Ha trovato una via di fuga e di salvezza grazie alla sua professoressa di italiano, denunciando tutto ai carabinieri. Così la 14enne di Ostia, di origini bengalesi, è riuscita a sfuggire alle violenze e vessazioni di sua madre e suo fratello che la obbligavano a indossare il velo e a lasciare la scuola per sposarsi nel suo paese di origine.

La denuncia

A Repubblica la ragazza ha raccontato che i genitori le hanno imposto di lasciare la scuola per sposarsi in Bangladesh, luogo in cui lei non vuole andare. In casa si parla solo bengalese e si seguono i dettami culturali e religiosi dell’Islam che, ovviamente, non comprendono la violenza.

Ai militari la giovane ha riportato dettagliatamente le violenze psicologiche subite per mesi nell’appartamento dietro la stazione di Ostia, dove vive con la famiglia da più di dieci anni.

Grazie al sostegno dell’insegnante, la 14enne trova il coraggio di denunciare i maltrattamenti subiti tra le mura domestiche. E lo fa dopo l’ennesimo litigio: si presenta in caserma ancora con il volto ancora livido e con dei vistosi graffi sulla parte sinistra della fronte, segni dall’aggressione subita poche ore prima.

Alla ragazza, ora affidata agli assistenti sociali in una struttura protetta per minori, è stato diagnosticato dai medici dell’ospedale Grassi di Ostia un trauma cranico minore per essere stata scaraventata violentemente contro il muro e i mobili dal fratello di 17anni durante la lite. Le vengono riscontrati i sintomi da stress legato alla violenza.

Del caso se ne occupa la procura di Roma e la procura dei minori. I genitori sono stati denunciati per maltrattamenti e lesioni personali.

Il caso simile alla vicenda di Saman Abbas

La vicenda poteva avere lo stesso triste epilogo di quella di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa da Novellara, provincia di Reggio Emilia, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio scorso. Sarebbe stato lo zio della giovane 18enne di origine pakistana a ucciderla. Saman Abbas si era infatti ribellata alla famiglia che aveva combinato il suo matrimonio in Pakistan con un cugino.

L’uomo, Danish Hasnain, arrestato a Parigi perché sospettato di essere l’autore del presunto omicidio della nipote, è in attesa dell’udienza sulla sua estradizione dalla Francia in Italia. Si deciderà il 24 Novembre prossimo, in corte d’appello a Parigi, sulla richiesta di estradizione in Italia di Danish Hasnain. Lo zio, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, è indagato per sequestro, lesioni e omicidio.

Redazione

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