La decisione difficile della tracheostomia
Iacopo Melio: “Potevo addormentarmi per sempre, la vita è un soffio respiratela consapevolmente”

C’è preoccupazione per Iacopo Melio, 30 anni, consigliere regionale Pd in Toscana. “Potevo addormentarmi per sempre”, ha scritto sui suoi seguiti social. Melio ha raccontato il suo recente ricovero d’urgenza. Affetto dalla sindrome di Escobar, una sindrome genetica rara per la quale non esiste ricerca per la prevenzione o la cura, Melio ha sempre portato avanti numerose battaglie per i diritti dei disabili. Durante l’inverno aveva contratto il Covid ma era riuscito a superare la malattia, di cui aveva tenuto un diario dall’ospedale.
“Sono stato ricoverato d’urgenza perché la mia situazione respiratoria era drasticamente peggiorata a causa della Co2 nel sangue arrivata a un livello incompatibile con la vita, al punto da dover essere risvegliato da un sonno che poteva essere irreversibile – ha iniziato il suo racconto sui social – 48 ore dopo, il 29 agosto, con un’imprevedibilità che ancora non accetto, mi sono ritrovato a prendere la decisione più difficile: in una sala operatoria la mia vita è cambiata per sempre, qualcuno dice ‘in meglio’ mentre io, guardando la tracheostomia riflessa nello schermo del cellulare, non riesco a vedere niente di positivo nello stare attaccato a un respiratore”.
“Ora inizia un delicato percorso di riabilitazione per tornare a mangiare cose omogenee, forse – continua Melio – per tornare a parlare, forse; per respirare autonomamente qualche ora al giorno, forse. Troppi forse che necessitano di tantissimo tempo e molta pazienza, ma soprattutto attenzione assoluta verso me stesso. Vi chiedo quindi di rispettare la mia privacy e il mio dolore non cercando bollettini medici o risposte a messaggi che non potrei gestire”.
E non manca di esprimere preoccupazione per il suo lavoro istituzionale: “Per quanto riguarda il lavoro, appena mi sarà possibile tornerò attivo, perché al momento sono ancora qui e voglio pur provare a dare un senso a tutto questo. Qualora vedessi che il mio contributo risultasse inutile o fosse del tutto assente, anche da dietro le quinte, prenderò le decisioni più adeguate nel rispetto di tutte le cittadine e i cittadini toscani, delle colleghe e dei colleghi e delle Istituzioni. Un’ipotesi che spero di scansare perché troppe sfide dobbiamo ancora affrontare insieme, se ci saranno le condizioni per ricostruire una nuova normalità. E se invece un domani giudicassi insopportabile anche solo una rinuncia, sarà il momento di un’ultima scelta, certo di avere intorno due genitori che mi amano, una sorella eccezionale, qualche buon amico e gli aiuti giusti per salvare i miei ideali fino alla fine”.
Conclude: “Curioso come ‘Ossigeno’ sia il titolo dell’ultima mia foto in riva al mare. La vita è proprio un soffio, respiratela consapevolmente. Vi abbraccio”.
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