA DIFESA DI KIEV “MUOIONO 100 MILITARI UCRAINI AL GIORNO” – Sono circa 100 i militari ucraini che ogni giorno perdono la vita e 500 quelli che vengono feriti: lo ha annunciato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, su Telegram, riportato dall’agenzia Unian. Dall’altra parte, secondo Reznikov anche i russi subiscono forti perdite. L’aggressione russa, ha spiegato, ha avuto l’effetto di “unire maggiormente la leadership politico-militare”, rendendola “una squadra” che lavora con il comune obiettivo di “sconfiggere la Russia, non importa quanto possa essere difficile”

ORE 11:40 – ESERCITAZIONI CON 60 NAVI DA GUERRA RUSSA NEL MAR BALTICO – Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video delle esercitazioni su larga scala delle navi della flotta baltica al largo dell’enclave di Kaliningrad. Come precedentemente riportato nel dipartimento militare, partecipano alle manovre circa 60 navi da guerra di superficie, barche e navi di supporto, più di 40 aerei ed elicotteri, nonché fino a 2.000 militari della flotta baltica. Le esercitazioni si svolgono sia in mare che nei campi di addestramento nella regione di Kaliningrad e dureranno fino al 19 giugno.

ORE 10:55 – SINDACO DI SEVERODONETSK: “SITUAZIONE DIFFICILE MA GESTIBILE” – Le forze ucraine hanno ancora sotto controllo la zona industriale e le aree adiacenti nella città-chiave di Severdonetsk e la situazione è “difficile ma gestibile”. Lo ha affermato poco fa il sindaco Oleksandr Stryuk. Secondo il primo cittadino, le linee di difesa reggono tuttora nonostante l’intenso fuoco dell’artiglieria russa, che al contempo rende impossibile evacuare i circa diecimila civili intrappolati nella città

ORE 10:30 – DRAGHI: “SBLOCCARE PORTI PER EVITARE CATASTROFE ALIMENTARE, PROSPETTIVE CRESCITA IN PEGGIORAMENTO” –  “Come mostra l’ultimo Economic Outlook dell’Ocse, l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e a un forte aumento delle aspettative di inflazione”. È l’allarme lanciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo a Parigi i lavori della Riunione a livello ministeriale del Consiglio dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). “Le banche centrali hanno iniziato a inasprire la politica monetaria, portando a un aumento degli oneri finanziari”, ha aggiunto il premier.

Draghi ha anche discusso dalla questione del grano, sottolineando come “lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e delle migliaia di cereali che sono lì. Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l’unico”.

ORE 9:30 – KIEV: “CON ARMI A LUNGO RAGGIO RIPRENDIAMO SEVERODONETSK IN 2-3 GIORNI” – Con armi a lungo raggio occidentali l’Ucraina potrebbe “ripulire (dalle truppe russe) Severodonetsk in due o tre giorni”. Lo ha scritto su Telegram il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, spiegando che al momento l’esercito della Federazione assalta con forza la zona industriale ed è impossibile evacuare la popolazione.

ORE 09:00 – BOMBARDAMENTI NEL LUGANSK – I russi hanno continuato nella notte a bombardare la regione di Lugansk cercando punti deboli nella difesa di Severodonetsk, uccidendo almeno quattro civili e provocando numerose distruzioni. Lo afferma Sergiy Gaidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk su Telegram. “I russi continuano senza successo la ricerca dei punti deboli nella difesa di Severodonetsk, mentre sparano a quartieri pacifici e strutture industriali nella regione di Lugansk. Almeno quattro persone sono morte nella regione”.

ORE 08:45 – BOMBARDATO IMPIANTO AZOT A SEVERODONETSK, DENTRO 800 CIVILI – Bombardato per due volte dall’esercito russo tra ieri sera e la notte scorsa l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, riportato da Ukrinform, ma non ci sono informazioni sulla sorte dei civili. Dentro la fabbrica ci sarebbero anche alcune unità militari ucraine che, secondo i combattenti filorussi, sarebbero arretrati in seguito all’assalto dell’esercito di Mosca.

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ORE 08:30 – RUSSI PROVANO AD AVANZARE A SUD DI IZIUM – “Continuano i combattimenti a Severdonetsk ma, nelle ultime 48 ore, il Gruppo di forze orientale russo ha anche aumentato gli sforzi per avanzare a sud di Izium” dove si erano “bloccati ad aprile, dopo che le forze ucraine avevano fatto buon uso del terreno per rallentare l’avanzata russa”. E’ quanto si legge nel bollettino quotidiano dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina. “La Russia probabilmente cerca di riguadagnare slancio in quest’area per esercitare ulteriore pressione su Severdonetsk e per avere la possibilita’ di avanzare piu’ in profondita’ nell’oblast di Donetsk”, continuano gli 007.

ORE 04:00 – RUSSIA CAMBIA STRATEGIA SU SEVERODONETSK E SCHIERANO CARRI ARMATI VICINO ZAPORIZHZHIA – Un consigliere dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy afferma che le truppe russe hanno cambiato tattica nella battaglia per Severodonetsk. Oleksiy Arestovych ha detto mercoledì che i soldati russi si sono ritirati dalla città e ora la stanno martellando con artiglieria e attacchi aerei. Le forze russe hanno schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia. Lo riferiscono i media ucraini, citando un portavoce del ministero della Difesa ucraino.

ORE 03:15 – TROVATI ALTRI CORPI A MARIUPOL – Le autorità ucraine affermano che i lavoratori hanno estratto decine di corpi dagli edifici distrutti nella città devastata di Mariupol in una ”carovana infinita della morte’.

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ORE 03:00 – ZELENSKY: “RUSSIA SI SENTE FORTE, NON È DISPOSTA A NEGOZIARE” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che la Russia non è disposta a negoziare la fine della guerra perché si sente ancora forte. Zelenskyy ha detto mercoledì ai leader delle corporazioni statunitensi che la partecipazione della Russia ai negoziati “Non è possibile ora perché la Russia può ancora sentire il suo potere e ha aggiunto: ”Dobbiamo indebolire la Russia e il mondo dovrebbe farlo.” Il presidente ucraino ha chiesto sanzioni ancora più severe per indebolire economicamente la Russia.

ORE 02:00 – GUTERRES: “l’INVASIONE RUSSA DEVE FINIRE” – “L’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere”: lo scrive in un tweet il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

ORE 01:00 – KIEV: OLTRE 1.100 RAID AEREI CONTRO RUSSI DA INIZIO GUERRA – Le forze ucraine hanno lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l’esercito russo dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto il comando dell’aeronautica di Kiev, precisando che sono stati colpiti obiettivi come armamenti, truppe e centri logistici. Lo riporta il Kyiv Independent.

ORE 00:30 – RAPPORTO NAZIONI UNITE: MILIONI DI PERSONE A RISCHIO POVERTA’ A CAUSA DELLA GUERRA – Un rapporto delle Nazioni Unite afferma che la guerra in Ucraina sta aumentando le sofferenze di milioni di persone a causa dell’aumento dei prezzi di cibo ed energia, che si aggiungono alle difficoltà causate da una crescente crisi finanziaria, dall’impatto della pandemia di Covid e dai cambiamenti climatici. Il rapporto sottolinea che la guerra “ha esacerbato una crisi globale del costo della vita mai vista in almeno una generazione” e sta mettendo a rischio l’obiettivo delle Nazioni Unite di porre fine alla povertà estrema nel mondo entro il 2030.

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