Le donne della resistenza
I diritti umani negati alle donne, a Imbavagliati le testimonianze di giornaliste e attiviste che si battono per gli ultimi
Katsiaryna Andreyeva e Darya Chultsova sono due giovanissime giornaliste di Belsat, emittente televisiva polacca che trasmette anche in Bielorussia, che avevano semplicemente ripreso e coperto le manifestazioni antigovernative dello scorso novembre e per questo sono state incarcerate e condannate con una detenzione di due anni per “avere organizzato un evento volto a turbare l’ordine pubblico”.
Fortuna Bellisario era una donna del Rione Sanità di Napoli, casalinga e affettuosa madre di tre bambini. A soli 37 anni viene uccisa, proprio l’otto marzo del 2019, da suo marito Vincenzo Lo Presto, operaio edile di 43 anni, che già le aveva usato violenza. Da pochi giorni la notizia che il suo assassino, dopo solo due anni di carcere, è agli arresti domiciliari: un provvedimento giudiziario che ha provocato grande rabbia e sconforto in chi amava Fortuna e da parte di tutti quegli enti, associazioni, volontari che difendono le donne dal femminicidio, invitandole a denunciare.
Sono solo alcune delle storie che si racconteranno nel corso dell’incontro, ideato dalla giornalista Désirée Klain, “Imbavagliati, le Donne della Resistenza” venerdì 12 marzo alle ore 17.30 e realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e con il patrocinio di Articolo21. Il webinar sarà trasmesso sulle pagine di IMBAVAGLIATI (www.imbavagliati.it) e sulle pagine di EUROCOMUNICAZIONE dirette da Giovanni De Negri, portali eurocomunicazione.com ed eurocomunicazione.eu oltre ai social Facebook, Twitter, YouTube e Instagram. In onore delle settantamila italiane che eroicamente portarono avanti la Resistenza al femminile durante la seconda Guerra Mondiale e nel mese dedicato alla donna, il focus accenderà una luce, attraverso testimonianze dirette dall’Italia e dal mondo, sui diritti umani negati a giornaliste, attiviste che si battono strenuamente per difendere gli ultimi.
Dopo gli interventi della portavoce di Articolo21 Elisa Marincola, del Segretario generale aggiunto Fnsi e membro del comitato direttivo dell’European federation of journalists (Efj), Anna Del Freo e del presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, aprirà l’incontro Fatou Diako, presentandosi per la prima volta nel suo nuovo ruolo di Presidente di Articolo21 Campania. L’attivista ivoriana nella variegata esperienza di fondatrice dell’associazione HAMEF si è occupata, sotto diversi profili, della tutela femminile delle donne immigrate: dalla sanitaria, alla burocratico-legale, incontrando diverse tipologie di donna con esigenze, trascorsi e condizioni differenti.
Parlerà dei tragici avvenimenti in Bielorussia – dove attualmente sono in carcere 250 prigionieri politici, molti dei quali già processati e condannati ad una pena detentiva dai 2 ai 10 anni senza essersi macchiati di alcuna violenza, ma soltanto per il loro dissenso – la giornalista Ekaterina Ziuziuk, nuova Presidente del Presidio di Articolo21 del Trentino Alto Adigee portavoce dell’Associazione bielorussi in Italia “Supolka”.
Affronterà la delicata situazione delle donne nel continente africano, ma anche dei progressi compiuti negli ultimi anni ricordando la storica nomina di una donna africana ai vertici del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala, la giornalista e direttrice di Focus on Africa, Antonella Napoli; tra l’altro l’analista di questioni internazionali, è autrice de’ “Il vestito azzurro”, in libreria dal 18 febbraio con People, che affronta proprio il tema delle donne in Sudan. Farà un approfondimento della condizione femminile nell’Islam, l’antropologa culturale, giornalista e esperta di Medio Oriente, Tiziana Ciavardini, autrice con il sociologo della comunicazione Marino d’Amore del libro “Fammi parlare” (Primiceri Editore). L’intento del volume, da pochi giorni nelle librerie, è analizzare lo stato di salute dell’informazione in Italia e nel mondo.
La giornalista Ida Palisi, responsabile del portale Napoli Città Solidale, parlerà delle donne protagoniste di azioni di emancipazione dal disagio e dall’emarginazione, con il sostegno del terzo settore a Napoli. Infine si denuncerà il femminicidio attraverso la coraggiosa voce dell’avvocato Manuela Palombi, in rappresentanza dell’associazione “Forti Guerriere”, le donne della Sanità che in questi giorni stanno protestando contro la scarcerazione di Vincenzo Lo Presto, il marito e assassino di Fortuna Bellisario, in seguito alla decisione del giudice nell’aver concesso la detenzione domiciliare, ritenendolo “non socialmente pericoloso”.
“Imbavagliati” è un festival internazionale di giornalismo civile, ideato e diretto da Désirée Klain, che a Napoli dal 2015 dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare.
“Imbavagliati- Festival Internazionale di Giornalismo Civile”, prodotto dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria”, è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati, realizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, la Fondazione Banco di Napoli, l’UsigRai, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21 e con il patrocinio di Amnesty International Italia.
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