Lo studio di Harvard
I parcheggi pieni degli ospedali di Wuhan raccontano un’altra storia: “Il coronavirus già c’era ad agosto”
Un anomalo incremento del numero di auto ferme davanti ai principali ospedali di Wuhan, in Cina, da settembre scorso, certificato da alcune immagini satellitari, suggerisce che il coronavirus potrebbe essersi diffuso in città già mesi prima di quanto non sia stato riconosciuto dalle autorità di Pechino.
È quanto emerge da uno studio della Harvard Medical School, Boston University of Public Health e Boston Children’s Hospital, dopo un’analisi delle immagini satellitari dei parcheggi dei principali centri ospedalieri di Wuhan tra gennaio 2018 e aprile 2020.
Secondo lo studio, di cui riferisce oggi la Cnn, le immagini mostrano “un forte incremento” del numero di auto a partire da agosto 2019, con un picco a dicembre scorso. Inoltre, tra settembre e ottobre del 2019, in almeno sei ospedali si è registrato il numero massimo di afflusso di auto. Gli autori dello studio hanno anche appurato che le ricerche online di parole riconducibili a sintomi da Covid-19, come “diarrea” e “tosse” sono notevolmente aumentate circa tre settimane prima del picco dei contagi confermati in Cina a fine 2019
Gli esperti hanno concluso che non è possibile correlare con assoluta certezza l’aumento del traffico davanti agli ospedali al Covid-19, ma l’evidenza “supporta altri lavori recenti che mostrano come l’emergenza si sia manifestata prima dell’identificazione” del coronavirus “al mercato del pesce” di Wuhan, a fine dicembre.
E questi risultati confermerebbero anche “l’ipotesi che il virus sia emerso in maniera del tutto naturale nella Cina meridionale e che fosse potenzialmente già in circolo al momento del cluster di Wuhan“. Da parte sua, John Brownstein, dell’ospedale pediatrico di Boston, ha detto alla Abc che “stava accadendo qualcosa già ad ottobre”.
“Chiaramente, un certo livello di disagio sociale si stava manifestando ben prima del periodo identificato come l’inizio della nuova pandemia di coronavirus. Si tratta solo di provare a mettere insieme un complicato enigma di ciò che stava accadendo in quel momento”, ha aggiunto.
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