Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in visita a Washington, ha comunicato nel suo incontro odierno con i membri del Congresso statunitense che l’Ucraina sta ottenendo significativi passi avanti nel conflitto con la Russia. A riferirlo è il rappresentante repubblicano Michael McCaul, che ha cercato di minimizzare le crescenti divergenze tra i repubblicani riguardo al sostegno finanziario e militare a Kiev, affermando che la maggioranza del partito sostiene questa posizione, e aggiungendo che deve esserci fiducia in una strategia chiara per la vittoria dell’Ucraina.

“La guerra di logoramento non vincerà”, ha proseguito “perché è questo ciò che vuole Putin, cioè spezzare la volontà del popolo americano e degli europei”. Le posizioni e le richieste di Zelensky nel vertice privato con i circa 50 senatori invece, sono state improntate sugli aiuti militari: “Se non otteniamo armi perderemo la guerra”, riportano le stesse fonti americane.

Nel rispondere alle persistenti domande dei giornalisti riguardo all’impegno per pianificare una discussione su un pacchetto di aiuti all’Ucraina di 24 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, il presidente della Camera degli Stati Uniti, il repubblicano Kevin McCarthy, si è limitato a definire come “buono” e “produttivo” l’incontro con il presidente ucraino definendo la spesa interna come una priorità rispetto a quella esterna: “Dobbiamo prenderci cura delle esigenze fiscali qui in America”. Nessun impegno dichiarato su aiuti all’Ucraina, dunque, ma solo la prospettiva di valutare priorità. A prendere le distanze, il capogruppo al Senato Mitch McConnell che ha ricordato come “Il sostegno americano all’Ucraina non è beneficienza” e che “indebolire il potere militare della Russia serve come deterrente per il nostro avversario strategico primario, la Cina”.

Redazione

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