Sono passati ormai più di dieci anni da il triste incidente domestico accaduto a Lali Juárez, una ragazza argentina, all’epoca diciottenne. Lali ha raccontato che il 25 febbraio, mentre era a casa da sola stava utilizzando un elettrodomestico e la sua giacca ha preso fuoco. Lali spaventata dalle fiamme ha agito nel modo sbagliato e ha iniziato a correre, ha aperto la porta e le fiamme a contatto con l’ossigeno venivano alimentate. La ragazza, oggi 29enne, ha raccontato che quel giorno ha chiamato l’ambulanza, ma non arrivava, quindi ha chiamato la mamma di una sua amica che l’ha portata in ospedale. Da li non ha più tanti ricordi.

Si è ritrovata con il 30 per cento del suo corpo con bruciature di terzo grado. Lali ha trascorso tre mesi in ospedale, tra cui uno in terapia intensiva e si è dovuta sottoporre a 33 interventi chirurgici fatti tre volte a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì. La prima volta che si è vista allo specchio era con la zia e per Lali vedere le braccia, il petto e il collo completamente pieno di cicatrici è stato orrendo. Da quel giorno non si è vista allo specchio per molto tempo. Non usciva più di casa a causa della vergogna e della paura del giudizio altrui. Anche quando andava all’università, indipendentemente dalla stagione invernale o estiva, lei era sempre coperta.

Un bel giorno però Lali scopre l’esistenza dei tatuaggi curativi fino a quel momento non sapeva che si poteva tatuare su cicatrici enormi come le sue. Ne ha parlato con suo padre e piano piano con paura ha iniziato a tatuarsi. Grazie alla fondazione Mandinga Tatoo, ha avuto la possibilità di tatuarsi la parte del corpo rovinata dal fuoco, in maniera completamente gratuita. Oggi Lali è una ragazza sicura di sé, esce e ha riiniziato a vivere. Come spesso dice, non si ritiene un esempio ma semplicemente una ragazza che nonostante tutto è sopravvissuta.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia