Intrappolato nella rete del consenso facile
I cinque minuti da leader di Marco Furfaro, il pensierino da seconda elementare che ti fa leader

“Il governo Meloni in poche parole. La #sugartax che, studi alla mano, mette un freno a cibi che fanno male ai bambini, ma che penalizza le multinazionali, rinviata. La #tampontax che colpisce le donne che certo non possono fare a meno di un bene essenzionale, in vigore e addirittura aumentata. Contro le donne, contro i bambini, al servizio delle multinazionali”. È un tweet di tre giorni fa del deputato Pd Marco Furfaro. Il refuso lo abbiamo lasciato. Ma non per metterlo alla berlina. È vero, volevamo sfotticchiarlo.
Il tweet da record
Poi, però, siamo andati a guardare meglio e abbiamo notato che il suo è stato quasi un tweet da record personale. 150mila visualizzazioni, oltre duemila like e bla bla bla. E abbiamo concluso che è responsabilità di Furfaro fino a un certo punto. È quasi una vittima del sistema che “voi” avete messo su (con la regia occulta delle multinazionali, ovviamente). Della società, oseremmo dire. Il povero Furfaro intrappolato nella rete del consenso facile.
Il pensierino elementare che ti trasforma in statista
Più il pensierino che elabori è da seconda elementare, di una semplicità quasi nauseabonda, più la tua notorietà sui social network cresce. Più puoi immaginare un futuro da leader politico. Da statista. Certo occorre abnegazione. Bisogna impegnarsi. Studiare. Magari provare le interviste tv provando le pose allo specchio come De Niro in “Taxi driver”. Ti senti come uno che ce la può fare. Fino a quando qualcuno prende la discussione sul serio e ti chiede: davvero credi alle boiate che scrivi?
© Riproduzione riservata