Il caso
Guerriglia a via Santa Lucia, emessi 4 Daspo “fuori contesto”: vietati gli stadi per 5 anni per gli scontri con le forze dell’ordine
Le immagini della vera e propria guerriglia andata in scena a Napoli lo scorso 23 ottobre fecero il giro del mondo. La rabbia esplose nel giorno in cui scattava il coprifuoco dalle 23 e, nel corso del quale, poche ore dopo, il governatore Vincenzo De Luca annunciò di voler chiedere al governo il lockdown per la Campania per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Per quella notte di follia tra le strade che costeggiano Palazzo Santa Lucia, il Questore di Napoli ha emesso quattro provvedimenti di Divieto di accesso alle manifestazioni sportive, un Daspo “fuori contesto”, per la durata di 5 anni con l’obbligo di comparizione per i primi due, nei confronti di 4 napoletani tra i 24 e i 33 anni, di cui tre con precedenti di polizia.
I quattro sono stati denunciati in quanto ritenuti responsabili di devastazione, aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità eversiva, commessa in occasione di un corteo non autorizzato sfociato, all’esterno della sede della Regione Campania in violenti scontri con le Forze dell’Ordine.
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In strada quella sera scesero centinaia di persone che si ritrovarono, intorno alle 23, in via Santa Lucia nei pressi della sede della Giunta Regionale della Campania. Ci furono momenti di forte tensione con le forze dell’ordine con il lancio di bottiglie, il rogo di alcuni cassonetti dell’immondizia e l’assalto ai mezzi delle forze dell’ordine causando il ferimento di due poliziotti e quattro carabinieri.
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