Cultura
I misteri di San Gennaro: I luoghi della prima liquefazione e l’insospettabile legame con un grande poeta
Il nostro viaggio alla scoperta della Napoli insolita e misteriosa prosegue risalendo l’antica Via Antiniana. All’altezza dell’attuale Via Salvator Rosa e continuando lungo Via Conte della Cerra, riscopriamo i luoghi storicamente legati al passaggio del Santo. Una lapide discosta, spesso ignorata da passanti e turisti, reca memoria del primo miracolo storicamente documentato di liquefazione del sangue del patrono, siamo nel 1389, quando durante il trasporto delle reliquie di Gennaro le ampolle del sangue si urtarono, originando la prima liquefazione.
Meglio conosciuta della lapide commemorativa, è la Chiesa di San Gennaro ad Antignano, anche nota come “la piccola Pompei”, luogo di culto del Vomero e tappa obbligata per chiunque volesse ripercorrere le tappe significative del martirio e della trasposizione delle reliquie del Santo. Alcuni storici, nel corso dei secoli hanno azzardato un’ipotesi che lascia sbalorditi: negli stessi luoghi dove oggi sorge la lapide, sarebbe infatti sepolto il sommo poeta Virgilio. Non è certo infatti che le spoglie di Virgilio riposino a Piedigrotta, dove risiede il mausoleo ufficiale che ospita i corpi del poeta latino e di Giacomo Leopardi. Quello che è certo è che il ruolo simbolico che Virgilio ha ricoperto per la città di Napoli in epoca pagana, riporta molte similitudini con il culto del martire Gennaro.
Ritenuto mago oltre che poeta, Virgilio veniva consultato dalla città come un nume tutelare, in grado di difendere il popolo partenopeo da pestilenze e carestie e di assicurargli, tramite la sua protezione, un fulgido avvenire. Ai suoi poteri è attribuita addirittura la comparsa della grotta che collegava il centro a Pozzuoli, e che avrebbe in seguito evitato ai pellegrini di dover superare le colline lungo il percorso sacro che giunge fino al Rione Terra. Le reliquie del martire, dopo la sua morte, furono invece trasportate lungo la via “per colles” (letteralmente “lungo le colline”), ritenuta più sicura, passando per l’attuale Via Terracina, fino al luogo dove oggi sorge il Santuario intitolato al Santo, dove esiste un culto ancora forte, alimentato continuamente da folle di devoti fedeli. La sovrapposizione dei culti non ebbe però vita facile, soprattutto nel medioevo, quando il papato intervenne per restituire il primato del culto di Gennaro, rigettando il culto pagano per Virgilio nei cassetti della Storia.
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