I mondiali di nuoto stanno per entrare nel vivo. Da domani, a Doha, l’Italia attende nuove imprese che arricchiscano un medagliere già impreziosito dai primi risultati dei nostri atleti. L’obiettivo è quello di migliorare, se possibile, la buona performance della rassegna iridata dello scorso anno, quando a Fukuoka l’Italia del nuoto riuscì a portare a casa tredici medaglie. L’ultimo squillo è arrivato ieri grazie all’argento conquistato dalla staffetta 4X1500, conquistato dal quartetto formato da Gabrielleschi, Bridi, Paltrinieri ed Acerenza, che si è arreso all’Australia soltanto al fotofinish, precedendo l’Ungheria. L’Italia è quinta nel medagliere, in cui brilla in particolare l’oro conquistato mercoledì da Giorgio Minisini nella finale del solo libero di nuoto artistico – secondo alloro per l’atleta romano dopo l’argento nel singolo tecnico.

Un anno fa in Giappone Minisini dovette dare forfait per infortunio, mentre Paltrinieri ebbe problemi che di fatto lo estromisero dalla lotta per le medaglie; adesso l’Italia li ha recuperati entrambi, dunque l’umore è improntato all’ottimismo. “Aver recuperato questi autentici fuoriclasse è ovviamente motivo di orgoglio e di speranza, ci sono ancora tante gare e siamo convinti che potremo toglierci molte soddisfazione” spiega Andrea Pieri, vicepresidente vicario della federazione in partenza per il Qatar: “Attenzione anche a Lorenzo Zazzeri, che è in ottima forma e potrebbe darci ancora tante gioie” avverte il dirigente azzurro.

Chi vive una situazione di particolare tensione sono sicuramente le due formazioni di pallanuoto, maschile e femminile, da sempre ai vertici nelle competizioni internazionali ma ancora non qualificate per i giochi olimpici di Parigi. A Doha sono in palio quattro pass olimpici per gli uomini e due per le donne; otto nazionali sono ancora in cerca della qualificazione ai giochi. Tra le donne, oltre all’Italia, Ungheria, Kazakistan, Singapore, Canada, Brasile, Nuova Zelanda e Gran Bretagna; a contendere la qualificazione agli azzurri invece Croazia, Serbia, Cina, Kazakistan, Brasile, Montenegro e Romania.

La situazione in partenza era ovviamente più semplice per i ragazzi di Campagna che sarebbero già un passo avanti se non avessero gettato al vento una clamorosa occasione di vittoria contro l’Ungheria mercoledì; adesso non è più concesso sbagliare agli ottavi di finale pena l’addio a Parigi 2024.

Le ragazze di Silipo invece stanno andando alla grande e con il terzo successo consecutivo – ieri hanno sconfitto il Canada dopo aver battuto Gran Bretagna e Sudafrica – hanno raggiunto il primo posto del girone D. Vincendo la prossima sfida, quella dei quarti di finale, Parigi sarebbe conquistata, salvo exploit di una delle altre due pretendenti (Ungheria e Canada su tutte). In caso di sconfitta sarebbe probabilmente tutto rimandato al mini-torneo delle eliminate ai quarti. Ma nessuno in casa Italia ci vuole pensare.