Pochi giorni e il 18 maggio farà capolino nelle nostre vite con novità, regole e nuove indicazioni per l’agognata ripartenza. Quasi certamente dopo bar e ristoranti, sarà la volta dei negozi, e se per i brand con una rete di franchising sparsi in tutto il mondo non sarà difficile ricominciare, diversa è la situazione per i marchi storici che vivono di tradizione. Ma in tempo di Covid anche loro dovranno reinventarsi o, meglio, modernizzarsi. È un ossimoro che stride con chi ha fatto della memoria e dei segreti tramandati da generazione in generazione il proprio fiore all’occhiello. “In questi due mesi – racconta Maurizio Marinella, produttore di cravatte sartoriali  – ci siamo dovuti reinventare. Abbiamo creato un e-commerce, modalità di vendita che prima non utilizzavamo. Ci sono giunte pochissime richieste, qualcuna da varie parti di Italia, la maggioranza da americani e inglesi”.

Il made in Naples di Marinella è uno status symbol riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo: non c’è volto noto che non abbia indossato almeno una volta una sua cravatta o un foulard. Ora anche questo brand cambia volto e si trova a fare i conti con una situazione che impone regole e comportamenti nuovi. È cambiato tutto – aggiunge Marinella – L’accoglienza era il cuore della nostra modalità di vendita, offrire il caffè ai clienti e conoscerli di persona era per noi la normalità, ora entreranno uno per volta, a distanza e in un negozio che non sarà più quello di sempre poiché, con l’aiuto di un architetto, abbiamo ripensato tutti gli spazi”. Nonostante i cambiamenti improvvisi, però, Marinella è uno di quelli che vede sempre il bicchiere mezzo pieno: “Non vediamo l’ora di ricominciare – conclude – Sono positivo e propositivo. Per quanto riguarda le vendite non so cosa succederà”.

Lasciando la riviera di Chiaia e passeggiando verso via Carlo Poerio, c’è la gioielleria Della Corte, altro simbolo di Napoli. I loro gioielli fanno brillare le donne partenopee, e non solo, dal 1949 e forse sarà proprio questa lunga storia familiare, intrecciata alla tradizione, la chiave per ricominciare. Nel caso di Della Corte la vendita online era una modalità già utilizzata: la gioielleria ha continuato a considerare l’e-commerce come vetrina per le sue creazioni, ma ora pensa a un’inversione di tendenza. “Siamo pronti a riaprire – spiega Carla Della Corte – e stiamo valutando tutte le ipotesi per farlo nel migliore dei modi e nel rispetto delle regole”. Ma cambiare non sempre fa rima con nuovo. Anzi, rifugiarsi nel passato, a volte, può essere la scelta più rivoluzionaria. “Una possibilità – aggiunge Della Corte – potrebbe essere quella di recarci a casa dei nostri clienti, per mostrare i gioielli e le collezioni, un po’ come si faceva in passato”. Tante cose sono già cambiate e altrettante sono in viaggio per arrivare con vesti nuove. Non resta che scoprire in che modo torneremo a specchiarci nelle vetrine.