Scontri violenti, teste fracassate, lanci di sassi e bottiglie. È lo scenario da guerriglia che ha avuto luogo questa notte a Tavazzano con Villavesco, nel Lodigiano, davanti la sede della ditta di logistica Zampieri in via Orecchia, durante un presidio organizzato dalla Cobas e dai lavoratori licenziati da un’altra ditta di logistica di Piacenza.
Alla fine degli scontri, nove persone sono state soccorse dai sanitari del 118, e per una di loro è stato ritenuto necessario il ricovero al policlinico di Pavia per un trauma facciale grave.
A spiegare cosa è successo sono i sindacati, che erano presenti per sostenere i lavoratori della FedEx Tnt di Piacenza, una battaglia per il reintegro dei 272 operai che verranno lasciati ‘a spasso’ dopo la scelta dell’azienda di lasciare l’Hub emiliano. Alla Zampieri infatti è stata momentaneamente spostata l’attività di logistica dopo la chiusura dello stabilimento di Piacenza.
Le accuse che arrivano dalla Cobas sono gravissime: secondo il sindacato il presidio dei lavoratori FedEx di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni, frammenti di bancali, sassi e bottiglie “da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni“. Secondo la ricostruzione del sindacato il presidio dei circa 40 lavoratori di Si Cobas sarebbe stato attaccato da una “squadraccia” “mimetizzatasi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro”.
Con un video pubblicato sui social dai Cobas, il sindacato denuncia come “la polizia è sul posto in assetto antisommossa, ma non muove un dito finché gli aggressori, guidati dai responsabili di Zampieri, non riescono a fare arretrare il presidio dei lavoratori ad alcune decine di metri dai cancelli del magazzino. È proprio in questi istanti che Abdelhamid Elazab, lavoratore SI Cobas della FedEx di Piacenza, viene colpito alla testa da un pezzo di bancale, restando a terra esanime e in una pozza di sangue”.
Il sindacato ha quindi annunciato uno sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica il prossimo 18 giugno, mentre il giorno successivo una manifestazione si svolgerà a Roma.
La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto la scorsa notte davanti ai cancelli della Zampieri. I carabinieri stanno ascoltando in questore ore le persone che erano presenti in via Orecchia durante i tafferugli in cui un operaio è rimasto gravemente ferito.
Ma dai primi accertamenti degli inquirenti vi sarebbe anche una seconda versione sui fatti accaduti a Tavazzano con Villavesco: gli scontri potrebbe essere dovuti al fatto che i dipendenti della Zampieri volessero uscire dai cancelli, venendo bloccati dagli operai che protestavano. Spetterà quindi alla Procura di Lodi far luce su quanto accaduto.
C’e’ una doppia versione dei fatti su quanto accaduto stanotte, a Tavazzano con Villavesco, dove sono arrivati lavoratori della FedEx di Piacenza in presidio contro licenziamenti, che hanno impedito l’uscita dei camion dall’azienda di logistica Zampieri. “Ritengo ci siano state guardie private travestite da lavoratori che hanno assaltato i lavori che, tranquilli, stavano manifestando” ha detto dal sindacato SiCobas, Fulvio di Giorgio. Dai primi accertamenti degli inquirenti che hanno sentiti i testimoni e proseguiranno con le indagini, gli scontri sarebbero stati dovuti al fatto che i dipendenti dell’azienda Lodigiana volevano uscire dai cancelli liberamente. Nove feriti tra i quali anche il ferito piu’ grave. Sara’ quindi la Procura di Lodi, con l’indagine aperta, a far luce su quanto accaduto. (