Si brinda, a via di Campo Marzio
I tre regali di Meloni per il compleanno di Conte: assalto alle banche, salario minimo e più intercettazioni
Per il compleanno di Giuseppe Conte, che ieri ha compiuto 59 anni, gli auguri non bastavano. Ci voleva un regalo (e che regalo… Anzi: quanti regali!) dal governo Meloni. E al posto di una bicchierata tra amici, la video call con gli altri leader delle opposizioni. Tutti, tranne Italia Viva che non partecipa alla festa.
Il Consiglio dei Ministri di lunedì ha incartato e infiocchettato un pacchetto prezioso: gli extraprofitti degli istituti di credito da tassare, proprio come nella wishlist dei Cinque Stelle. Quello che Conte chiedeva, Conte ha avuto. Si brinda, a via di Campo Marzio. Certe decisioni del governo meritano un giudizio a 5 stelle, avranno pensato gli Attivisti. E non solo loro. Atmosfera festosa anche tra gli alleati all’opposizione, che ieri hanno riunito online un incontro tra delegazioni per mettersi d’accordo sul da farsi venerdì, quando l’incontro a Palazzo Chigi metterà intorno allo stesso tavolo imbandito la premier Giorgia Meloni e i suoi ospiti.
Alle 17 di venerdì saliranno lo scalone monumentale di Palazzo Chigi il festeggiato, Giuseppe Conte, la segretaria del Pd Elly Schlein, il fondatore di Azione Carlo Calenda, il presidente di +Europa Riccardo Magi, oltre ai rappresentanti di Alleanza Verde-Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Assente Italia Viva che ha confermato l’intenzione di non voler partecipare al confronto con il governo.
I temi d’altronde sono quelli dell’agenda Conte: chi li conosce, preferisce evitarli. E infatti oltre all’assalto alle banche (ma non dovevano essere quelli che “Non si disturba chi lavora”?) Meloni fa sapere che sul salario minimo le posizioni del centrodestra vanno verso quelle del Movimento e del suo alleato Dem. La linea emersa dal summit in videoconferenza si confermerebbe quella di sostenere unitariamente l’ipotesi di 9 euro l’ora. Il rinvio della discussione a settembre sembra strumentale a mettere sotto un ombrello condiviso l’accordo maggioranza-opposizione. Con la sola eccezione, anche in questo caso, di Italia Viva che vuole vederci chiaro sui dati e sulle modalità di individuazione dell’importo minimo da stabilire.
Che bel compleanno, per Conte. Che infatti gongola. Ha riunito ieri un “Comitato per i rapporti territoriali” del quale molti maggiorenti del M5S non sospettavano neanche l’esistenza. “Ci saranno novanta gruppi sul territorio in cui si materializzerà la nostra idea di cittadinanza attiva”, ha detto. Cosa vorrà dire, lo scopriremo in futuro. Forse. Di certo, la convergenza con la premier è la sorpresa che i militanti disorientati non si aspettavano. Tanto che a Conte è arrivato ieri sera un terzo regalo dalla coalizione di governo. Nel decreto di ieri firmato Carlo Nordio – “ma scritto dai magistrati”, avverte Enrico Costa – sono state ampliate con il più tipico dei blitz di mezza estate le possibilità di fare intercettazioni telefoniche e ambientali. Compresi i trojan. “Hanno reso la norma applicabile anche ai procedimenti in corso per sanare le intercettazioni inutilizzabili”, aggiunge il deputato Costa. Proprio come nei desiderata del Movimento: un terzo regalo graditissimo per Giuseppe Conte, che consolida il suo asse non troppo velato con Giorgia Meloni.
Non a caso – varrà la pena ricordare – sulle nuove nomine dei direttori dei Tg Rai il Movimento si era astenuto, con Alessandro Di Majo, esponente del Cda di viale Mazzini in quota 5 Stelle che aveva dato implicitamente una mano alle nomine del nuovo corso di Roberto Sergio.
© Riproduzione riservata